Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
| |||
---|---|---|---|
Autore: | Servizio Studi - Dipartimento lavoro | ||
Titolo: | Rendiconto 2012 - Profili di competenza della XI Commissione Lavoro - A.C. 1572 - Elementi per l'istruttoria legislativa - Parte I | ||
Riferimenti: |
| ||
Serie: | Progetti di legge Numero: 71 | ||
Data: | 23/09/2013 | ||
Descrittori: |
| ||
Organi della Camera: | XI-Lavoro pubblico e privato |
Rendiconto 2012 - Profili di competenza della XI Commissione Lavoro
17 settembre 2013
|
Indice |
Rendiconto 2013 (tab. n. 4)|La Relazione della Corte dei conti sul Rendiconto 2012| |
Rendiconto 2013 (tab. n. 4)
Il consuntivo 2012 relativo al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (Tabella n. 4) contiene le seguenti previsioni iniziali:
In corso d'esercizio le richiamate previsioni hanno avuto un decremento netto di 1.156.426,5 migliaia di euro in termini di competenza (di cui -1.184.173,4 migliaia di parte corrente e + 27.746,9 migliaia in conto capitale) e un incremento netto di 982.864,5 migliaia di euro in termini di cassa (di cui -10.394,4 migliaia di parte corrente e +993.258,9 migliaia in conto capitale) risultando così in via definitiva:
Rispetto alle richiamate previsioni definitive, il consuntivo ha evidenziato i seguenti risultati:
* (Previsioni definitive – Impegni)
* (Autorizzazioni definitive – Pagamenti)
Per quanto concerne la gestione dei residui, i residui accertati al 1° gennaio 2012 per effetto delle variazioni intervenute nel corso dell'anno si sono modificati come segue (valori in migliaia di euro):
* (Residui al 1/1/2011 -/+ Variazioni)
Il Conto consuntivo evidenzia pertanto le seguenti risultanze gestionali:
Pertanto, i residui accertati al 31 dicembre 2012 si stabiliscono complessivamente in 18.506.972,5 migliaia di euro, così costituiti (valori in migliaia di euro):
Per quante attiene, in particolare, alle missioni, si evidenzia che il Rendiconto 2012 riporta i seguenti dati:
Missione Politiche per il lavoro (026) (Migliaia di euro)
Missione Politiche previdenziali (025) (Migliaia di euro)
Missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (024) (Migliaia di euro)
|
La Relazione della Corte dei conti sul Rendiconto 2012
Per quanto attiene all'attività propria del Ministero, le entrate rientranti nella gestione finanziaria dell'amministrazione hanno tutte natura extratributaria e si riferiscono, per la maggior parte, all'applicazione delle sanzioni nei confronti dei datori di lavoro, in esito all'attività ispettiva. Nel 2012 gli accertamenti sono stati pari a 252 milioni di euro. Le somme riscosse ammontano a 225,2 milioni di euro, a fronte di previsioni definitive di cassa pari a 41,5 milioni di euro. Per quanto attiene le spese, nel 2012 gli stanziamenti definitivi di competenza sono risultati pari a 99,1 miliardi di euro (96,9 relativi ai trasferimenti di parte corrente agli enti previdenziali). Rispetto al 2011, gli stanziamenti definitivi di competenza sono aumentati di circa il 20% (dato riconducibile all'andamento dei trasferimenti di parte corrente che si incrementa di un'analoga percentuale). Si assiste anche ad un incremento della categoria Consumi intermedi (20%) e, in misura minore, degli Investimenti fissi lordi (7%). Una sostanziale diminuzione, invece, ha riguardato gli stanziamenti riferiti alla categoria Altre uscite correnti (-72%), come in flessione risultano anche i trasferimenti di parte capitale (-23%) e i Redditi da lavoro dipendente (-3% in relazione alla diminuzione del personale e al blocco della crescita delle retribuzioni). Ai sensi del D.P.R.144/2011, contenente il nuovo regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Dicastero si articola a livello centrale in 10 direzioni generali , coordinate da un Segretario generale che opera alle dirette dipendenze del Ministro. A livello periferico l'organizzazione si incentra su 18 Direzioni regionali del lavoro e 91 direzioni territoriali, con compiti prevalentemente operativi in materia di vigilanza sul comportamento delle imprese, per quanto attiene al rispetto delle regole sulle assunzioni e delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla intermediazione sociale, alla gestione dei flussi migratori sul territorio. Successivamente, il D.L. 138/2011 ha previsto un'ulteriore riduzione degli organici e, in seguito, il D.L. 95/2012 ha demandato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il compito di ridefinire, il complessivo fabbisogno di personale delle amministrazioni centrali dello Stato. In relazione a ciò, il D.P.C.M. 22 gennaio 2013 ha rideterminato la dotazione organica del Ministero del lavoro in complessive 7.331 unità, fra cui 14 posti di dirigente di 1^ fascia, 145 di seconda e 7.172 unità di personale amministrativo. A fronte di una massa impegnabile di 99,6 miliardi di euro, gli impegni sono pari a 98,2 miliardi (98,5%). La massa spendibile è pari a 117,6 miliardi di euro, (con pagamenti pari circa all'84%). I residui finali sono stati pari a 14,6 miliardi di euro, mentre 4,6 miliardi sono state le economie (0,8 sulla competenza). Con riferimento alle sole spese rimodulabili (cioè le spese, introdotte nel 2009, per ampliare i margini di flessibilità delle amministrazioni nella formazione del bilancio; queste ultime hanno infatti la possibilità di esercitare un effettivo controllo su tutte le variabili che concorrono alla loro formazione, allocazione e quantificazione), lo stanziamento iniziale di competenza evidenzia un decremento pari al 58,3% rispetto al 2011. Nel corso della gestione sono stati emanati decreti di variazione per un totale di 200,2 milioni di euro, cui vanno aggiunte le variazioni apportate in sede di assestamento. Complessivamente, per tali spese lo stanziamento definitivo di competenza è cresciuto dell'8% rispetto al 2011. L'ammontare totale dei residui passivi, pari a 14,5 miliardi, è in gran parte costituito dalle somme formatisi sui capitoli concernenti trasferimenti alle gestioni previdenziali (14,2 miliardi), con un decremento rispetto al 2011 del 21% (-3,7 miliardi). Al fine di evitare la formazione di ulteriori residui, l'Amministrazione ha richiesto agli Enti previdenziali di trasmettere, nell'anno di competenza per ogni singolo intervento finanziato, sia la previsione annuale di spesa, sia i cosiddetti "preconsuntivi", al fine di impegnare le risorse in relazione ai reali fabbisogni, disponendo altresì l'erogazione - attraverso i "preconsuntivi" - delle risorse nello stesso anno dell'assunzione dell'impegno contabile. |