Doc. XII-quinquies, N. 19

ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL'OSCE

Sessione Annuale di Lussemburgo

Risoluzione su «Il ruolo della società civile – privati cittadini e organizzazioni non governative – nel realizzare gli obiettivi e le aspirazioni dell'OSCE»

Trasmessa il 24 settembre 2019

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RISOLUZIONE SU «IL RUOLO DELLA SOCIETÀ CIVILE – PRIVATI CITTADINI E ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE – NEL REALIZZARE GLI OBIETTIVI E LE ASPIRAZIONI DELL'OSCE»

  1. Sottolineando il ruolo svolto dai parlamentari, in quanto eletti, nell'assicurare che le attività dell'OSCE riflettano le esigenze delle persone che rappresentano e corrispondano ai loro interessi e alle loro aspirazioni,

  2. Ricordando che la diplomazia multilaterale avviata dall'Atto finale di Helsinki è stata notevolmente rafforzata da persone che, esercitando i loro diritti, hanno formato organizzazioni non governative per controllare il rispetto da parte dei governi dei principi e delle disposizioni dell'Atto finale e dei documenti ulteriori e per riferire in proposito, incoraggiando così tutti gli Stati partecipanti ad attuare gli impegni esistenti e ad adottarne di nuovi e più specifici in risposta alle violazioni reiterate,

  3. Deplorando che, malgrado i tanti contributi apportati dai privati cittadini, dalla società civile e dalle organizzazioni non governative all'OSCE e ai suoi obiettivi, il loro ruolo continui a rimanere limitato in molti Stati partecipanti, e chi cerca di conoscere ed esercitare i propri diritti, ivi compresa la difesa dei diritti e delle libertà altrui, spesso subisce varie forme di vessazioni, ivi comprese minacce e aggressioni fisiche, oltre a misure di legge punitive da parte dei poteri pubblici, quali sanzioni pecuniarie, limiti alla possibilità di viaggiare e pene detentive,

  4. Attribuendo l'aumento delle proteste pubbliche in numerosi Stati partecipanti all'incapacità dei governi di rispondere a tali preoccupazioni, bisogni e aspirazioni delle persone che rappresentano, all'immunità dei pubblici funzionari dai processi penali per corruzione o per altri atti criminosi, e all'incapacità di fornire altri mezzi efficaci per porre rimedio a questo genere di torti,

  5. Rimanendo preoccupata per l'aumento del numero dei leader politici e delle piattaforme che incoraggiano e sostengono alcuni aspetti del populismo che hanno conseguenze negative sui diritti umani e sulle libertà fondamentali tra gli Stati partecipanti e al loro interno,

  6. Osservando con preoccupazione che la libertà accademica continua ad essere minacciata in varia misura in alcuni Stati partecipanti e in altre regioni del mondo,

  7. Ritenendo che l'OSCE possa, con un impegno attivo e diretto, fare di più per far conoscere le proprie attività al pubblico e alla società civile, e in particolare alle organizzazioni non governative,

  8. Esprimendo profonda preoccupazione di fronte ai tentativi di alcuni Stati partecipanti di rendere l'OSCE meno aperta all'osservazione del pubblico e meno disponibile, in particolare nella dimensione umana, alla partecipazione delle organizzazioni non governative,

  9. Constatando con notevole frustrazione i tentativi di alcuni Stati partecipanti di diluire l'influenza delle organizzazioni non governative creandone altre controllate dal governo che, per definizione, sostengono la politica del governo,

  10. Osservando che una maggiore apertura e un maggiore accesso alle riunioni e alle attività dell'OSCE, ivi comprese quelle dell'Assemblea, possono aumentare la visibilità Pag. 3dell'Organizzazione e renderne più efficace l'attività,

  L'Assemblea Parlamentare dell'OSCE:

  11. Rende omaggio alle persone che, spesso assumendosi grandi rischi e costi per i loro diritti umani e la loro incolumità, hanno lavorato nelle organizzazioni non governative o si sono altrimenti impegnati in quanto membri della società civile per rafforzare la sicurezza e la cooperazione tra gli Stati partecipanti, in particolare difendendo i diritti umani e le libertà fondamentali;

  12. S'impegna, in quanto assemblea di rappresentanti eletti dal popolo degli Stati partecipanti, a tutelare e promuovere l'attività svolta dai privati cittadini, soli o in associazione con altri, per conoscere ed esercitare i loro diritti e le loro libertà, di riunirsi pacificamente per difendere tali diritti, di osservare le attività in corso dell'OSCE e di contribuirvi direttamente;

  13. Invita vivamente i governi e i parlamenti degli Stati partecipanti ad abrogare le leggi che limitano la capacità dei privati cittadini, della società civile e delle organizzazioni non governative di lavorare insieme e di ricevere contributi finanziari volontari da fonti nazionali e internazionali per promuovere e tutelare i diritti umani e le libertà fondamentali;

  14. Reitera la sua richiesta costante di liberazione incondizionata dei difensori dei diritti umani e delle altre persone detenute per aver pacificamente esercitato il loro diritto alla libertà di espressione, riunione, associazione, religione o credo;

  15. Accoglie favorevolmente i contributi delle persone, della società civile e delle organizzazioni non governative all'assistenza di rifugiati, richiedenti asilo e di tutte le altre persone vittime di catastrofi naturali, conflitti, repressione, terrorismo, tratta degli esseri umani, violenza domestica e altre situazioni difficili nella regione dell'OSCE;

  16. Incoraggia la partecipazione attiva delle persone, della società civile e delle organizzazioni non governative alla promozione di società sicure, inclusive ed eque, anche rispondendo alle manifestazioni di intolleranza, ai pregiudizi e alle discriminazioni;

  17. Ritiene che l'attività delle organizzazioni non governative sia essenziale per le iniziative che mirano a denunciare e combattere la corruzione, nonché per promuovere la tutela ambientale nella regione dell'OSCE;

  18. Riconosce i diritti delle persone di avere accesso alle informazioni, anche per quanto riguarda i pericoli o le altre minacce alla loro persona, alla loro casa e alla loro comunità;

  19. S'impegna a favore delle iniziative che mirano ad aumentare la trasparenza e la responsabilità del governo;

  20. Invita vivamente a far sì che la libertà accademica e il rispetto per i diritti di libertà di espressione, riunione, associazione e circolazione siano tutelati dalle ingerenze, dalle misure restrittive o dalle ritorsioni dovute a motivi politici, in quanto base essenziale per la condivisione di opinioni, idee e conoscenze prevista dall'Atto finale di Helsinki per promuovere la comprensione reciproca a vantaggio di tutti i popoli, ivi comprese le generazioni future;

  21. Prende atto del valore dei contributi della società civile alla riunione annuale sull'attuazione della dimensione umana, organizzata dall'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani, per chiamare gli Stati partecipanti a rispondere in caso di mancato rispetto degli impegni assunti nell'ambito dell'OSCE, alle riunioni supplementari della dimensione umana organizzate sotto gli auspici del Presidente in carica per promuovere il dialogo su specifiche questioni di interesse, nonché alle altre riunioni e agli altri eventi in tale ambito organizzati dalle varie istituzioni e strutture dell'OSCE;

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  22. Incoraggia i parlamentari a dare ai funzionari dell'OSCE opportunità di apparire in pubblico per mettere in evidenza l'attività svolta dall'Organizzazione per rispondere alle sfide di oggi;

  23. Si aspetta che i governi coinvolgano la società civile invece di creare e controllare sedicenti organizzazioni non governative che cercano di diluire le critiche pubbliche rafforzando le politiche ufficiali criticate dalle organizzazioni non governative vere;

  24. Esorta gli Stati partecipanti, attraverso l'OSCE e le sue istituzioni e attività sul terreno, a:
   a. mantenere e sfruttare le prassi e i precedenti esistenti relativi alla partecipazione delle organizzazioni non governative alle riunioni e ai seminari organizzati sotto gli auspici dell'OSCE e in particolare quelli nell'ambito della dimensione umana, e respingere le iniziative che mirano a limitarne la partecipazione;
   b. dare al Presidente in carica, in consultazione con i presidenti in carica precedente ed entrante (la Troika) e le istituzioni dell'OSCE competenti, il potere discrezionale di stabilire la validità delle affermazioni fatte dai rappresentanti degli Stati partecipanti secondo le quali una persona o un'organizzazione non governativa che desidera partecipare ad un evento ufficiale dell'OSCE «ricorra all'uso della violenza o giustifichi pubblicamente il terrorismo o l'uso della violenza»;
   c. aprire le sessioni del Consiglio Permanente all'osservazione del pubblico, ivi compresa, a titolo inclusivo ma non limitativo, la trasmissione in diretta streaming via Internet;
   d. ampliare la consultazione e la cooperazione regolare con le organizzazioni non governative che partecipano all'osservazione delle elezioni nazionali, controllano il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, apportano competenze in materia di rafforzamento delle istituzioni democratiche, promuovono il rispetto e la tolleranza nella società e rispondono ai bisogni delle vittime, anche prevedendo la nomina di un Rappresentante speciale del Presidente in carica per la società civile;

  25. Propone che l'Assemblea Parlamentare dell'OSCE:
   a. preveda di designare un rappresentante tra i suoi delegati che funga, con il supporto del Segretariato, da punto di riferimento per la partecipazione del pubblico, al fine di facilitare l'accesso dei singoli cittadini e delle organizzazioni non governative alle riunioni dell'Assemblea e a prevedere più frequentemente la partecipazione di organizzazioni non governative e di esperti quando si presentino all'Assemblea relazioni che introducono le tematiche da discutere alle sessioni annuali nonché alle riunioni d'inverno e d'autunno;
   b. elabori e presenti all'Assemblea, affinché questa le esamini, proposte per aumentare le opportunità offerte alle organizzazioni non governative di presentare suggerimenti e di lavorare con i delegati per organizzare eventi paralleli, soprattutto in occasione delle riunioni d'inverno e d'autunno, nelle date e nei luoghi previsti;
   c. sia fortemente rappresentata dai suoi funzionari, dai rappresentanti speciali e dai delegati alle riunioni sull'attuazione della dimensione umana e alle altre riunioni dell'OSCE alle quali si discutano i diritti delle persone e il ruolo della società civile e delle organizzazioni non governative nel conseguimento degli obiettivi dell'Atto finale di Helsinki.