CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 marzo 2024
272.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Delegazione presso l'Assemblea parlamentare della NATO
COMUNICATO
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  Martedì 19 marzo 2024. – Presidenza del presidente Lorenzo CESA.

Comunicazioni del Presidente.

  La seduta comincia alle 9.

  Lorenzo CESA, presidente, comunica che in vista della partecipazione alla Commissione permanente, che si svolge a Tallinn il 23 e 24 marzo 2024, intende presentare alcuni emendamenti alle due dichiarazioni da esaminare. In particolare, nell'ambito della dichiarazione relativa alla preparazione del Summit di Washington, gli emendamenti sono volti a sottolineare l'approccio a 360 gradi dell'Alleanza, evidenziando altresì la centralità del Fianco Sud e ricordando che ricorre il 30mo anniversario dell'avvio del Dialogo Mediterraneo e il 20mo dal lancio dell'Iniziativa di Cooperazione di Istanbul. Rispetto alla Dichiarazione sul sostegno all'Ucraina, l'emendamento è invece volto ad attenuare il linguaggio del paragrafo, che appare troppo avanzato, invitando ad esaminare – piuttosto che a sviluppare – con urgenza quadri giuridici atti a consentire l'utilizzo dei beni russi congelati.
  Sottolinea inoltre l'importanza di sviluppare una narrativa adeguata sul ruolo della NATO – quale strumento di deterrenza e difesa e non strumento di guerra – al di là delle bandiere politiche. Il tema della difesa dovrebbe, infatti, essere trasversale e prescindere dalle diverse appartenenze politiche. Ricorda, inoltre, che in occasione della sua partecipazione al Quartier generale della NATO alla riunione del NAC, l'Italia è stata invitata a rispettare il tetto del 2 per cento per le spese della difesa.
  Ricorda, infine, le conferme ricevute dai relatori invitati alla riunione del Gruppo speciale Mediterraneo e Medioriente (GSM) dell'Assemblea parlamentare della NATO, che si svolgerà a Roma e Napoli dal 6 all'8 maggio 2024.
  Cede quindi la parola ai componenti della Delegazione per ascoltare la loro opinione sul tema.

  Andrea ORSINI, deputato (FI-PPE), condivide nel merito gli emendamenti alla dichiarazione sul Vertice di Washington, in quanto è necessario sottolineare l'approccio a 360 gradi dell'Alleanza e richiamare l'attenzione su Fianco Sud, che deve essere prioritario rispetto all'Indopacifico. Per quanto riguarda invece l'emendamento proposto alla dichiarazione sull'Ucraina, pur condividendone lo spirito, invita a valutare l'effettiva possibilità che possa essere approvato.

  Alberto LOSACCO, senatore (PD-IDP), rileva che l'uso degli asset russi congelati è una richiesta forte degli Ucraini. Bisogna capire se c'è un quadro giuridico che consente di usarli. Il testo originario della dichiarazione potrebbe già andare bene ma la proposta di emendamento non ne altera la sostanza. In merito alla Dichiarazione sul Vertice di Washington concorda sulla Pag. 4necessità di richiamare l'attenzione sul Mediterraneo, invertendo le priorità tra Indopacifico e Fianco Sud.

  Nicola CARÈ, deputato (PD-IDP), condivide le posizioni espresse sul Mediterraneo e raccomanda fortemente di portare avanti questo tema in tutte le sedi, per evitare che la NATO si concentri solo sull'Indopacifico, sebbene siano comprensibili le ragioni: la postura della Cina e la sicurezza del Giappone, dell'Australia, della Corea del Sud e della Nuova Zelanda. In relazione all'emendamento sugli asset russi, sottolinea l'importanza di verificare anche la posizione di altri grandi paesi, come Germania o Francia. Infine, invita ad affrontare anche il tema del 2 per cento.

  Adriano PAROLI, senatore (FI-BP-PPE), ritiene che andrebbe fatta una distinzione tra beni congelati della Russia e beni dei cittadini russi, non tutti legati al regime di Putin. Il quadro giuridico va esaminato ma non alterato. Più in generale, rispetto alla Dichiarazione sull'Ucraina si chiede se certi toni trionfalistici non rischino di diventare controproducenti, rispetto al raggiungimento dell'obiettivo comune del sostegno all'Ucraina e al contrasto a Putin.

  Lorenzo CESA, presidente, propone di presentare comunque l'emendamento alla Dichiarazione sull'Ucraina, riservandosi di ritirarlo una volta verificate le posizioni degli altri paesi al riguardo.
  La Delegazione concorda.

  Luciano CANTONE, deputato (M5S), concorda con la posizione del senatore Paroli, proponendo di svolgere una riunione della Delegazione per approfondire il tema.

  Lorenzo CESA, presidente, ricorda che nel corso dell'incontro con la Delegazione ucraina alla Sessione della NATO PA, gli Ucraini hanno chiesto di entrare nell'orbita NATO, consapevoli del fatto che senza la fine della guerra non sarà facile la loro adesione all'Alleanza. Sottolinea, inoltre, che la comunicazione è un'arma di questa guerra ibrida ed a tal fine è importante fare dichiarazioni anche nette per mandare un segnale chiaro. Condivide la proposta del deputato Cantone, proponendo un incontro della Delegazione anche con esperti per discutere sia della guerra in Ucraina sia del 2 per cento in spese per la difesa. A tale riguardo, segnala che ha chiesto agli Uffici dei Ministeri degli esteri e della difesa l'elenco delle spese che potrebbero essere inserite nel novero di quelle militari per avvicinarci al tetto del 2 per cento. Ribadisce inoltre l'importanza che la Delegazione comunichi gli esiti del proprio lavoro alle Camere, ricordando di aver proposto di svolgere almeno una volta l'anno un dibattito in Aula sulla NATO.

  Flavia MALPEZZI, senatore (PD-IDP), sottolinea la necessità di non abbassare la guardia rispetto alla Russia di Putin. Non esiste pace senza il rispetto dei confini degli Stati. Condivide altresì la proposta del presidente di svolgere un dibattito in Aula sul lavoro svolto in ambito NATO.

  Fausto ORSOMARSO, senatore (FdI), invita ad intensificare la comunicazione esterna rispetto all'attività svolta in ambito NATO, anche in riferimento alla riunione del GSM, che verrà ospitata in Italia a maggio. È necessario parlare con gli italiani, anche dell'impegno per le spese per la difesa. Richiama, infine, la rilevanza di stabilizzare il Mediterraneo, ad esempio attraverso il Piano Mattei.

  Paolo MARCHESCHI, senatore (FdI), concorda di svolgere un approfondimento sul ruolo e sul lavoro svolto dalla Delegazione nonché di riflettere sul tetto del 2 per cento per le spese per la difesa, spiegando all'opinione pubblica che la NATO è un organismo di difesa globale e non di offesa.

  Maria Domenica CASTELLONE, senatore (M5S), condivide l'utilità di dedicare una riunione della Delegazione ad approfondire il tema della guerra in Ucraina, provando a dare un contributo al processo di pace. A tal fine ritiene utile coinvolgere anche il Vaticano nella riflessione.

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  Lorenzo CESA, presidente, ringrazia i colleghi per il loro contributo e propone di svolgere prima del mese di maggio un incontro di approfondimento sui temi affrontati nella seduta odierna. Ricorda, infine, che il 17 aprile prossimo, alle ore 8.30, si dovrebbe svolgere un incontro con i Rappresentanti permanenti degli Stati membri dell'Alleanza, che saranno in visita a Roma, guidati dall'Ambasciatore Peronaci, in occasione del seminario su NATO e Mediterraneo, organizzato dalla SIOI il 15 e 16 aprile, al quale la Delegazione è invitata.

  La seduta termina alle 10.15.