CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 settembre 2023
165.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 69

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 settembre 2023. — Presidenza del presidente Federico MOLLICONE.

  La seduta comincia alle 14.10.

DL 105/2023: Disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione.
C. 1373 Governo.
(Parere alle Commissioni I e II).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Fabio ROSCANI (FDI), relatore, riferisce che la VII Commissione Cultura è chiamata ad esprimere un parere, alle Commissioni riunite I Affari costituzionali e II Giustizia, sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 105 del 2023, recante disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione. Il provvedimento si compone di tredici articoli, suddivisi in nove Capi.
  Con riferimento ai profili di competenza della VII Commissione segnala, in particolare, le disposizioni recate all'articolo 10.Pag. 70
  In particolare osserva che i commi 1, 2 e 3 dell'articolo 10 modificano il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante la riforma dell'organizzazione del Governo.
  Ricorda, in via preliminare, che il gruppo di disposizioni in commento riprendono, nella sostanza, un emendamento governativo già presentato, e poi ritirato, in sede di conversione del decreto-legge n. 75 del 2023, successivamente trasfuso nell'ordine del giorno 9/1239-A/61, accolto dal Governo presso la Camera, nell'ambito del procedimento di conversione del medesimo decreto, con l'impegno ad «adottare con la massima urgenza, entro il mese di settembre, un provvedimento normativo volto a prevedere che il Ministero della cultura si articoli in non più di cinque dipartimenti con un numero di posizioni di livello dirigenziale generale non superiore a trentadue, ivi inclusi i capi dei dipartimenti medesimi».
  In particolare, la lettera a) del comma 1 sostituisce integralmente l'articolo 53 del citato decreto legislativo, al fine di riordinare e aggiornare le aree funzionali del Ministero della cultura. Secondo quanto riportato nella relazione introduttiva, restano in ogni caso invariate le attribuzioni complessivamente spettanti al Dicastero.
  Fra le modifiche apportate alle aree funzionali segnala fra l'altro: la distinta indicazione, rispettivamente, della tutela e della valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici; l'espunzione del riferimento alla vigilanza sul CONI e sull'Istituto del credito sportivo, già da tempo trasferita alla Presidenza del Consiglio dei ministri (dall'articolo 1, comma 19 del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, e dal conseguente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 maggio 2007); la menzione esplicita degli archivi, del diritto d'autore e delle imprese culturali e creative.
  La lettera b) del comma 1 dell'articolo 10 – sostituendo il comma 1 dell'articolo 54 del citato decreto legislativo – modifica il modello organizzativo, attualmente incentrato sulle direzioni generali, coordinate da un segretario generale, optando per il modello articolato in dipartimenti, che non potranno essere più di quattro.
  Viene altresì stabilito che il numero delle posizioni di livello dirigenziale generale non possa essere superiore a trentadue, inclusi i capi dei dipartimenti. Con riferimento al limite massimo delle posizioni di livello dirigenziale generale, la relazione illustrativa presentata dal Governo sottolinea come l'intervento non importi modifiche rispetto alla situazione esistente: alla soglia di ventisette stabilita dal testo vigente dell'articolo 54 del decreto legislativo n. 300 del 1999 devono infatti aggiungersi le cinque previste dal recente decreto-legge n. 44 del 2023.
  Il comma 2 interviene sui tempi di attuazione della riorganizzazione e sulla disciplina intertemporale. Nel dettaglio, si prevede che: i regolamenti di organizzazione dovranno essere adottati entro il 31 dicembre 2023, mediante le procedure di cui all'articolo 13 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173. Rammenta a tale proposito che la procedura in questione prefigura un iter di riorganizzazione dei Ministeri mediante l'adozione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in deroga al procedimento ordinario che prevede invece regolamenti governativi di delegificazione, adottati con decreto del Presidente della Repubblica; nelle more, continua ad applicarsi il regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, e dunque l'attuale sistema strutturato sulle direzioni generali; gli incarichi dirigenziali generali e non generali in corso decadono con la conclusione delle procedure di conferimento dei nuovi incarichi; sono in ogni caso fatte salve le funzioni delle strutture preposte all'attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) nonché della Soprintendenza speciale per il PNRR.
  Il comma 3 provvede alla copertura finanziaria degli oneri relativi alla riorganizzazione del Ministero, pari a 171.460 euro annui a decorrere dall'anno 2024.
  Il comma 4 modifica la legge 31 agosto 2022, n. 140 (recante disposizioni per la celebrazione dell'ottavo centenario della morte di San Francesco d'Assisi), sopprimendone l'articolo 2, comma 3. Per effetto Pag. 71della modifica, viene meno la previsione che rinvia a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per stabilire i criteri di assegnazione e riparto annuale del contributo economico disposto dalla legge medesima.
  Il comma 5 dell'articolo 10 – modificando l'articolo 14, comma 1, del decreto-legge n. 61 del 2023 – proroga di tre mesi (dal 15 settembre al 15 dicembre 2023) il termine ultimo di efficacia dell'incremento di 1 euro del costo dei biglietti di ingresso negli istituti e luoghi della cultura di appartenenza statale disposto al fine di finanziare e avviare gli interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio culturale, pubblico e privato, inclusi i musei, danneggiato in conseguenza degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.

  Alla luce di quanto sposo, propone alla Commissione di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-2023.
C. 1342 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Federico MOLLICONE, presidente e relatore avverte che la Commissione esaminerà le parti di sua competenza del disegno di legge in titolo, assegnato in sede referente alla Commissione Politiche dell'Unione europea, e concluderà tale esame con l'approvazione di una relazione e con la nomina di un relatore, che potrà partecipare alle sedute della XIV Commissione.
  Ricorda altresì che, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 5, del regolamento, le Commissioni di settore possono esaminare e approvare emendamenti al disegno di legge, per le parti di rispettiva competenza.
  Possono ritenersi ricevibili solo gli emendamenti il cui contenuto è riconducibile alle materie di competenza specifica di ciascuna Commissione di settore; nel caso in cui membri della Commissione intendano proporre emendamenti che interessano gli ambiti di competenza di altre Commissioni, tali emendamenti dovranno essere presentati presso la Commissione specificamente competente.
  Gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione saranno trasmessi, unitamente alla relazione, alla XIV Commissione, mentre gli emendamenti respinti dalle Commissioni di settore non potranno essere presentati presso la XIV Commissione, che li considererà irricevibili. Gli emendamenti respinti dalle Commissioni potranno, peraltro, essere ripresentati in Assemblea.
  Segnala, peraltro, che gli emendamenti possono comunque essere presentati direttamente presso la XIV Commissione, la quale li trasmetterà, prima di esaminarli, alle Commissioni di settore rispettivamente competenti, ai fini dell'acquisizione dei relativi pareri. Tali pareri delle Commissioni di settore avranno effetti sostanzialmente vincolanti, in quanto la XIV Commissione è tenuta ad adeguarsi ad essi, salvo che per motivi di compatibilità con la normativa europea o per esigenze di coordinamento.
  In sostituzione della relatrice, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, evidenzia, preliminarmente, che il disegno di legge di delegazione europea all'esame consta di 13 articoli divisi in tre capi e di un allegato in cui sono indicate dieci direttive oggetto di attuazione senza la necessità di introdurre ulteriori criteri e princìpi direttivi rispetto a quelli già recati dagli articoli 31 e 32 della legge n. 234 del 2012.
  Ricorda che le disposizioni di delega contenute nel provvedimento in esame sono necessarie per il recepimento delle direttive dell'Unione europea nonché per l'attuazione degli altri atti normativi dell'Unione europea al fine dell'adeguamento dell'ordinamentoPag. 72 interno al diritto europeo, non considerati dalla legge 4 agosto 2022, n. 127 (legge di delegazione europea 2021).
  Più in dettaglio: il capo I (costituito dagli articoli 1 e 2) contiene le disposizioni generali per il recepimento e l'attuazione degli atti dell'Unione europea; il capo II (costituito dagli articoli da 3 a 9) contiene le disposizioni relative al recepimento delle direttive europee; il capo III (costituito dagli articoli da 10 a 13) contiene le disposizioni relative all'attuazione dei regolamenti europei.
  Con riferimento ai profili di competenza della VII Commissione, segnala che il disegno di legge in esame non prevede il recepimento di direttive su materie di competenza della VII Commissione e non contiene norme di suo diretto interesse.
  Segnala, altresì, che la relazione illustrativa del Governo al disegno di legge riporta anche le informazioni sulle procedure d'infrazione in corso, da cui si evince che è in atto una procedura di infrazione del Ministero dell'Università e della ricerca (tabella 3 del disegno di legge).
  Al riguardo evidenzia che si tratta della procedura d'infrazione relativa agli Ex lettori di lingua straniera in Italia. Rispetto ad essa il 14 luglio 2023, il Collegio dei Commissari ha deliberato di promuovere ricorso ex articolo 258 TFUE. Il MUR, e il Governo, hanno adottato diversi provvedimenti al riguardo: segnalo soprattutto l'articolo 38 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro convertito, con modificazioni, dalla legge n. 85 del 3 luglio 2023, ritenuti però non satisfattivi dall'Unione europea. Al riguardo ricorda che il citato articolo 38 reca disposizioni relative al trattamento giuridico ed economico degli ex lettori di lingua straniera, modificando, a tal fine, la legge europea 2017. Si prevedono, in particolare, sia modifiche di natura procedurale, sia di natura sanzionatoria a carico degli Atenei statali inadempienti rispetto all'obbligo di ricostruzione di carriera degli ex lettori di lingua. Tali modifiche legislative sono state introdotte a seguito dello stato di avanzamento della procedura di infrazione n. 2021/4055 avviata nei confronti dell'Italia.
  Poiché, come appena illustrato, il disegno di legge di delegazione non prevede il recepimento di direttive su materie di competenza della VII Commissione e non contiene norme di suo diretto interesse, propone fin d'ora che i gruppi rinuncino al termine per la presentazione di emendamenti.
  Nessun altro chiedendo di intervenire dichiara quindi chiuso l'esame preliminare e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 13 settembre 2023.

Audizione informale, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 836 Molinari, recante disposizioni in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive, nonché delega al Governo per l'introduzione di agevolazioni per la gestione di strutture sportive, di Matteo Marani, presidente della Lega italiana calcio professionistico, in videoconferenza, di Luigi Gastini, dottore commercialista specializzato in enti del terzo settore, in videoconferenza, di Edoardo Barone, vice presidente dell'Associazione piccoli azionisti della A.C. Milan S.p.A., in videoconferenza, e di Maurizio Laudicino, responsabile marketing US pistoiese 1921.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.