CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 aprile 2015
421.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Sulla missione svolta a Roma il 27 marzo 2015 presso il Comando generale della Guardia di finanza.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE

  Venerdì 27 marzo scorso una delegazione della Commissione guidata da me e composta dai deputati Basilio, D'Arienzo, Ottobre, Petrenga e Scopelliti, in rappresentanza di gruppi di maggioranza e di opposizione, ha visitato la sede del Comando generale della Guardia di finanza (sita a Roma, in via XXI Aprile 51), al fine di acquisire elementi di informazione e conoscenza utili per l'attività che rientra nei profili di competenza della stessa Commissione Difesa (la quale è competente, in particolare, per la disciplina del personale militare della Guardia di finanza).
  Nel corso della visita la Commissione ha incontrato il Comandante generale della Guardia di finanza, Generale di Corpo d'Armata Saverio Capolupo, e altri alti ufficiali della medesima facenti capo al Comando.
  In particolare, il Comandante generale e gli ufficiali responsabili del I Reparto (Personale), del III Reparto (Operazioni) e del VI Reparto (Affari giuridici e legislativi) del Comando hanno illustrato alla delegazione parlamentare l'ordinamento e la missione istituzionale del Corpo della Guardia di finanza, soffermandosi poi sui risultati delle operazioni condotte dai militari del Corpo e sul contenuto dei provvedimenti legislativi all'esame del Parlamento di diretto interesse della Guardia di finanza.
  Per quanto riguarda le operazioni, particolare attenzione è stata data a quelle eseguite dal Comparto aeronavale, la cui attività interessa in modo speciale l'ambito di competenza della Commissione Difesa in quanto si realizza anche nell'ambito di missioni internazionali quali la cooperazione nel quadro di Frontex e l'operazione congiunta Triton.
  I componenti della delegazione hanno espresso forte apprezzamento per l'operato della Guardia di finanza e per i risultati conseguiti in tutti gli ambiti di attività e hanno inoltre posto alcune domande di approfondimento, alle quali è stata data risposta dal Comandante generale della Guardia di finanza e da altri ufficiali presenti.
  È stata infine consegnata alla presidenza e ai membri della delegazione un'ampia documentazione, concernente i temi anzidetti, la quale è stata messa a disposizione di tutti i componenti la Commissione.

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ALLEGATO 2

Sulla missione svolta a Taranto il 30 marzo 2015 per far visita al fuciliere di marina Massimiliano Latorre.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE

  Lunedì 30 marzo 2015 una delegazione della Commissione, guidata da me e composta dal vicepresidente Massimo Artini e dai colleghi Tatiana Basilio e Ludovico Vico, quest'ultimo designato dall'on. Scanu a sostituirlo, si è recata a Taranto per fare visita al fuciliere della Brigata Marina San Marco Massimiliano Latorre, che, come questa Commissione sa bene, si trova in Italia sulla base di un permesso temporaneo rilasciato dalle autorità indiane per ragioni di salute.
  Lo scopo della visita era quello di far sentire a Massimiliano Latorre ancora una volta la vicinanza delle istituzioni e l'impegno del Parlamento, e in particolare della Commissione Difesa della Camera, a fare tutto il possibile perché si arrivi finalmente alla conclusione, e nel modo migliore, di questa vicenda: una vicenda che riguarda in prima persona Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, oltre ai loro familiari, ma che indirettamente riguarda tutti i militari delle Forze armate che si trovano o si potranno trovare in missione all'estero e l'Italia, che li manda in missione e che ha il dovere di tutelarli.
  La delegazione ha incontrato Massimiliano Latorre presso la sua abitazione, dove egli è convalescente, assistito dalla famiglia.
  Successivamente la delegazione ha tenuto una conferenza stampa, presso la sede della prefettura di Taranto, cui ha preso parte anche la compagna di Latorre, signora Paola Moschetti.
  Parlando con noi Massimiliano Latorre si è dimostrato ancora una volta forte nello spirito, sicuro delle proprie ragioni e pronto, come militare, a fare quel che gli sarà ordinato dai vertici della Forza armata cui appartiene. Si è dimostrato inoltre fortemente solidale verso il fuciliere di marina Salvatore Girone, tuttora trattenuto in India, nei confronti del quale ha detto di sentirsi legato per la comune disavventura, anche in quanto capo del team di protezione. In particolare, Latorre si è detto fermamente convinto che il loro caso debba trovare una soluzione positiva per entrambi e nello stesso momento.
  Credo d'altra parte di poter dire a nome di tutta la delegazione che, al di là della forza di spirito testimoniata dalle sue parole, che gli fa onore, Latorre è apparso provato, segnato dall'esperienza che sta vivendo e non ancora pienamente ristabilitosi dal grave malore che l'ha colpito in India e in conseguenza del quale si è reso necessario anche un intervento chirurgico in Italia.
  In altre parole, le sue condizioni di salute non sono apparse tali da permettere il suo rientro in India il prossimo 12 aprile, alla scadenza del permesso di allontanamento rilasciato dalle autorità di quel Paese. La delegazione è stata pertanto unanime nel concludere che la questione che il Governo italiano deve porsi non è se far tornare Latorre in India il 12 aprile, ma come far rientrare anche Girone in Italia.Pag. 122
  Ciò considerato, la notizia di oggi che la Corte suprema indiana ha accolto la richiesta avanzata dagli avvocati di Latorre di consentire a quest'ultimo di restare in Italia per altri tre mesi, non può costituire un motivo di piena soddisfazione, trattandosi di un risultato minimo. Questi ulteriori tre mesi hanno una ragione d'essere solo se servono per consentire ai nostri due fucilieri di marina di tornare entrambi in Italia in modo definitivo e con l'onore intatto, come meritano.