CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 giugno 2011
503.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.05.

5-03835 Mancuso: Sull'inserimento, nel gruppo di lavoro «Progetto per la definizione del riordino della Sanità Militare» costituito dallo Stato Maggiore della Difesa, della componente medico-veterinaria.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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Gianni MANCUSO (PdL), nel ringraziare il rappresentante dell'Esecutivo per la dettagliata risposta, si dichiara parzialmente soddisfatto. Al riguardo, poiché l'interrogazione in oggetto risale a molti mesi addietro, non può far altro che augurarsi che, nel tempo trascorso, siano state opportunamente valutate le questioni sollevate nell'atto di sindacato ispettivo. Osserva, infatti, che poiché le attività del gruppo di lavoro costituito per occuparsi del progetto per la definizione del riordino della sanità militare si sono ormai concluse, lo svolgimento dell'atto di sindacato ispettivo avviene praticamente ex post. Prende atto, quindi, dell'articolazione in sottogruppi che è stata attuata nell'ambito del citato gruppo di lavoro e auspica che tale articolazione abbia consentito di tenere in debito conto gli aspetti problematici a suo tempo evidenziati, a tutela della professionalità di operatori di un settore che è numericamente limitato e altamente qualificato, oltre che assolutamente strategico per l'assolvimento di specifici compiti a supporto della funzionalità delle Forze armate.

5-04727 Bosi: Sull'eventuale partecipazione italiana all'operazione delle Forze aeree della NATO di bombardamento dell'abitato di Tripoli.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Francesco BOSI (UdCpTP), pur comprendendo le ragioni di riservatezza che impediscono al rappresentante del Governo di rendere informazioni riguardo alle missioni aeree in Libia, prende atto che non si è ritenuto di confermare l'eventuale coinvolgimento di equipaggi militari italiani in un'azione che purtroppo causato vittime tra i civili. Precisa che l'intento dell'atto di sindacato ispettivo non è certamente quello di ricercare eventuali responsabili tra i velivoli italiani, bensì quello di sollecitare il Governo ad assumere le proprie responsabilità, affinché l'Italia possa rivestire un ruolo da protagonista nella gestione della missione e nella scelta degli obiettivi. Richiamando, quindi, le recenti dichiarazioni del Ministro Frattini e le posizioni contrastanti espresse dalle forze politiche della maggioranza riguardo ai tempi e alle modalità della missione in Libia, preannuncia l'intenzione di formalizzare la richiesta di svolgere audizioni dei ministri degli esteri e della difesa sull'andamento di tale missione al fine di chiarire quale sia la posizione che l'Italia intende assumere in tale impegno internazionale anche alla luce della contrastata interpretazione della risoluzione n. 1973 dell'ONU.

Edmondo CIRIELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.25.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.25.

Programma di lavoro della Commissione per il 2011.
COM(2010)623 def.

Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota.
(11447/11).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011.
Doc. LXXXVII-bis, n. 1.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame degli atti in titolo, rinviati nella seduta del 22 giugno 2011.

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Giulio MARINI (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole sul Programma di lavoro della Commissione per il 2011, sul Programma di 18 mesi delle Presidenze polacca, danese e cipriota nonché sulla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2011, che illustra (vedi allegato 3).

Francesco Saverio GAROFANI (PD) preannuncia il voto favorevole da parte del gruppo del Partito democratico, rimarcando tuttavia il ritardo con il quale è stata presentata al Parlamento la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea. Auspica che in futuro i termini stabiliti possano essere rispettati. Ritiene, infatti, che tale aspetto non costituisca un elemento formale, bensì si sostanzi quale elemento qualificante dello stesso documento programmatico e della connessa funzione parlamentare di indirizzo e controllo.

Augusto DI STANISLAO (IdV) ricorda di aver già espresso le sue perplessità sugli atti in discussione, auspicando che il Governo fornisse elementi di approfondimento per sviluppare un dibattito proficuo. Rileva, invece, una carenza di informazioni da parte dell'Esecutivo riguardo al merito delle questioni affrontate nell'ambito dei documenti in discussione e agli obiettivi che si intende perseguire. Ciò rischia di ridurre il Parlamento a un organo di mera ratifica. Ritiene, dunque, che ancora una volta si sia persa l'occasione per sviluppare un dibattito qualificato.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.30.

RISOLUZIONI

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI, indi del vicepresidente Giacomo CHIAPPORI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.30.

7-00571 Luciano Rossi: Sulla destinazione degli alloggi della caserma Monte Grappa, situata ad Orvieto, al Centro addestrativo di specializzazione della Guardia di finanza.
(Discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 28 giugno 2011.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA rileva che l'atto di indirizzo si inquadra in un contesto normativo piuttosto complesso. Come noto, il programma di dismissione del patrimonio immobiliare del ministero della Difesa è stato intrapreso a seguito del disposto della legge finanziaria per il 2008, con riguardo agli alloggi non più funzionali alle esigenze istituzionali del ministero medesimo. Occorre dunque evidenziare che ogni decisione di vendita trova la sua giustificazione proprio nell'esigenza di reperire le risorse finanziarie, altrimenti non disponibili, indispensabili per dare attuazione ad un programma pluriennale per la costruzione e l'acquisto di alloggi di servizio per il personale delle Forze armate, nonché per assicurare una adeguata manutenzione degli stessi.
Con riferimento al complesso immobiliare oggetto della risoluzione, ricorda che le tredici unità abitative fanno parte di un fabbricato adiacente alla Caserma Monte Grappa e dispongono di ingresso autonomo e di spazi ad uso esclusivo. Pertanto, l'inclusione di tali alloggi nelle procedure di vendita attivate ai sensi dell'articolo 306 del codice dell'ordinamento militare è stata effettuata nel pieno rispetto dei principi sanciti dalla normativa in materia, dal momento che la palazzina non può considerarsi

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ubicata all'interno di basi, impianti, installazioni militari oppure posta al loro diretto e funzionale servizio.
Sottolinea, inoltre, che tali cespiti sono inclusi nell'elenco dei beni della difesa oggetto di alienazione di cui al decreto del Direttore Generale dei Lavori e del Demanio n. 14/2/5/2010 del 22 novembre 2010, pubblicato, per comunicato, nella Gazzetta Ufficiale del 26 marzo 2011, n. 70. Ne consegue che la loro eventuale espunzione dall'elenco provocherebbe certamente un contenzioso giudiziario con coloro cui la legge riconosce il diritto di prelazione per l'acquisto, il cui esito sarebbe prevedibilmente negativo per l'Amministrazione. Né tale strada appare percorribile per i soli alloggi che risultano non occupati, dal momento che la disciplina legislativa esclude la possibilità di alienare singole unità immobiliari, dovendo invece essere attivata una procedura di vendita per «interi stabili da alienare in blocco».
Conclusivamente, ritiene che non vi siano i presupposti per espungere tali beni dalla procedura di alienazione che, secondo il dato testuale della normativa vigente, può avvenire solo per quelli «ritenuti utili nel quadro delle esigenze dell'amministrazione» della difesa e non anche di altri settori della Pubblica amministrazione.
Dalle considerazioni svolte discende l'esigenza che la formulazione dell'impegno recato dalla risoluzione, per essere condivisa dal Governo, sia opportunamente rimodulata sulla base di un ulteriore approfondimento delle problematiche normative ed amministrative che ha illustrato.

Luciano ROSSI (PdL), nel ringraziare il rappresentante dell'Esecutivo per aver indicato in modo esaustivo il quadro normativo e le problematiche sottese alla risoluzione in esame, si riserva di svolgere i dovuti approfondimenti funzionali a pervenire ad una formulazione condivisa dell'atto di indirizzo. Propone pertanto di rinviare l'esame ad una prossima seduta.

Giacomo CHIAPPORI (LNP), nel condividere la proposta di rinvio, rileva che una soddisfacente soluzione della questione sarebbe stata sicuramente facilitata se le diverse amministrazioni dello Stato avessero interloquito con maggiore efficacia.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) sottolinea che la vicenda degli alloggi della caserma Monte Grappa è apparsa da subito complessa e non priva di elementi di contraddizione nell'operato dell'Amministrazione, nel cui ambito si sono registrate talune distanze e incomprensioni. Allo stato dei fatti, a suo avviso anche l'atto di indirizzo appare uno strumento incongruo e forse addirittura suscettibile di determinare ulteriori difficoltà nelle successive fasi di un procedimento che risulta avviato in modo pressoché irreversibile. Prima di avviare la procedura di alienazione, in questo come in altri casi analoghi, sarebbe stato necessario attivare forme di concertazione tra i dicasteri interessati, che, a quanto gli risulta, non hanno invece visto la luce. Per tali ragioni manifesta perplessità ad esprimere sulla risoluzione in esame una posizione favorevole.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA dichiara di condividere le considerazioni espresse dall'onorevole Garofani in ordine all'esigenza di prevenire, mediante l'istituzione di appositi tavoli tecnici, situazioni in cui vengono al pettine posizioni differenti dei diversi settori dell'amministrazione.

Francesco BOSI (UdCpTP), nel comprendere l'esigenza di svolgere gli opportuni approfondimenti sul piano tecnico e amministrativo, ritiene che la Commissione debba poter disporre di informazioni certe e complete sul patrimonio immobiliare della difesa interessato da simili procedure di dismissione. Su questo tema si riserva di chiedere lo svolgimento di un'apposita audizione dei rappresentanti dell'Esecutivo, che faccia anche luce sulle procedure in itinere riferite ad immobili non ancora inseriti nei decreti recanti gli elenchi dei beni da alienare.

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Augusto DI STANISLAO (IdV) richiama l'attenzione sulla necessità di cercare una soluzione alla problematica specifica che la risoluzione presentata dall'onorevole Rossi ha avuto il merito di sollevare. A suo avviso, peraltro, si prospetta una notevole difficoltà ad escogitare una via d'uscita condivisibile in quanto, come è stato già osservato, la risoluzione non costituisce certamente uno strumento adeguato per risolvere il caso di specie. Auspica pertanto che la Commissione non sia costretta a discutere su argomenti non pertinenti, tralasciando invece di affrontare le questioni importanti su cui vi sarebbe maggiore possibilità di incidere.

Giuseppe MOLES (PdL), invita a riportare il dibattito sul tema specifico, costituito dalla volontà, espressa dal Governo e dal primo firmatario della risoluzione, di impegnarsi a trovare una ipotesi di soluzione alla problematica della destinazione degli alloggi. In questo senso, condivide pienamente l'esigenza di sviluppare i necessari approfondimenti, in quanto ogni determinazione riferita al caso specifico non potrebbe evidentemente entrare in contraddizione con la prospettiva di carattere generale in cui si colloca il programma di vendita di tali cespiti e dei connessi profili di carattere finanziario.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, preso atto che la richiesta dell'onorevole Luciano Rossi è stata condivisa da coloro che sono intervenuti, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del vicepresidente Giacomo CHIAPPORI, indi del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo che modifica l'Accordo di partenariato tra i membri del gruppo ACP e la Comunità europea e i suoi Stati membri, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000, riveduto per la prima volta a Lussemburgo il 25 giugno 2005, con Atto finale e dichiarazioni allegate, aperto alla firma a Ouagadougou il 22 giugno 2010.
C. 4374 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Luciano ROSSI (PdL), relatore, osserva che l'Accordo in esame costituisce la seconda modifica dell'Accordo di partenariato sottoscritto a Cotonou il 23 giugno 2000 che caratterizza i rapporti nel nuovo millennio tra l'Unione europea e il vasto gruppo di Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), nei cui confronti tradizionalmente la CE aveva rivolto la maggior parte delle attenzioni in ordine alle problematiche dello sviluppo.
Fa presente, quindi, che l'articolo 95 del testo originario dell'Accordo del 2000 ne prevede la revisione quinquennale. Essa è avvenuta una prima volta nel 2005. Oggi, la nuova modifica mira ad adattare il quadro normativo dei rapporti UE-ACP ai mutamenti di grande momento che si sono verificati nelle relazioni internazionali.
Le modifiche al vigente Accordo sono cospicue e riguardano numerosi aspetti del testo normativo. Gli obiettivi della lotta alla povertà, dello sviluppo durevole e sostenibile e dell'integrazione piena dei Paesi ACP nell'economia mondiale sono perseguiti con un approccio che tiene conto dei più diversi aspetti (politici, economici ed anche ambientali) implicati nel processo di sviluppo.
Gli aspetti che maggiormente interessano i profili di competenza della Commissione Difesa sono individuabili nell'attenzione al rapporto tra sicurezza e sviluppo, nel senso che senza la prevenzione dei conflitti non è immaginabile un'azione duratura di impulso decisivo al decollo economico e sociale dei paesi svantaggiati:

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tutto ciò è contenuto essenzialmente nelle modifiche agli articoli 11, 72, 72-bis e 73, mediante le quali si evidenzia la centralità della cooperazione dell'Unione europea con gli Stati ACP in situazioni di conflitto e post-conflitto, rendendo maggiormente flessibili le procedure di assistenza umanitaria ad essi rivolte.
Particolarmente rilevante è il nuovo testo dell'articolo 11, nel quale vengono previste politiche di pacificazione e di prevenzione e risoluzione dei conflitti: il partenariato si concentrerà in questo caso soprattutto sulle iniziative regionali e sulle capacità locali, con attenzione ad evitare lo sviamento di risorse destinate allo sviluppo verso scopi militari. Sulla base dei medesimi principi si muovono gli articoli 72, 72-bis e 73, volti a definire il quadro generale e gli obiettivi principali delle azioni di aiuto umanitario in situazioni di crisi.
Il contenuto del disegno di legge di ratifica dell'accordo si compone di 3 articoli, recanti le consuete clausole di autorizzazione alla ratifica, il relativo ordine di esecuzione e l'entrata in vigore. La relazione tecnica che accompagna il disegno di legge esclude che la partecipazione italiana alla seconda revisione dell'Accordo di Cotonou possa comportare ulteriori oneri per il bilancio dello Stato.
In relazione ai contenuti evidenziati, non essendovi profili di particolare problematicità per la Commissione Difesa, propone di esprimere un parere favorevole.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 15.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.25.