CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 maggio 2024
303.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 94

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 8 maggio 2024. — Presidenza della vicepresidente Monica CIABURRO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Matteo Perego di Cremnago.

  La seduta comincia alle 8.30.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 16/2023, denominato «Data Center», relativo al consolidamento e potenziamento capacitivo dello strumento terrestre nell'ambito del Information Communication Technology.
Atto n. 146.
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

  Monica CIABURRO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del prescritto parere scadrà il 13 maggio. Avverte, quindi, che la V Commissione, in data 23 aprile, ha espresso sullo schema di decreto una valutazione favorevole con rilievo sulle conseguenze di carattere finanziario.

  Pino BICCHIELLI (NM(N-C-U-I)-M), relatore, riferisce che il programma d'arma SMD 16/2023 è finalizzato all'ammodernamento dell'infrastruttura ICT (Information Communication Technology) dell'Esercito italiano e prevede la realizzazione di un nuovo Data Center principale, presso la Caserma Perotti di Roma e il relativo Data Center secondario (Disaster Recovery) presso la Caserma Pierobon di Padova.
  Evidenzia, quindi, che la realizzazione del programma consentirà allo Strumento terrestre di disporre di un ambiente digitale per l'erogazione dei servizi informatici ottimizzato in termini di affidabilità, disponibilità e resilienza sia ai fini della progettazione info-strutturale della componente networking, sia al fine dell'acquisizione di Integrated Modular Systems (IMS) che per l'approvvigionamento e l'implementazione dell'oggetto di progettazione.Pag. 95
  Più in particolare, osserva che attraverso il programma si provvederà alla realizzazione di un insieme di apparecchiature di calcolo integrate, infrastrutture di backup e data protection, in un ambiente cyber difeso.
  Sottolinea, poi, che la scheda illustrativa osserva che il massivo ricorso a sempre nuovi servizi informatici necessari al funzionamento dei processi gestionali interni impone il costante ammodernamento, potenziamento e incremento della capacità dei Data Center e che l'ottimizzazione del processo di governance delle procedure informatiche necessita della concentrazione delle risorse hardware e software in un numero ristretto di siti con elevata affidabilità, allo scopo di massimizzarne l'efficacia. Ne deriva, dunque, la necessità di dare corso al programma in oggetto, concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di presumibile avvio nel 2024 e durata complessiva ipotizzata di nove anni (2024-2032).
  L'onere complessivo è stimato in circa 209 milioni di euro, di cui risulta finanziata la prima tranche per 63 milioni, a valere sugli stanziamenti derivanti da capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della Difesa. Tale quota consentirà, oltre alla progettazione ICT atta a realizzare un'architettura distribuita e ridondata, che realizzi un Data Center principale ed il suo relativo assetto di continuità operativa, capace di operare con un Data Center secondario per l'erogazione dei servizi classificati e non, anche l'approvvigionamento di strutture prefabbricate pre-cablate IMS (Integrated Modular Systems) per il Data Center in Roma, capaci di ospitare gli elementi dell'architettura di rete coerentemente alla progettazione, nonché l'allestimento degli ambienti tecnologici realizzati nelle sedi di Roma e Padova, con approvvigionamento di apparati attivi di rete e, infine, il mantenimento ed il supporto logistico della componente attiva di rete.
  Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 146 milioni, da realizzarsi attraverso successivi provvedimenti finanziari, sarà finalizzato al mantenimento e supporto logistico per l'intero periodo di servizio nonché all'aggiornamento delle dotazioni.
  Rileva, inoltre, che i settori industriali interessati dal programma sono prevalentemente quelli dell'industria elettronica, delle comunicazioni, dell'informatica, della climatizzazione e dell'integrazione sistemistica, con importanti ritorni industriali, soprattutto in termini di acquisizione e consolidamento del know-how per la progettazione e produzione in Italia di componenti e sistemi operanti nel settore dell'ICT, nonché dei servizi per il supporto logistico. Le aree interessate all'impresa sono distribuite sul tutto il territorio nazionale, con prevalenza nel centro Italia e nel Triveneto in ragione dei siti destinatari degli interventi.
  La scheda illustrativa segnala, inoltre, che la connotazione ad alta valenza tecnologica del progetto favorisce il confronto con aziende più intraprendenti, dinamiche, creatrici di nuove tendenze (Start-Up), ben integrate nel fertile terreno dell'innovazione, soprattutto nell'ambito dell'ICT.
  Conclude rilevando che la realizzazione di tale programma avrà un positivo impatto sull'indotto industriale dei settori interessati, con ricadute occupazionali verosimilmente nel centro e nel nord-est dell'Italia e, pertanto, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 29/2023, denominato «Potenziamento delle capacità di demilitarizzazione del Centro tecnico logistico interforze (CETLI) NBC di Civitavecchia».
Atto n. 147.
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

  Monica CIABURRO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del prescrittoPag. 96 parere scadrà il 13 maggio. Avverte, quindi, che la V Commissione, in data 23 aprile, ha espresso sullo schema di decreto una valutazione favorevole con rilievo sulle conseguenze di carattere finanziario.

  Anastasio CARRÀ (LEGA), relatore, illustra i contenuti del programma d'arma SMD 29/2023 volto alla realizzazione di un impianto del tipo termossidatore pirolitico per far fronte alle necessità di distruzione del munizionamento a caricamento speciale OCW (Old Chemical Weapons). Ricorda, infatti, che le OCW sono armi chimiche, prodotte dal 1925 al 1945, deteriorate a tal punto da non poter più essere utilizzabili come armamento e che l'Italia, con la Legge n. 496 del 18 novembre 1995, come modificata e integrata dalla Legge n. 93 del 4 aprile 1997 – ha ratificato la Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche (Chemical Weapons Convention – CWC) che proibisce lo sviluppo, la produzione, lo stoccaggio e l'uso di armi chimiche e prevede la distruzione degli arsenali esistenti.
  Osserva, quindi, che il Centro Tecnico Logistico Interforze (Ce.T.L.I.) NBC di Civitavecchia è l'Ente della Difesa preposto al recupero, custodia e distruzione delle armi chimiche rinvenute sul territorio nazionale e che, al momento, rimangono immagazzinati presso il Ce.T.L.I. circa 11.000 munizioni rinvenute sul territorio nazionale classificate come OCW, non trattabili con gli attuali impianti, anche perché le attività di demilitarizzazione delle armi chimiche presso il Ce.T.L.I. sono state sospese nel 2016 a causa dell'impossibilità di poter procedere con gli attuali impianti alla distruzione delle OCW di produzione americana (circa 10.000 proietti), caratterizzate dalla presenza di spoletta non removibile e da una carica esplosiva interna che si protrae fino al fondello. Aggiunge che l'obsolescenza e i limiti tecnici dell'impianto attualmente esistente ne rendono, dunque, necessario l'ammodernamento per riprendere le attività sospese nel 2016 a causa dell'impossibilità di poter procedere in sicurezza alla distruzione delle OCW.
  Fa presente che attualmente l'impianto DYNASAFE SDC-1200 – che opera, a seconda del munizionamento da trattare, a temperature comprese tra i 400°C e i 550°C, decomponendo sia il composto chimico che l'esplosivo convenzionale contenuti nel munizionamento – risulta la migliore tecnologia di demilitarizzazione di munizionamento non convenzionale presente nel mercato internazionale. Esso, inoltre, è dotato di un sistema per il trattamento dei gas residui che consente di smaltire i gas generati dalla combustione dei composti chimici, evitandone la dispersione nell'ambiente.
  La scheda illustrativa precisa, inoltre, che il programma comprende anche il servizio di assistenza per cinque anni, che include tutti gli interventi necessari al mantenimento costante dell'operatività (manutenzioni, riparazioni, ecc.) e che il personale specializzato impiegato nell'ambito del ciclo di demilitarizzazione del munizionamento e della manutenzione ordinaria degli impianti dovrà svolgere corsi di formazione e addestramento per acquisire le competenze necessarie.
  Segnala, infine, che l'avvio del programma, concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale con una durata ipotizzata di 4 anni, era previsto per l'anno 2023, mentre l'onere previsionale complessivo è stimato in circa 29 milioni, cui si provvede interamente tramite gli stanziamenti sui capitoli d'investimento del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse rese disponibili sull'articolo 1, comma 95 della Legge di bilancio 2019.
  Tutto ciò considerato, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Stefano GRAZIANO (PD-IDP) anche a nome del suo gruppo, preannuncia un voto favorevole esprimendo apprezzamento per i contenuti del programma in esame, la cui approvazione contribuirà alla distruzione sul territorio nazionale delle armi chimiche, che sono causa di gravi danni anche per la popolazione civile.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 8.40.