CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 aprile 2024
281.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 216

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 3 aprile 2024.

Audizione informale, in videoconferenza, di: Antonio Prunas, professore di psicologia clinica presso l'Università Bicocca di Milano; Giulia Bovassi, bioeticista, associate researcher presso la Cattedra UNESCO in bioetica e diritti umani, nell'ambito della discussione della risoluzione 7-00198 Zanella, sulla definizione di linee guida in materia di disforia di genere.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.05 alle 12.45.

Audizione informale, in videoconferenza, di: Rosario Pivonello, primario di endocrinologia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II e presidente Pag. 217della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità; Roberta Parigiani, avvocato, portavoce del Movimento identità trans, nell'ambito della discussione della risoluzione 7-00198 Zanella, sulla definizione di linee guida in materia di disforia di genere.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.45 alle 13.15.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 3 aprile 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato.

  La seduta comincia alle 15.15.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-02214 Zanella: Iniziative per garantire ai cittadini le prestazioni sanitarie in tempi adeguati presso le strutture pubbliche.

  Luana ZANELLA (AVS) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Luana ZANELLA (AVS), replicando, invita a leggere con attenzione la recente relazione al Parlamento della Corte dei conti sui sistemi sanitari regionali, osservando in proposito che le risorse – pur rilevanti in termini assoluti – destinate al settore della salute dalla legge di bilancio non sono riuscite ad impattare significativamente sulle criticità che caratterizzano il Servizio sanitario nazionale. Rileva come permanga una sproporzione tra le prestazioni erogate dalle strutture pubbliche e quelle offerte dai privati, accreditate o meno, che si ripercuote in maniera significativa sui costi a carico delle famiglie. Riporta in proposito dati recenti secondo i quali le famiglie italiane si sono indebitate per oltre un miliardo di euro, cifra che appare in costante crescita, per sostenere spese sanitarie, mentre circa quattordici milioni di pazienti hanno rinunciato alle cure a causa della lunghezza delle liste d'attesa e dei costi insostenibili, non essendo garantito l'accesso alle prestazioni offerte dal Servizio sanitario nazionale.
  In questo contesto, il quadro appare aggravato dalla carenza di personale sanitario, rilevando al riguardo che la previsione dell'incremento delle tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive, richiamata nella risposta, non appare in grado di colmare il deficit esistente.
  Sottolinea che sarebbe necessario un sostanziale incremento delle risorse destinate al sistema sanitario, al fine di raggiungere la cifra del 7 per cento del prodotto interno lordo, obiettivo rispetto al quale l'Italia si trova molto indietro. Rileva che con tale incremento sarebbe possibile procedere anche a un piano straordinario di assunzioni, che sarebbe necessario per affrontare l'invecchiamento della popolazione e l'aumento delle malattie croniche e per realizzare compiutamente l'obiettivo indicato dall'articolo 32 della Costituzione.
  In conclusione, pone in evidenza il dato drammatico, riportato nella stessa relazione della Corte dei conti, sulla forte disparità dell'aspettativa di vita dei cittadini nei diversi contesti territoriali, citando i casi limite della regione Calabria e della provincia autonoma di Bolzano.
  Ritiene necessario un forte impegno, da parte sia del Governo sia dei parlamentari, per superare una condizione che reputa inaccettabile.

5-02215 Vietri: Impiego di giovani medici specializzandi nelle sale operatorie per sopperire alla carenza di anestesisti.

  Imma VIETRI (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

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  Imma VIETRI (FDI), replicando, nel riconoscere che ai medici specializzandi deve essere assicurata un'adeguata formazione, ritiene inaccettabile che alcuni specializzandi al terzo anno di corso si trovino a vivere un'esperienza in sala operatoria senza la presenza di un supervisore, come invece è accaduto recentemente in Campania. Nel sottolineare che episodi di questo tipo possono avere gravi conseguenze sia per i pazienti che per gli stessi specializzandi, auspica che sia possibile avere in tempi rapidi chiarimenti definitivi su quanto accaduto in certi presìdi ospedalieri campani, al fine di evitare il ripetersi di situazioni estremamente spiacevoli.

5-02216 Furfaro: Misure da adottare fino all'entrata in vigore del «decreto tariffe» per garantire tutte le prestazioni previste nei LEA.
5-02218 Quartini: Misure per garantire l'accesso a tutte le prestazioni previste nei LEA stante la proroga dell'entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che le due interrogazioni a risposta immediata, vertendo sullo stesso argomento ed essendo stato manifestato dal Governo un orientamento in tal senso, saranno svolte congiuntamente.

  Ilenia MALAVASI (PD-IDP) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  Andrea QUARTINI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Ilenia MALAVASI (PD-IDP), replicando, reputa assai grave l'ulteriore proroga dell'entrata in vigore del nuovo tariffario delle prestazioni sanitarie di assistenza ambulatoriale e protesica, che si risolve di fatto in molti casi in un prolungamento delle liste di attesa, in maggiori costi a carico dei cittadini e in un aumento della disparità a livello territoriale.
  Richiama a titolo d'esempio il forte impatto che tale ritardo ha prodotto su attività connesse alla procreazione medicalmente assistita, a partire dalla ricerca di eventuali anomalie genetiche, che pone molte famiglie in una situazione di oggettiva difficoltà e non contribuisce certamente a contrastare l'attuale tendenza alla denatalità.
  Nel ricordare che l'entrata in vigore del nuovo «decreto tariffe» dovrebbe dare attuazione al provvedimento recante i nuovi livelli essenziali di assistenza, approvato oramai all'inizio del 2017, sottolinea l'inefficacia dell'intervento statale in tale ambito. Osservando che le regioni si sono trovate in qualche modo costrette a chiedere il rinvio, non potendo garantire prestazioni ulteriori senza un aumento delle risorse a disposizione, rileva che le principali vittime di queste decisioni sono i cittadini, che non vengono tutelati, e in particolare coloro che si trovano in condizioni di maggiore fragilità.

  Andrea QUARTINI (M5S), replicando, rileva che quella fornita dal rappresentante del Governo risulta essere una cronologia puntuale degli eventi ma non costituisce una risposta soddisfacente ai quesiti posti, considerato che la definizione dei precedenti livelli essenziali di assistenza risaliva al 2001 e che il nuovo tariffario, la cui entrata in vigore è ancora una volta rinviata, può essere considerato già obsoleto, in quanto esito di una norma introdotta nel 2017.
  Rileva come tutto ciò costituisca un ritardo inaccettabile, che acuisce le già forti disparità a livello regionale, che non potranno che peggiorare ulteriormente con l'introduzione dell'autonomia differenziata.
  Al riguardo, rileva che molte regioni si sono trovate costrette a utilizzare le risorse destinate nuovi LEA per ripianare i loro debiti.
  Sottolinea che il rinvio dell'entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario può essere stato determinato anche dalle pressioni dei soggetti privati che operano in ambito sanitario i quali ostacolerebbero Pag. 219una rimodulazione dei costi, che consentirebbe ai cittadini di accedere a terapie innovative, di evitare l'eccessivo ricorso alla mobilità sanitaria e di indebitarsi per tutelare la propria salute.
  In conclusione, invita quanto meno a rispettare la data indicata del 1° gennaio 2025 senza ulteriori rinvii, osservando che la risposta del Governo, di cui non è soddisfatto, non fornisce garanzie in tal senso.

5-02217 Faraone: Cause del mancato adeguamento del presidio ospedaliero «Madonna Dell'Alto» alle misure previste dal decreto ministeriale n. 70 del 2015.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che, su richiesta del firmatario e acquisita la disponibilità del rappresentante del Governo, lo svolgimento dell'interrogazione in titolo è rinviato ad altra seduta.
  Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.15.