CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 marzo 2024
274.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 10/2024: Disposizioni urgenti sulla governance e sugli interventi di competenza della Società «Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.». C. 1790 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione,

   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 1790 Governo, approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 5 febbraio 2024, n. 10, recante Disposizioni urgenti sulla governance e sugli interventi di competenza della Società «Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.»,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

5-02178 Manzi e 5-02179 Grippo: Iniziative urgenti per garantire le assunzioni dei docenti dei concorsi PNRR nonché degli idonei del concorso ordinario del 2020.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Gentili Onorevoli, permettetemi di rendere un'unica risposta dal momento che la problematica sollevata con le due interrogazioni verte sul medesimo argomento.
  Preliminarmente, preciso, diversamente da quanto sostenuto in uno degli atti ispettivi, che il PNRR impone che l'assunzione dei 70 mila docenti avvenga esclusivamente secondo il nuovo sistema di reclutamento, che, come noto, è stato profondamente revisionato dal PNRR medesimo, prevedendo nuove procedure concorsuali – peraltro già in atto – oltre che un ripensamento del percorso di formazione iniziale finalizzato a elevare la qualificazione professionale dei docenti.
  Tanto premesso, voglio chiarire che si deve proprio a questo Governo la volontà di prorogare le graduatorie dei concorsi ordinari, che – lo ricordo – erano ancora pendenti al momento in cui si è introdotta la riforma PNRR con il decreto-legge n. 36 del 2022 e che, dunque, senza l'intervento normativo dello scorso anno, erano destinate alla cessazione alla loro naturale scadenza.
  Solo grazie all'intervento di questo Governo, dunque, si è riusciti a contemperare l'esigenza di realizzazione del PNRR con le legittime aspettative degli idonei dei concorsi precedenti allo stesso PNRR, di cui la riforma del Ministro Bianchi si era del tutto disinteressata.
  Ciò detto, non si può negare che la priorità attuale, imposta dal PNRR, resti quella di conseguire il target delle 70 mila assunzioni con le nuove modalità introdotte dal Piano medesimo.
  Riguardo a tale target, tuttavia, il Ministero è riuscito ad ottenere, in sede di revisione del Piano, una importante flessibilità che rende ora possibile conseguire quelle assunzioni con più procedure concorsuali (fino a tre) in un maggiore lasso di tempo (fino al giugno 2026). Per garantire questa flessibilità è stata anche introdotta una specifica norma nel recente decreto PNRR che, a differenza di quanto asserito in uno degli atti ispettivi, serve solo a compensare le facoltà assunzionali tra i diversi anni scolastici nella denegata ipotesi che non si raggiungano i target intermedi previsti per i concorsi PNRR, il primo dei quali è in svolgimento proprio in questi giorni.
  A decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, quindi, gli idonei dei concorsi precedenti al PNRR sono inseriti nelle graduatorie di riferimento utilizzate per le immissioni in ruolo, seppur nei limiti delle facoltà assunzionali residuali rispetto alle immissioni in ruolo necessarie al raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR: facoltà che potranno solo beneficiare dell'eventuale utilizzo del meccanismo di flessibilità assunzionale di cui si è detto.

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ALLEGATO 3

5-02181 Caso: Iniziative in materia di proroga dei contratti dei collaboratori scolastici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Gentili Onorevoli, ringrazio gli onorevoli interroganti perché mi offrono la possibilità di ricordare che si deve a questo Governo il merito di avere individuato una soluzione per assicurare alle scuole il supporto di personale ATA aggiuntivo, in grado di accompagnarle nel percorso di attuazione sia delle azioni inerenti al PNRR sia a quelle di «Agenda Sud».
  Proprio a tale scopo, infatti, sono stati predisposti più interventi normativi nel corso del 2023 volti a individuare ingenti risorse, pari a circa 62 milioni di euro per il 2023 ed a 50 milioni di euro per il 2024.
  Ciò premesso, per consentire la proroga di tali contratti, specifico che la legge, nell'individuare le coperture finanziarie, ha dovuto distinguere la platea dei collaboratori scolastici da quella degli assistenti amministrativi e tecnici.
  Infatti, va detto subito che i compensi per i collaboratori scolastici non sono ammissibili nell'ambito delle risorse PNRR, non rispondendo le loro mansioni ai requisiti della circolare n. 4 del 2022 del Ministero dell'economia e delle finanze: per tale ragione, dunque, l'impiego dei collaboratori scolastici si è reso possibile solo grazie agli stanziamenti, di cui si è detto, individuati dal Ministero dell'istruzione e del merito.
  Con riferimento, invece, al supporto degli assistenti amministrativi e tecnici incaricati di espletare le attività necessarie a realizzare i progetti PNRR, il Ministero dell'istruzione e del merito è riuscito ad ottenere che i relativi compensi siano posti a carico del PNRR nei limiti del 10 per cento delle spese di gestione.
  Grazie a questo importante risultato, dunque, si renderà possibile un impiego di tale personale, entro il predetto limite di spesa, potenzialmente fino al 2026.
  Con riferimento a quest'ultime figure, l'articolo 14, comma 11, del decreto-legge PNRR 4 ha semplificato le procedure di liquidazione dei compensi, che verranno erogati direttamente dal sistema NOIPA, centralizzando le operazioni di calcolo dei corrispettivi e consentendo anche, in caso di rinuncia all'incarico, di poter attingere alle graduatorie di istituto.
  Con riferimento, invece, ai collaboratori scolastici, nel condividere l'esigenza di intervenire per prolungare i contratti in essere al 30 giugno 2024, informo che sono in corso le necessarie interlocuzioni per individuare le risorse da destinare alle predette finalità, pari a circa 20 milioni di euro.

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ALLEGATO 4

5-02180 Piccolotti: Iniziative urgenti per l'immissione in ruolo degli idonei al concorso per docente ordinario del 2020.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Gentili Onorevoli, ringrazio l'onorevole interrogante perché mi consente di ribadire l'impegno, già più volte manifestato dal Ministro Valditara, in relazione alla questione oggetto della presente interrogazione, la quale merita, davvero, la massima attenzione.
  Non vi è dubbio, infatti, che vada intrapresa ogni iniziativa possibile per salvaguardare la posizione dei docenti risultati vincitori delle prove suppletive dei concorsi banditi nel 2020 e che, in virtù della sentenza del Consiglio di Stato n. 766/24, rischiano di essere licenziati.
  Si tratta dei candidati ai quali è stata preclusa la partecipazione alle prove scritte originariamente calendarizzate dall'amministrazione perché impossibilitati a causa delle restrizioni imposte durante la pandemia da COVID-19, alle quali gli stessi si sono rispettosamente attenuti.
  Ricordo che le prime pronunce giudiziali sono state favorevoli agli interessati, sul presupposto che l'impedimento oggettivo alla partecipazione alle prove di concorso non potesse penalizzarli. Pertanto, l'amministrazione ha predisposto, in esecuzione delle sentenze, apposite sessioni suppletive delle prove scritte e orali con conseguente inserimento nelle graduatorie di merito.
  Tuttavia, con l'ultima decisione, il Consiglio di Stato ha ritenuto che la situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19, unitamente alle misure adottate a tutela della pubblica incolumità, non risultino sufficienti a superare i princìpi di contemporaneità e contestualità delle prove concorsuali.
  Ebbene, da un lato voglio assicurare che, intanto, il Ministero ha deciso di avvalersi di una specifica disposizione legislativa che gli consente, per salvaguardare la continuità didattica, di non eseguire la citata sentenza prima della fine del corrente anno scolastico.
  Ma – cosa più rilevante – è intendimento del Governo intervenire nel primo provvedimento utile per consentire il superamento delle criticità dovute al mutato orientamento giurisprudenziale, rimandando, dunque, ad una specifica disposizione di legge la soluzione del problema.
  Mi riferisco, in particolare, a un emendamento presentato in sede di conversione in legge del decreto-legge PNRR 4, che mira a sanare la posizione dei soggetti attualmente in servizio confermandoli in ruolo e che – anche alla luce dell'interesse manifestato da questa interrogazione – si auspica possa ottenere il più ampio e trasversale sostegno parlamentare.

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ALLEGATO 5

5-02182 Amorese: Interventi per favorire la scelta degli studi classici nella scuola superiore.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Gentili onorevoli, preliminarmente ricordo che le iscrizioni al liceo classico hanno registrano una progressiva diminuzione dal 2011 al 2016 (dal 10-11 per cento degli iscritti nell'anno scolastico 2010-2011 al 5,8 per cento nell'anno scolastico 2015-2016).
  A partire dagli anni successivi si è assistito a un'inversione di tendenza, con un progressivo aumento di iscritti al liceo classico, che di recente si è stabilizzata fino a pervenire ad un numero di iscrizioni per il prossimo anno scolastico pari a 26.794.
  Va premesso che per valorizzare questo indirizzo e – più in generale – tutti i percorsi di natura «umanistica», non è indispensabile un intervento riformatore che lo renda più attrattivo. La chiave per il futuro risiede, infatti, in una scuola flessibile, multidisciplinare, capace di scoprire talenti e di appassionare le studentesse e gli studenti.
  Per raggiungere questo obiettivo, più che una modifica degli ordinamenti, potrà risultare molto efficace – come questo Governo sta già facendo – conferire maggior valore alle azioni di orientamento e introdurre nuovi strumenti per una didattica sempre più personalizzata, partendo dalla scuola secondaria di primo grado, in cui la dimensione orientativa va indubbiamente potenziata affinché gli studenti possano fare scelte consapevoli per la prosecuzione del percorso di studi.
  Inoltre, bisogna precisare che a ordinamento vigente è già prevista la possibilità di valorizzare l'eredità della tradizione greca e latina a partire dalla scuola secondaria di primo grado, utilizzando la quota di autonomia del 20 per cento a disposizione delle scuole oltre che della presenza di docenti appartenenti alla specifica classe di concorso. In tal senso le scuole possono prevedere nel Piano triennale dell'offerta formativa, anche l'insegnamento del latino come occasione per autenticare e mettere a frutto attitudini, capacità e talenti nei quali reputino di poter esprimere il meglio di sé, in un'ottica orientativa.
  Ricordo, altresì, che il Ministero promuove, ogni anno, le Olimpiadi di lingue e civiltà classiche, giunta alla XII edizione nell'anno scolastico 2023-2024. Si tratta di un concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che nasce per incentivare e rivitalizzare lo studio della lingua latina.
  Aggiungo che anche quest'anno si celebra la Notte Nazionale del Liceo Classico, si tratta di uno degli eventi più innovativi ideati dalla scuola per promuovere il valore della cultura umanistica e l'attualità del suo studio. Nel corso del tempo, la Notte Nazionale del Liceo Classico ha dimostrato la vitalità del curricolo del classico, frequentato da studenti motivati, dotati di talento e passione, favorendo, per certi versi, l'orientamento di ragazzi, genitori e famiglie verso questo indirizzo liceale.
  Val la pena ricordare anche il Protocollo d'intesa «Promozione e sviluppo della conoscenza della lingua e della cultura latina», rinnovato a gennaio 2024, che mira a promuovere la conoscenza e la diffusione della cultura latina.
  Infine, nell'ambito della manifestazione «Didacta Italia 2024» è stato previsto il Seminario sulla certificazione delle competenze linguistiche di latino.
  Sono, questi, strumenti concreti, sui quali questo Governo sta investendo, nel convincimento che con la trasmissione della cultura classica alle studentesse e agli studenti, si renda possibile aprire la porta non solo al ricco patrimonio del passato, ma anche alla interpretazione e alla piena comprensione della complessità del nostro presente.