CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 febbraio 2024
251.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 114

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 14 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato.

  La seduta comincia alle 14.15.

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5-00735 Patriarca: Salvaguardia del diritto alla continuità di cura dei pazienti affetti da malattie reumatologiche.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Annarita PATRIARCA (FI-PPE), replicando da remoto, ringrazia il sottosegretario per la risposta fornita, sottolineando che le preoccupazioni espresse nell'interrogazione riguardano soprattutto l'esigenza di salvaguardare la continuità di cura dei pazienti affetti da malattie reumatologiche. A tal fine, invita il Ministero ad interloquire maggiormente con le associazioni dei pazienti, anche al fine di considerare una possibile rivalutazione, supportata dalle esperienze sperimentate sul campo, delle decisioni di AIFA.

5-01810 Bonafè: Ritardi nell'ammodernamento delle tecnologie diagnostiche delle strutture ospedaliere.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO risponde all'interrogazione in titolo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
  In ordine al definanziamento del Fondo sanitario nazionale, ricorda che, nel 2024, in termini assoluti, il Fondo è stato incrementato di oltre 5 miliardi di euro. In relazione al ruolo dell'inflazione sull'andamento della spesa nel settore sanitario ricorda che la spesa farmaceutica e quella per il personale – voci che nel loro insieme compongono il 50 per cento del Fondo sanitario nazionale – non sono particolarmente influenzate dall'andamento dei prezzi, visto che i parametri di spesa determinanti di tali componenti, ovvero il costo dei farmaci e il valore nominale dei salari sono stati fissati, rispettivamente da AIFA e dalla contrattazione collettiva, prima della recente impennata inflazionistica. Anche altre voci di spesa – come quelle per l'acquisto di apparecchiature e di beni e servizi – derivano da contratti aggiudicati con procedure ad evidenza pubblica che risalgono ad anni passati.
  Per quanto riguarda la parte dell'interrogazione riguardante il PNRR, rinvia alla tabella contenuta nel documento depositato, che riporta dettagliatamente lo stato di utilizzo dei fondi, e conferma che il Ministero della salute è certo di riuscire a spendere tutte le risorse di sua competenza entro la scadenza prevista del 2026.

  Simona BONAFÈ (PD-IDP), replicando, si sofferma sulle premesse evidenziate dal sottosegretario Gemmato, richiamando di non aver mai messo in dubbio che il Governo in carica abbia aumentato la capienza del fondo sanitario nazionale in termini assoluti. Le perplessità concernono piuttosto l'ammontare delle risorse in termini relativi, visto che il livello della spesa sanitaria in rapporto al PIL è previsto attestarsi al 6,2 per cento, addirittura in riduzione al 6,1 per cento nel 2026, ben lontano dal livello medio europeo del 7 per cento. Ritiene incontestabile che tali risorse siano insufficienti a garantire l'adeguata erogazione dei servizi sanitari, anche in considerazione del fatto che gran parte dell'aumento previsto, in termini assoluti, a decorrere da quest'anno è stato utilizzato per il rinnovo contrattuale del personale.
  Quanto alla parte dell'interrogazione a suo avviso più rilevante, quella relativa alla rimodulazione del PNRR, ritiene tutt'altro che soddisfacente la risposta del sottosegretario, visto che l'obiettivo della versione iniziale del PNRR per l'acquisto delle nuove grandi apparecchiature non era fissato al 2026, ma prima. Ritiene una sconfitta che si sia addivenuti a tale rinvio e, ricordando che si tratta di strumentazioni che salvano le vite dei pazienti, invita il rappresentante del Governo a farsi portavoce di una battaglia che non dovrebbe essere caratterizzata da divisioni politiche.

5-01111 Malavasi: Iniziative volte alla predisposizione di un piano nazionale dedicato alle patologie cardiovascolari.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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  Ilenia MALAVASI (PD-IDP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta dalla risposta del sottosegretario Gemmato. Ricorda che l'interrogazione, partendo dalla considerazione sulla gravità dei dati riguardanti la diffusione delle malattie cardiovascolari, intende rimarcare la necessità di adottare un piano nazionale cardiovascolare che assicuri alle politiche sanitarie in materia una visione complessiva unitaria.
  Ricorda inoltre che è fondamentale attuare gli investimenti legati all'attuazione del PNRR in quella parte in cui impegna il nostro Paese a concretizzare il concetto di prossimità delle cure, che potrebbe risultare decisivo nella cura e nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato.

  La seduta comincia alle 14.40.

Modifica all'articolo 19 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e altre disposizioni in materia di assistenza sanitaria per le persone senza dimora.
C. 433 Furfaro e C. 555 Sportiello.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 1° agosto 2023.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
  Ricorda che il presidente della Commissione Bilancio il 30 novembre 2023 gli ha inviato una lettera – di cui ha dato conto nella riunione dell'Ufficio di presidenza del 6 dicembre 2023 – con la quale riferiva della valutazione negativa formulata dalla Ragioneria generale dello Stato in relazione a una nota con la quale il Ministero della salute aveva fornito elementi rispetto ai profili tecnici e finanziari del provvedimento in oggetto. In particolare, la Ragioneria ha rilevato che, sulla base di tale nota, non è possibile formulare valutazioni attendibili circa i maggiori costi recati dal provvedimento, osservando altresì che il testo di quest'ultimo risulta carente nella parte relativa all'individuazione degli oneri.
  Essendo il provvedimento in oggetto calendarizzato in Assemblea a partire dal 20 febbraio prossimo, chiede al relatore come intenda procedere, alla luce degli elementi ricordati.

  Marco FURFARO (PD-IDP), relatore, nel ringraziare il presidente per la disponibilità sinora mostrata a favorire il raggiungimento di una soluzione per quanto riguarda l'impatto finanziario della proposta di legge in discussione, ricorda che i colloqui informali sinora svolti hanno confermato che c'è una convergenza sull'obiettivo di assicurare l'assistenza sanitaria agli italiani senza dimora e che la platea dei soggetti interessati sembra collocarsi tra le 50.000 e le 60.000 unità.
  Manifestando disponibilità ad attendere ulteriormente per individuare una soluzione adeguata, a nome del proprio gruppo chiede però che il differimento non sia superiore ad alcune settimane. Nel ritenere che sia chiara a tutti l'importanza di dare un segnale inequivoco rispetto alla problematica evidenziata con la proposta di legge in discussione, ribadisce la volontà di collaborare con la maggioranza e con il Ministero della salute anche nelle prossime fasi del confronto con il Ministero dell'economia e delle finanze.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO, nel confermare la volontà politica del Governo e della maggioranza di risolvere le criticità legate all'assistenza sanitaria per le persone senza dimora, ricorda che i problemi di quantificazione degli oneri riguardanoPag. 117 sia la platea dei soggetti coinvolti che il costo da sostenere per ciascuno di essi. Partendo dalla considerazione che il Servizio sanitario nazionale ha carattere universalistico e che quindi nessuno viene lasciato indietro, ritiene che sia condivisibile l'ipotesi che gli oneri derivanti dal provvedimento in esame siano esclusivamente quelli strettamente connessi all'aumento del numero di soggetti che hanno diritto alle prestazioni dei medici di medicina generale e che pertanto, anche sulla base di quanto previsto dalle regioni che sono già intervenute sulla materia, sia ipotizzabile prevedere una copertura finanziaria ragionevolmente limitata. Osserva peraltro che una presa in carico più efficace delle persone senza dimora da parte dei medici di medicina generale potrebbe in prospettiva generare anche risparmi derivanti da un minore ricorso ad accessi impropri alle strutture di pronto soccorso.
  Ribadendo la propria stima per il deputato Furfaro, dichiara che farà il possibile per individuare una soluzione in tempi ragionevoli, precisando però che si tratta di una situazione complessa, che non ha trovato soluzione neanche nelle passate legislature, e pertanto invita ad evitare di strumentalizzare eventuali ritardi legati alla necessità di individuare forme appropriate di copertura.

  Marco FURFARO (PD-IDP), intervenendo brevemente in risposta all'intervento del sottosegretario Gemmato, dichiara di comprendere che sia necessario del tempo per individuare una risposta soddisfacente, purché alla fine sia conseguito l'obiettivo desiderato e invita a fare uno sforzo perché nella nuova relazione tecnica che sarà predisposta dal Ministero si forniscano elementi chiari per confermare che gli oneri riguardano esclusivamente la presa in carico dei soggetti senza dimora da parte dei medici di medicina generale.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, fa presente che, sulla base di quanto è stato rappresentato dal relatore e dal rappresentante del Governo, se non vi sono obiezioni, scriverà oggi stesso al Presidente della Camera, rappresentandogli che presso la XII Commissione si è unanimemente convenuto di richiedere il rinvio della discussione in Assemblea sul provvedimento in oggetto.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 14 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Marcello Gemmato.

  La seduta comincia alle 14.50.

7-00172 Vietri e 7-00186 Girelli, sulle problematiche connesse alla cosiddetta transizione reumatologica.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione del testo unificato n. 8-00045).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 31 gennaio 2024.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, fa presente che, come preannunciato nella seduta precedente, la deputata Vietri ha predisposto una proposta di testo unificato delle risoluzioni in discussione, condivisa con il deputato Girelli, che è stata resa disponibile a tutti i deputati della Commissione (vedi allegato 4).
  Dà, quindi la parola al rappresentante del Governo per l'espressione del parere su tale proposta di testo unificato.

  Il sottosegretario Marcello GEMMATO esprime parere favorevole sul contenuto della proposta di testo unificato predisposta dalla deputata Vietri.

  La Commissione approva la proposta di testo unificato delle risoluzioni 7-00172 VietriPag. 118 e 7-00186 Girelli, che assume il numero 8-00045.

  La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 febbraio 2024. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI. – Intervengono il ministro per la disabilità Alessandra Locatelli, indi il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.

  La seduta comincia alle 14.55.

Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della mototerapia.
C. 113 Panizzut.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 ottobre 2023.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che il testo della proposta di legge, come modificata dalle proposte emendative approvate, è stato trasmesso alle Commissioni I, V, IX e per le questioni regionali ai fini dell'espressione dei rispettivi pareri. Al riguardo comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I e IX, mentre la V Commissione ha espresso parere favorevole con due condizioni formulate ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione.
  Informa che il relatore, deputato Panizzut, al fine di recepire le condizioni poste nel parere della V Commissione, ha predisposto le proposte emendative 2.50 e 3.50 (vedi allegato 5).
  Dà, quindi, la parola al rappresentante del Governo per l'espressione del parere sulle suddette proposte emendative.

  Il ministro Alessandra LOCATELLI esprime parere favorevole sugli emendamenti presentati dal relatore.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Panizzut 2.50 e 3.50 (vedi allegato 5).

  La Commissione, quindi, delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore.
C. 1532-ter Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 febbraio 2024.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, comunica che la deputata Schifone ha ritirato il proprio articolo aggiuntivo 10.01.
  Dà quindi la parola al relatore, deputato Ciocchetti, e al viceministro Bellucci per l'espressione dei rispettivi pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 10.

  Luciano CIOCCHETTI (FDI), relatore, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Gadda 10.1, Marianna Ricciardi 10.3 e Di Lauro 10.4 e propone l'accantonamento dell'emendamento Sportiello 10.2.

  Il viceministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Sportiello 10.2.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE) sottoscrive tutte le proposte emendative a prima firma della collega Gadda presentate agli articoli 10 e 11.

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  La Commissione respinge l'emendamento Gadda 10.1.

  Marianna RICCIARDI (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 10.3, ne evidenzia la finalità di promuovere l'assunzione di assistenti sociali per contrastare l'abbandono scolastico e l'emarginazione. In ragione di ciò, invita il relatore e il rappresentante del Governo a rivedere il parere espresso sull'emendamento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ricciardi 10.3 e Di Lauro 10.4.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, da, quindi, la parola al relatore, deputato Ciocchetti, e al viceministro Bellucci per l'espressione dei rispettivi pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 11.

  Luciano CIOCCHETTI (FDI), relatore, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Zanella 11.1, Bonetti 11.2, Vietri 11.3 e Matone 11.4, esprime parere favorevole sull'emendamento Bonetti 11.5 nonché sugli identici emendamenti, Zanella 11.6, Vietri 11.7 e Matone 11.8 a condizione che essi siano riformulati come l'emendamento 11.5. Invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Zanella 11.9, Bonetti 11.10 e Matone 11.11, esprime parere favorevole sull'emendamento Schifone 11.12 nonché sugli identici emendamenti, Zanella 11.13, Bonetti 11.14, Vietri 11.15 e Matone 11.16 a condizione che essi siano riformulati come l'emendamento 11.12. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Zanella 11.17 e Bonetti 11.18 e invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Brambilla 11.19 e Gadda 11.20. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Zanella 11.21, invita i presentatori al ritiro degli emendamenti Colucci Alfonso 11.22, Quartini 11.23 e Sportiello 11.24, propone l'accantonamento dell'emendamento Sportiello 11.26 e invita i presentatori al ritiro degli articoli aggiuntivi Auriemma 11.01 e Gadda 11.02.

  Il viceministro Maria Teresa BELLUCCI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Sportiello 11.26.
  Comunica, quindi, che gli emendamenti Vietri 11.3 e Matone 11.4 sono stati ritirati da rispettivi presentatori.

  Paolo CIANI (PD-IDP) sottoscrive tutte le proposte emendative a prima firma della collega Zanella presentate all'articolo 11.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Zanella 11.1 e Bonetti 11.2.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, comunica che è stata accettata dai presentatori la riformulazione proposta degli identici emendamenti Zanella 11.6, Vietri 11.7 e Matone 11.8.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Bonetti 11.5, Zanella 11.6 (Nuova formulazione), Vietri 11.7 (Nuova formulazione) e Matone 11.8 (Nuova formulazione) (vedi allegato 6).

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA) ritira l'emendamento Matone 11.11 di cui è cofirmatario.

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE) si dichiara stupita dell'invito al ritiro del proprio emendamento 11.10 posto che esso ha la finalità di dare attuazione a quanto previsto dall'ultimo Piano nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. Auspica pertanto che venga rivisto il parere espresso, anche nell'interesse dell'azione di governo.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Zanella 11.9 e Bonetti 11.10.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, comunica che è stata accettata dai presentatori la riformulazione proposta degli identici emendamenti Zanella 11.13, Bonetti 11.14, Vietri 11.15 e Matone 11.16.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Schifone 11.12, Zanella 11.13 (Nuova formulazione), Bonetti 11.14 (Nuova formulazione), Vietri Pag. 12011.15 (Nuova formulazione) e Matone 11.16 (Nuova formulazione), nonché gli identici emendamenti Zanella 11.17 e Bonetti 11.18 (vedi allegato 6).

  Elena BONETTI (AZ-PER-RE), nel sottoscrivere l'emendamento Brambilla 11.19, sottolinea l'importanza di un coinvolgimento della Commissione parlamentare per l'infanzia all'adolescenza, come proposto da tale proposte emendativa.

  Michela Vittoria BRAMBILLA (NM(N-C-U-I)-M) segnala che la citata Commissione parlamentare, che ha l'onore di presiedere, potrebbe dare un contributo importante per il conseguimento degli obiettivi alla base delle norme in discussione, invitando pertanto a svolgere un'ulteriore riflessione sulla proposta emendativa a sua prima firma.

  Marco FURFARO (PD-IDP), nel condividere pienamente le finalità dell'emendamento Brambilla 11.19, ne annuncia la sottoscrizione da parte di tutti i deputati del Partito democratico.

  La Viceministra Maria Teresa BELLUCCI dichiara di comprendere gli obiettivi alla base dell'emendamento in discussione e di condividere l'importanza di una collaborazione tra il Governo e la Commissione parlamentare per l'infanzia, anche in considerazione del fatto che quest'ultima ha svolto sinora un lavoro prezioso e segnalato alcune criticità che hanno trovato una prima risposta proprio nel provvedimento in esame.
  Nel ricordare che il tavolo di lavoro del quale viene proposta l'istituzione con l'articolo 11 ha il compito di raccogliere dati da trasmettere poi al Ministero e che è quest'ultimo ad avere la responsabilità di un confronto con il Parlamento, propone tuttavia l'accantonamento dell'emendamento in discussione per poter individuare un punto di caduta più vicino alla sensibilità dei membri della Commissione e nello stesso tempo rispettoso delle funzione di tutte le istituzioni coinvolte.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, alla luce di quanto proposto dal viceministro Bellucci, dispone l'accantonamento dell'emendamento Brambilla 11.19.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Gadda 11.20, approva l'emendamento Zanella 11.21 (vedi allegato 6) e respinge l'emendamento Alfonso Colucci 11.22.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, nel precisare che il deputato Quartini non potrebbe intervenire in sede di dichiarazione di voto in quanto precedentemente sostituito da altro deputato del suo gruppo, a titolo di cortesia gli concede comunque di intervenire brevemente sull'emendamento 11.23 di cui è il primo firmatario.

  Andrea QUARTINI (M5S), nel ringraziare il presidente per avergli concesso di intervenire, invita a rivedere il parere espresso sull'emendamento a sua prima firma 11.23, sottolineando l'esigenza di rafforzare gli interventi sociali nei contesti difficili ed osservando che con l'approvazione di tale proposta emendativa si resterebbe in linea con quanto previsto recentemente con il decreto-legge Caivano.

  La Commissione respinge l'emendamento Quartini 11.23.

  Marianna RICCIARDI (M5S), insiste per la votazione dell'emendamento Sportiello 11.24 di cui è cofirmataria, ponendo in rilievo l'esigenza di contrastare la dispersione scolastica.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Sportiello 11.24 e gli articoli aggiuntivi Auriemma 11.01 e Gadda 11.02.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, comunica che è terminato l'esame delle proposte emendative sulle quali il relatore e la rappresentante del Governo sono nelle condizioni di esprimere i loro pareri nella seduta odierna.Pag. 121
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell'attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare.
C. 114 Panizzut, C. 159 Serracchiani, C. 307 Conte, C. 344 Candiani, C. 998 Ciani e C. 1426 Malavasi.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, avverte che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento, i deputati possono partecipare alla seduta odierna in videoconferenza, non essendo previste votazioni.
  Avverte, altresì, che sono state presentate altre proposte di legge (C. 1461 Tenerini e C. 1690 Ciocchetti) vertenti sulla stessa materia, che saranno abbinate una volta assegnate.
  Dà, quindi, la parola ai relatori per lo svolgimento della relazione.

  Luciano CIOCCHETTI (FDI), relatore, anche a nome dell'altro relatore, deputato Furfaro, ricorda che le sei proposte di legge di cui la Commissione avvia l'esame sono finalizzate a introdurre una disciplina per il riconoscimento della figura del caregiver familiare e il sostegno dell'attività di cura e assistenza delle persone più fragili da esso svolta, dato l'alto valore sociale ed economico dell'attività prestata, che si configura come vantaggiosa per l'intera collettività.
  Rinviando al dossier predisposto dal Servizio Studi relativamente al quadro normativo in cui si inquadrano le proposte di legge in oggetto, precisa che in questa fase procederà a una sintetica illustrazione dei contenuti delle predette proposte, analizzandole in modo trasversale.
  Rileva, quindi, che tutte le proposte recano un articolo – il primo – dedicato all'enunciazione delle finalità complessive dell'intervento normativo. Tali finalità sono piuttosto omogenee, nel senso che tutte contengono il riconoscimento, la tutela, la promozione e la valorizzazione della figura del caregiver familiare e delle funzioni di cura e assistenza da essa svolte, che costituiscono un rilevante vantaggio per la collettività, dal punto di vista sia sociale sia economico. Le proposte di legge C. 114 Panizzut e C. 344 Candiani fanno altresì riferimento al riconoscimento e alla promozione di due diritti paralleli: quello dell'assistito a vivere nel proprio ambiente, alla partecipazione e all'inclusione sociale, e quello del prestatore di cura alla libertà di affermare la propria personalità e a un degno e adeguato livello di qualità della vita. La proposta C. 114 Panizzut si pone anche l'obiettivo di valorizzare e sostenere il ruolo delle associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità e non autosufficienti, ivi comprese quelle dei familiari e dei caregiver familiari, nell'elaborazione, monitoraggio e valutazione delle politiche sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali dedicate ai caregiver familiari.
  Per quanto riguarda la definizione specifica del caregiver familiare, quattro proposte di legge (C 114 Panizzut, C. 159 Serracchiani, C. 307 Conte, C. 344 Candiani) fanno esplicito riferimento alla definizione già operante nel nostro ordinamento, prevista dall'articolo 1, comma 255, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. Si ricorda che, ai sensi di tale norma, si definisce caregiver familiare la persona che assiste e si prende cura del coniuge, di un familiare o di un affine entro il secondo grado o, se disabile grave, entro il terzo grado, che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata, o sia titolare di indennità di accompagnamento. Le altre due proposte di legge intervengono per apportare talune modifiche testuali a tale definizione. La C. 998 Ciani definisce caregiver familiare chi si occupa e si prende cura responsabilmente di un congiunto convivente che necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale e relazionale sia di sostegno e supporto per la propria autodeterminazionePag. 122 a causa di un grave deficit sia intellettivo sia adattivo; la C. 1426 Malavasi estende la definizione vigente ai casi in cui l'assistito sia una persona con cui il caregiver abbia una comprovata relazione affettiva o amicale stabile.
  Un tema di decisiva importanza disciplinato, in modo differente, nelle varie proposte di legge è quello della procedura di riconoscimento formale del caregiver familiare e dei requisiti necessari a tal fine. Le proposte di legge C. 114 Panizzut e C. 344 Candiani recano entrambe un articolo autonomo dedicato alla scelta del caregiver familiare da parte dell'assistito che, personalmente o attraverso chi lo rappresenta, nomina uno ed un solo familiare come proprio caregiver familiare, mediante un atto formale che viene trasmesso in via telematica all'INPS, che certifica la qualifica di caregiver familiare entro trenta giorni. Anche la proposta di legge C. 307 Conte assegna il compito di certificare la qualifica di caregiver familiare all'INPS prevedendo inoltre che, per accedere ai benefìci previsti, l'interessato debba esibire i documenti richiesti all'azienda sanitaria locale competente per territorio, che a sua volta li trasmette entro quindici giorni al competente ufficio dell'INPS. Le proposte di legge C. 307 Conte e C. 344 Candiani precisano che, a seguito della nomina, nessuno degli altri familiari lavoratori, fatta eccezione per i genitori, può avvalersi delle agevolazioni di cui all'articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, in relazione allo stesso assistito.
  Fa presente che le proposte di legge C. 159 Serracchiani, C. 998 Ciani e C. 1426 Malavasi affidano invece il compito del riconoscimento formale del caregiver familiare ai servizi regionali competenti all'accoglienza delle richieste di intervento per la valutazione multidimensionale delle persone in situazione di non autosufficienza o di disabilità, precisando che tale servizio stabilisce anche il contributo di cura e le attività del caregiver familiare nell'ambito del piano assistenziale, nonché le prestazioni, gli ausili, i contributi necessari e i supporti offerti nei suoi confronti. La disciplina di dettaglio della procedura di riconoscimento formale del caregiver familiare è demandata ad un decreto ministeriale di successiva emanazione.
  Segnala che la C. 1426 Malavasi, diversamente dalle altre proposte di legge, prevede la possibilità che all'interno del piano assistenziale individuale sia riconosciuto il ruolo di caregiver familiare a più di una persona per lo stesso assistito, purché sia individuato il caregiver principale.
  Venendo ai requisiti richiesti, le tre proposte di legge che li prevedono esplicitamente (C. 114 Panizzut, C. 344 Candiani, C. 307 Conte) non si differenziano molto tra loro. Tutte prevedono la necessaria esibizione dei seguenti atti: atto di nomina, atti che accertano lo stato di disabilità o di non autosufficienza dell'assistito, piano assistenziale che preveda il coinvolgimento del richiedente nel ruolo di caregiver familiare. Per quanto riguarda il requisito della cittadinanza, solo la C. 307 Conte prevede la necessità della cittadinanza italiana (sia dell'assistito sia del caregiver), mentre le C. 114 Panizzut e C. 344 Candiani consentono lo svolgimento di tale attività anche ai cittadini europei (entrambe), extracomunitari lungo-soggiornanti o titolari di status di protezione internazionale (la prima), o extracomunitari residenti da almeno un anno (la seconda). Per quanto riguarda la convivenza, essa è ritenuta necessaria nella C. 307 Conte e C. 344 Candiani. Nel caso della C. 114 Panizzut, è necessaria la residenza nello stesso comune dell'assistito, o in comune limitrofo, mentre la vera e propria convivenza è necessaria solo nel caso in cui gli assistiti siano più di uno.
  Segnala che la proposta di legge C. 998 Ciani conferisce alle regioni il compito di istituire un registro dei caregiver familiari, pubblico e accessibile in via telematica, cui gli interessati in possesso dei necessari requisiti possono, a domanda, iscriversi.
  Tutte le proposte di legge si occupano quindi di individuare le tipologie di interventi che le regioni dovranno mettere in atto in favore dei caregiver familiari, dando così sostanza alla tutela e alla valorizzazione enunciate come finalità dell'intervento normativo. Nella maggioranza dei casi, è prevista la previa emanazione di un Pag. 123decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro della salute e del Ministro per le disabilità, per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) da garantire ai caregiver familiari certificati. L'elenco delle tipologie di interventi che le regioni dovranno mettere in atto è determinato dalle proposte di legge in modo pressoché unanime.
  Esse prevedono poi che la Commissione nazionale per l'aggiornamento dei LEA acquisisca e valuti le proposte di inserimento nei LEA di nuovi servizi, attività e prestazioni riservati ai caregiver familiari certificati, considerando a tal fine essenziali quelli relativi alla domiciliarizzazione delle visite e delle prestazioni specialistiche cui deve sottoporsi il caregiver familiare, in tutti i casi in cui questo risulta possibile.
  Tutte le proposte di legge si occupano poi di introdurre altre forme di agevolazione per i caregiver familiari. Le proposte di legge C. 159 Serracchiani, C. 998 Ciani e C. 1426 Malavasi introducono misure di agevolazione economica diretta. In particolare, le proposte C. 159 Serracchiani e C. 1426 Malavasi affidano al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, il compito di promuovere accordi con le rappresentanze delle imprese di assicurazione che prevedono premi agevolati per la copertura assicurativa degli infortuni o della responsabilità civile collegati all'attività prestata dai caregiver. Introducono, inoltre, la detraibilità dall'IRPEF del 50 per cento delle spese sostenute dal caregiver familiare per l'attività di cura e assistenza svolta nell'ambito del piano assistenziale individuale, fino all'importo massimo di 12.000 euro annui.
  La proposta C. 1426 Malavasi prevede inoltre che, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, siano definiti specifici interventi strutturali in materia assistenziale, anche di natura economica e commisurati all'ISEE, in favore dei caregiver familiari, con particolare attenzione a coloro che non svolgono alcuna attività lavorativa. Nelle more, riconosce un sostegno economico nella misura massima di 516,46 euro al mese al caregiver familiare non lavoratore di un assistito percettore dell'indennità di accompagnamento.
  La proposta di legge C. 998 Ciani istituisce una vera e propria indennità mensile in favore del caregiver familiare, corrisposta indipendentemente da altri redditi percepiti, di importo variabile a seconda della situazione economica del beneficiario, rivalutata annualmente sulla base dell'inflazione e comprensiva dei contributi previdenziali idonei al raggiungimento della pensione di anzianità. Essa prevede anche il riconoscimento di un indennizzo per i caregiver familiari che hanno svolto le loro funzioni prima dell'entrata in vigore della legge.
  In tema di detrazioni fiscali, segnala che le proposte di legge C. 307 Conte e C. 344 Candiani intervengono sul regime delle detrazioni IRPEF per carichi di famiglia (articolo 12, comma 2, del DPR n. 917 del 1986), prevedendo che in caso di figlio riconosciuto invalido grave, il limite di reddito di 4000 euro annui, entro cui esso è considerato a carico, si applica a prescindere dall'età, e non, come invece avviene attualmente, solo sotto i 24 anni.
  Tutte le proposte di legge contengono poi un articolo dedicato al sostegno della conciliazione tra attività lavorativa o di studio e attività di cura e di assistenza.
  La proposta di legge C. 307 Conte introduce il riconoscimento per i caregiver delle tutele previste dalla normativa vigente per le malattie professionali.
  La proposta di legge C. 998 Ciani reca disposizioni volte a valorizzare le competenze maturate dal caregiver nello svolgimento dell'attività di cura per agevolarne l'accesso o il reinserimento lavorativo degli stessi. Disposizioni analoghe sono inserite in altre proposte di legge tra le disposizioni relative alla conciliazione tra attività lavorativa e quella di cura.
  Le proposte di legge C. 114 Panizzut e C. 344 Candiani recano entrambe una delega al Governo per l'introduzione di ulteriori disposizioni per la piena integrazione del caregiver familiare nell'ordinamento giuridico. I princìpi comuni a entrambe le Pag. 124proposte riguardano, tra l'altro, la semplificazione delle procedure, incentivi per la collocazione al lavoro e agevolazioni pensionistiche. La proposta C. 344 Candiani prevede una seconda, specifica, delega al Governo per garantire l'esercizio del diritto di voto ai caregiver e alle persone con disabilità attraverso una serie di misure tra cui l'abbattimento delle barriere architettoniche nei seggi, la previsione di adeguati spazi protetti nella vicinanza degli stessi è espressione del voto a domicilio.
  La proposta C. 344 Candiani dispone che, ai soli fini dell'applicazione della presente legge, per coloro che assistono un familiare o un affine dell'altra parte di un'unione civile trovino applicazione le norme in materia di affinità tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge previste dall'articolo 78 del codice civile.
  La proposta di legge C. 159 Serracchiani prevede l'istituzione di una Giornata nazionale del caregiver familiare e la promozione di specifiche campagne di informazione e di sensibilizzazione nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado.
  Le proposte di legge C. 114 Panizzut, C. 159 Serracchiani, C. 344 Candiani e C. 998 Ciani affidano all'ISTAT il compito di effettuare indagini quantitative e qualitative sulle attività di cura e assistenza familiare ai fini dell'adeguamento delle politiche in materia.
  Le proposte di legge C. 114 Panizzut, C. 344 Candiani, C. 998 Ciani e C. 1426 Malavasi prevedono che il Ministro del lavoro presenti annualmente una relazione alla Camere sullo stato di attuazione della legge e che il Governo sulla base di tali relazioni proceda con cadenza biennale a una verifica degli effetti della stessa legge.
  Per quanto concerne la copertura finanziaria, la maggior parte delle proposte prevede di utilizzare le risorse del fondo per la copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura non professionale svolta dal caregiver familiare, introdotto con il comma 334 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2021. In particolare, la proposta di legge C. 114 Panizzut prevede che tale fondo sia rifinanziato annualmente con legge di bilancio, e che sia ripartito annualmente tra le regioni con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, previa intesa in Conferenza unificata; la C. 159 Serracchiani indica un limite massimo di spesa di 20 milioni di euro annui; le proposte di legge C. 307 Conte e C. 344 Candiani, oltre all'utilizzo di tale fondo, indicano una copertura specifica degli oneri per le detrazioni per carichi di famiglia con uno stanziamento con legge di bilancio non inferiore a 10 milioni di euro annui.
  La proposta di legge C. 998 Ciani prevede uno stanziamento di 940 milioni di euro annui, utilizzando il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, istituito dal comma 254 dell'articolo 1 della legge di bilancio del 2018, prevedendo nello stesso tempo l'incremento del prelievo sugli apparecchi elettronici per il gioco d'azzardo. Anche la proposta C. 1426 Malavasi utilizza il predetto Fondo, indicando oneri pari a 30 milioni di euro annui. Segnala, al riguardo, che tale Fondo è confluito nel Fondo unico per l'inclusione delle persone con disabilità, istituito dal comma 212 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2024 nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
  Ricorda che sul tema oggetto delle proposte di legge in esame sono già intervenute, con autonome iniziative legislative, svariate regioni italiane, e sottolinea che sarebbe importante tenere conto di quanto già approvato a livello regionale nell'ambito del seguito dell'esame del provvedimento.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

  Paolo CIANI (PD-IDP), interviene per segnalare alla presidenza che in VI Commissione (Finanze) è in corso l'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioniPag. 125 in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza (Atto del Governo n. 116). Considerata l'importanza della tematica in questione per la XII Commissione, in particolare in relazione alla tematica della ludopatia, ritiene improprio che essa non sia stata tenuta in considerazione in occasione dell'assegnazione del provvedimento citato.

  Andrea QUARTINI (M5S) dichiarandosi d'accordo con il collega Ciani, considera contraddittorio che il Governo, da una parte, affermi di voler contrastare il fenomeno del gioco d'azzardo e, dall'altra, avanzi una proposta di riforma del settore dei giochi ad invarianza di gettito. Informa di aver personalmente chiesto di integrare l'elenco dei soggetti che saranno auditi nell'ambito dell'esame dell'atto in corso in Commissione Finanze, in modo tale da far emergere anche le istanze dei pazienti e della comunità scientifica.
  Sottolineando di considerare inaccettabile che il Governo contraddica l'obiettivo di contrastare il gioco d'azzardo e che nella istituenda Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia, che dovrà sostituire l'Osservatorio sul gioco d'azzardo, siano rappresentanti anche i concessionari, e cioè soggetti che a suo avviso si trovano in una situazione di palese conflitto di interessi, chiede al presidente di attivare le procedure necessarie a chiedere che la Commissione Affari sociali sia coinvolta nell'iter di approvazione del parere sull'Atto del Governo n. 116.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.