CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 dicembre 2023
223.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
Pag. 703

ALLEGATO 1

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e relativa Nota di variazioni. C. 1627 Governo, approvato dal Senato e C. 1627/I Governo, approvato dal Senato.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,

   esaminato il disegno di legge C. 1627 Governo, approvato dal Senato, recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e la relativa Nota di variazioni (C. 1627/I Governo, approvato dal Senato), limitatamente alle parti di competenza;

   premesso che la manovra annuale di bilancio si colloca nell'ambito del rispetto delle regole europee e alla luce della delicata situazione economica, influenzata negativamente dalla spinta dell'inflazione, dall'aumento dei costi energetici, dall'incertezza globale causata dal conflitto russo-ucraino e dalla recente crisi in Medio Oriente;

   considerato che la manovra appare coerente con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella NADEF 2023 e nell'annessa Relazione al Parlamento, approvate dalle Camere con apposite risoluzioni parlamentari l'11 ottobre scorso, e segnatamente con il livello programmatico di indebitamento netto in rapporto al PIL pari al 4,3 per cento nel 2024, al 3,6 per cento nel 2025 e al 2,9 per cento nel 2026;

   ritenuto che il disegno di legge di bilancio si colloca nell'ambito del rispetto delle regole europee ed alla luce della delicata situazione economica, influenzata negativamente dalla spinta dell'inflazione, dall'aumento dei costi energetici, dall'incertezza globale causata dal conflitto russo-ucraino e dalla recente crisi in Medio Oriente;

   valutate positivamente le misure contenute nel provvedimento, concentrate nella riduzione della pressione fiscale a sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, unitamente alle misure per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, in favore delle famiglie numerose e per la natalità;

   evidenziato che il 16 ottobre scorso, il Governo ha trasmesso alla Commissione europea e all'Eurogruppo il Documento programmatico di bilancio (DPB), che illustra la manovra nel suo complesso, secondo quanto previsto dalle procedure del «Semestre europeo», sul quale l'Esecutivo europeo ha espresso un parere sostanzialmente favorevole in ordine all'aderenza della manovra del Governo alle raccomandazioni adottate nel maggio scorso;

   valutate favorevolmente le principali disposizioni della Sezione I afferenti agli ambiti di competenza della Commissione e segnatamente:

    il finanziamento della partecipazione del nostro Paese all'iniziativa EU for Ukraine Fund (EU4U) della Banca europea per gli investimenti (BEI), nell'ambito del pacchetto di sostegno all'Ucraina (Ukraine Support Package);

    il rifinanziamento della partecipazione italiana all'European Peace Facility (Strumento europeo per la pace), il fondo attraverso cui l'Unione europea da un lato finanzia i costi comuni delle sue missioni militari e dall'altro fornisce assistenza militare ad organizzazioni internazionali (come l'Unione africana) ed a Stati terzi;

   richiamate le parti di competenza della Sezione II e, in particolare, gli stanziamenti della tabella n. 2 relativa allo stato di previsionePag. 704 del Ministero dell'economia e delle finanze, ed in particolare le entità degli stanziamenti relativi:

    al Programma n. 1.3 «Presidenza del Consiglio dei ministri», in cui è riportata la dotazione finanziaria per il triennio 2024-2026 rispettivamente di 1,3, 1,3 e 1,0 miliardi di euro, alla quale attinge anche il Dipartimento per le politiche europee;

    al Programma n. 4.10 sulla «Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE», in cui sono previste le somme da versare a titolo di risorse proprie dell'UE basate sul RNL (reddito nazionale lordo), sull'IVA e sulle risorse proprie tradizionali (dazi doganali e altro), con uno stanziamento di 8,8 miliardi di euro per il 2024, di 8,9 miliardi per il 2025 e di 24,06 miliardi per il 2026;

    al medesimo Programma n. 4.10 nel cui ambito sono previste le dotazioni per l'attuazione delle politiche europee, con uno stanziamento di circa 8,8 miliardi di euro per il 2024, 8.9 miliardi per il 2025 e di 11,94 miliardi per il 2026;

   ritenuto altresì che, nell'ambito della tabella n. 6 relativa allo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione, assume rilievo il Programma n. 4.7 «Integrazione europea» che, a seguito degli interventi apportati durante l'esame al Senato, presenta 36,29 milioni di euro per il 2024, 30,41 milioni di euro per il 2025 e 30.62 milioni di euro per il 2026;

   considerato che, complessivamente, l'impostazione della manovra di bilancio 2024 cerca di coniugare il giusto equilibrio tra l'esigenza di fornire il sostegno necessario all'economia e di assicurare l'attuazione di un percorso graduale di rientro del deficit,

  delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

Pag. 705

ALLEGATO 2

DL 161/23: Disposizioni urgenti per il «Piano Mattei» per lo sviluppo in Stati del Continente Africano. C. 1624 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge in titolo, inteso a convertire il decreto-legge 15 novembre 2023, n. 161, recante disposizioni urgenti per il «Piano Mattei» per lo sviluppo in Stati del Continente africano (C. 1624 Governo, approvato dal Senato);

   considerata la straordinaria necessità e urgenza di potenziare le iniziative di collaborazione tra Italia e Stati del Continente africano, oltre a quella di rafforzare il coordinamento delle iniziative pubbliche e private, anche finanziate o garantite dallo Stato italiano, rivolte a Nazioni del Continente africano, al fine di promuoverne lo sviluppo economico e sociale e di prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari;

   vista altresì la necessità e l'urgenza di definire un piano complessivo per lo sviluppo della collaborazione tra Italia e Stati del Continente africano, che si inserisca nella più ampia strategia italiana di tutela e promozione della sicurezza nazionale in tutte le sue dimensioni, inclusa quella economica, energetica, climatica, alimentare e della prevenzione e del contrasto ai flussi migratori irregolari;

   preso atto che il Piano persegue la costruzione di un nuovo partenariato tra Italia e Stati del Continente africano, mediante la promozione di uno sviluppo comune, sostenibile, pacifico e duraturo, nella dimensione politica, economica, sociale, culturale e favorisce la condivisione e la partecipazione degli Stati africani interessati all'individuazione, alla definizione e all'attuazione degli interventi dal medesimo Piano per una più efficace attuazione;

   considerato altresì che la cooperazione oggetto del disegno di legge è attuata anche attraverso l'impegno compartecipato alla stabilità ed alla sicurezza regionali e globali in relazione alla tutela delle reti europee;

   rilevato che l'impostazione complessiva alla base del Piano Mattei appare pienamente coerente con diverse strategie euro-africane, e segnatamente con il documento della Commissione europea «Verso una strategia globale per l'Africa» (JOIN(2020);

   rilevato altresì che l'Unione europea ha adottato, nell'ambito della strategia Global Gateway per la promozione della connettività, del commercio e della crescita economica su scala mondiale, un pacchetto d'investimenti Africa-Europa, con 150 miliardi di euro destinati a rafforzare la cooperazione con gli Stati partner africani nei settori dell'innovazione digitale, del clima, dell'energia, dei trasporti, della salute, dell'istruzione e della ricerca per contrastare l'insorgere di future minacce globali;

   ricordato il sesto Vertice UE-Unione africana, del febbraio 2022, in cui capi di Stato e di Governo africani ed europei hanno definito la visione comune per un partenariato rinnovato, con l'obiettivo di conseguire la solidarietà, la sicurezza, la pace e uno sviluppo economico e una prosperità sostenibili per i cittadini;

   richiamata l'opportunità, in tale prospettiva, di sottoscrivere accordi come il Memorandum d'intesa tra l'Unione europea e la Tunisia, concluso l'11 giugno scorso per iniziativa del Governo italiano, volto a sostenere il Paese dell'Africa settentrionale attraverso un partenariato basato da cinquePag. 706 pilastri: lo sviluppo economico, con la possibilità di fornire assistenza macrofinanziaria; gli investimenti e il commercio; l'energia; la migrazione; i giovani;

   evidenziato che il provvedimento non presenta profili d'incompatibilità con il diritto dell'UE e costituisce una fondamentale cornice di riferimento per impegnare ancora di più il nostro Paese a sostegno dello sviluppo sociale e civile del Continente africano,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.