CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 dicembre 2023
221.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e VI)
COMUNICATO
Pag. 11

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 21 dicembre 2023. — Presidenza del presidente della VI Commissione, Marco OSNATO. – Interviene il sottosegretario per l'economia e le finanze, Federico Freni.

  La seduta comincia alle 13.10.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di contenzioso tributario.
Atto n. 99.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 19 dicembre 2023.

  Marco OSNATO, presidente, ricorda che, nella seduta svoltasi il 12 dicembre scorso, sono state svolte le relazioni introduttive ed è iniziato il dibattito, proseguito poi nella seduta del 19 dicembre. Ricorda altresì che il termine per l'espressione del parere è fissato al 5 gennaio 2024.
  Segnala che è pervenuta la prescritta intesa della Conferenza unificata, di cui l'atto non era inizialmente corredato, che è in distribuzione. Da questo momento, le Commissioni sono pertanto nelle condizioni di esprimere il parere. Invita quindi le relatrici Dondi e Cavandoli a formulare una proposta di parere.

  Daniela DONDI (FDI), relatrice per la II Commissione, anche a nome della collega Cavandoli, relatrice per la VI Commissione, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1) sullo schema di decreto legislativo in esame, precisando in che tale proposta sono state recepite alcune delle osservazioni avanzate dai colleghi dei gruppi di opposizione nella precedente seduta. Ciò premesso, si sofferma quindi, in particolar modo, nell'illustrazione delle osservazioni di cui alle lettere da a) ad e) della proposta di parere.

  Laura CAVANDOLI (LEGA), relatrice per la VI Commissione, prosegue nell'illustrazione della proposta di parere (vedi allegato 1) soffermandosi, in particolare, sulle condizioni previste alle lettere da f) a m).

  Marco OSNATO, presidente, avverte che il gruppo M5S ha presentato una proposta Pag. 12di parere contrario, alternativa a quella delle relatrici, che è a disposizione dei colleghi sulla piattaforma GeoComm (vedi allegato 2). Avverte che la proposta alternativa di parere sarà posta in votazione solo ove fosse respinta la proposta di parere delle relatrici.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) sottolinea come la proposta di parere avanzata dalle relatrici sia particolarmente corposa e come essa rechi numerosi interventi sulle delicate questioni oggetto del provvedimento.
  Ricorda che il suo gruppo aveva rilevato diverse criticità in merito ai contenuti del provvedimento, in primo luogo evidenziando la presenza di norme pregiudizievoli per il contribuente, quale quella relativa alle spese di lite in caso di soccombenza. Appare che i contenuti della proposta di parere, di cui è venuto a conoscenza solo in corso di seduta, sembrerebbero da un lato mitigare tale previsioni, dall'altro recepire anche alcune sollecitazioni della collega D'Orso.
  Al fine di consentire alle Commissioni di svolgere una più attenta valutazione del suo contenuto, chiede, quindi, alle presidenze di rinviare il voto sulla proposta di parere ad altra seduta anche in ragione del fatto che i lavori parlamentari proseguiranno anche nella prossima settimana e pertanto si potrebbe prevedere una seduta nella giornata del 27 dicembre.
  Precisa che qualora non si ritenesse di convenire in tal senso, il suo gruppo si riserverebbe di esprimere un voto contrario sulla proposta di parere che, invece, a seguito di una più approfondita valutazione, potrebbe mutare in senso favorevole.

  Valentina D'ORSO (M5S) precisa che, non avendo contezza fino all'inizio della seduta delle osservazioni della proposta di parere delle relatrici, il suo gruppo aveva preventivamente redatto una proposta di parere alternativo. Soltanto poco prima dell'inizio della seduta, infatti, le relatrici le hanno per le vie brevi rappresentato la disponibilità ad accogliere alcune delle osservazioni da lei avanzate nella seduta di ieri.
  Precisa, quindi, che ritiene essenziale che sia data piena garanzia alla tutela del contribuente, ad un ragionevole riparto delle spese di lite e a una disciplina razionale relativa alla produzione di documenti processuali.
  Considerata la complessità della proposta di parere e la presenza in esso di alcuni spunti meritevoli di essere condivisi, si associa alla richiesta di rinvio del voto del collega Gianassi.

  Devis DORI (AVS) si associa alla richiesta di rinvio delle votazioni.

  Daniela DONDI (FDI), relatrice per la II Commissione, non ritiene, anche a nome della relatrice per la VI Commissione, onorevole Cavandoli, che vi siano reali motivazioni per un rinvio del voto, sottolineando, in particolare, come vi sia stata la piena disponibilità delle relatrici ad inserire nel testo della proposta di parere le indicazioni del Movimento 5 Stelle.
  Altri rilievi sono essenzialmente di carattere tecnico, finalizzati al coordinamento normativo o a rendere maggiormente chiari i precetti giuridici.

  Valentina D'ORSO (M5S) pur ringraziando le relatrici per la loro disponibilità, auspicherebbe avere, in ogni caso, prima del voto, ulteriori precisazioni in merito a ciascuna osservazione recata dalla parte dispositiva della proposta di parere.

  Enrica ALIFANO (M5S) concorda con quanto evidenziato dalla collega D'Orso, evidenziando le criticità connesse all'introduzione nel decreto legislativo n. 546 del 1992 – da parte dello schema in esame – del nuovo articolo 34-bis riguardante la sentenza in forma semplificata.
  Evidenzia anzitutto che, per effetto delle norme introdotte, il giudice tributario decide con sentenza in forma semplificata in materia di diritti dei contribuenti.
  Esprime il timore che la sinteticità della motivazione, prevista in caso di sentenza in forma semplificata, possa dare luogo a pronunce meramente di stile, la cui assenza di Pag. 13contenuto rischia di aggravare ulteriormente il contenzioso.
  Rammenta inoltre che, qualora sia emessa una sentenza in forma semplificata, le nuove norme prevedono che la motivazione possa consistere in un sintetico riferimento, tra l'altro a un precedente conforme. Rileva al riguardo il rischio che in tal modo si consolidi la precedente giurisprudenza, anche qualora sia mutato il contesto di fatto e di diritto; rammenta che il nostro sistema giuridico, a differenza degli stati di common law, non si basa su precedenti giurisprudenziali.
  Ritiene che dette questioni richiedano un adeguato periodo di tempo per essere approfondite e, dunque, per esprimere un parere più consapevole sul provvedimento in esame.

  Federico GIANASSI (PD-IDP) chiede al rappresentante del Governo le ragioni per cui il testo licenziato dall'Esecutivo si muova in senso contrario agli interessi del contribuente con particolare riguardo, a esempio, alle spese di lite anche in caso di non soccombenza in giudizio.

  Il sottosegretario Federico FRENI evidenzia che l'assetto proposto dallo schema di decreto non sembra recare disposizioni pregiudizievoli per i contribuenti; al contrario, esso introduce disposizioni che vanno a beneficio dei contribuenti anche nella fase processuale. Con riferimento a quanto rilevato dall'onorevole Gianassi evidenzia che, nella proposta di parere formulata dalle relatrici, il Governo è invitato a valutare l'opportunità di modificare le disposizioni proposte in modo che non vi siano conseguenze pregiudizievoli a carico della parte, qualora dimostri che la mancata produzione degli elementi nella fase precontenziosa sia dovuta a causa a lei non imputabile.

  Simonetta MATONE (LEGA) anche facendo appello alla sua esperienza professionale, ritiene che sia manifesto lo spirito favorevole al contribuente che ispira il provvedimento e anche la proposta di parere delle relatrici. Per tali ragioni ritiene che tutti i commissari siano nelle condizioni di potersi esprimere compiutamente nella seduta odierna.
  In relazione all'intervento della collega Alifano, ribadisce che il richiamo ai precedenti giurisprudenziali debba considerarsi non solo utile ma addirittura doveroso per ogni decisione giudiziaria, proprio a tutela del contribuente, così come ne costituisce elemento di tutela la previsione della lettura del dispositivo già in udienza, facendo propria un'esperienza positiva maturata nel rito del lavoro.

  Valentina D'ORSO (M5S) ribadisce la richiesta di ricevere precisazioni in merito a singoli rilievi recati nel parere e in particolare chiede se sia corretto, nella prima osservazione, fare riferimento solo ad «atti ulteriori», locuzione che sembrerebbe escludere che la sospensione dei termini possa operare anche per l'atto principale oggetto dell'impugnazione.

  Il sottosegretario Federico FRENI, nel concordare con i contenuti della proposta di parere formulata dalle relatrici, precisa, con riferimento alla sospensione degli atti impositivi, che in occasione dell'esame dello schema di decreto legislativo di revisione dello Statuto del contribuente (Atto del Governo n. 97), tra le osservazioni contenute nel parere espresso dalla Commissione Finanze si invitava il Governo a valutare, nell'ipotesi di autotutela su istanza di parte, di prevedere la sospensione dei termini relativi a qualsiasi atto di difesa del contribuente – ricorso alla giustizia tributaria, accertamento con adesione o altro – e a qualunque ulteriore atto impositivo da parte dell'Amministrazione finanziaria, sino alla risposta dell'Ente adito.
  Con riferimento alle pronunce giurisdizionali in forma semplificata, ricorda che da tempo la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo – con la quale si decide in materia di diritti – può emettere sentenza in forma semplificata. Rammenta anche che la Consulta, chiamata a vagliare la compatibilità costituzionale delle disposizioni contenute nella legge n. 205 del 2000, ha chiarito che la decisione in forma Pag. 14semplificata, purché rechi alcuni elementi qualificati come essenziali e in caso di pronuncia su diritti in sede di giurisdizione esclusiva, è compatibile con quanto disposto dall'articolo 24 della Carta fondamentale in materia di diritto di difesa dei cittadini.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di parere favorevole, con osservazioni, formulata dalle relatrici.

  Marco OSNATO, presidente, avverte che, essendo stata approvata la proposta di parere delle relatrici, non sarà posta in votazione, risultando preclusa, la proposta alternativa di parere formulata dal gruppo M5S.

  La seduta termina alle 13.35.