CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 13 novembre 2023
199.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 8

SEDE CONSULTIVA

  Lunedì 13 novembre 2023. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 15.30.

DL 131/2023: Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio.
C. 1437-A Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Vanessa CATTOI (LEGA), relatrice, ricorda preliminarmente che il testo originario del decreto-legge è già stato esaminato dalla Commissione Bilancio, che, nella seduta dell'8 novembre 2023, ha espresso un parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, e una condizione.
  Avverte che le predette condizioni sono state quindi integralmente recepite dalle Commissioni di merito VI e X. Segnala, pertanto, che nella presente sede concentrerà la propria attenzione sulle sole modifiche al testo approvate nel corso dell'esame in sede referente che assumono rilievo sotto il profilo finanziario.
  A tale proposito, si sofferma in particolare sull'articolo 1-bis, che reca disposizioni volte a consentire ai comuni di richiedere ad Acquirente unico S.p.a. la prestazione di servizi informativi sulla base di dati già disponibili nell'esistente Sistema informativo integrato, prevedendo altresì che le relative modalità applicative saranno disciplinate mediante protocolli d'intesa fra gli enti coinvolti. Tanto premesso, evidenzia che la norma è assistita, al comma 2-bis del medesimo articolo 1-bis, da una specifica clausola di invarianza finanziaria, ai sensi della quale dalla sua attuazione non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la Pag. 9finanza pubblica e le amministrazioni interessate provvederanno ai relativi adempimenti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
  Tutto ciò considerato, non ha osservazioni da formulare sul testo del provvedimento e propone di esprimere su di esso parere favorevole.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta di parere della relatrice.

  Emma PAVANELLI (M5S) chiede alla presidenza di verificare la sussistenza del numero legale.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, preso atto che la richiesta è appoggiata dal prescritto numero di deputati, verifica la sussistenza del numero legale richiesto dal Regolamento della Camera per le deliberazioni delle Commissioni in sede consultiva.

  Enrico CAPPELLETTI (M5S) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice. Riservandosi di formulare più puntuali osservazioni circa i contenuti del provvedimento in esame nel corso della discussione in Assemblea, si limita in questa sede a evidenziare le criticità di ordine finanziario del testo medesimo.
  Rileva, infatti, che le risorse complessivamente destinate dal Governo a contrastare l'emergenza costituita dal cosiddetto «caro bollette», pari a circa 1,4 miliardi di euro, risultano inferiori rispetto al maggior esborso che i cittadini si ritroveranno a sostenere a causa dell'aumento delle tariffe, stimato in circa 1,6 miliardi di euro. Osserva che, in tal modo, si determina l'effetto paradossale per cui il costo che le famiglie italiane dovranno fronteggiare per le utenze domestiche sarà più elevato che in passato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Emma PAVANELLI (M5S) contesta la regolarità della votazione appena svolta, dal momento che ai fini del computo del numero legale non si sarebbe dovuto, a suo giudizio, tenere conto di quei deputati, come lei stessa e i colleghi Cherchi e Cappelletti, che partecipano alla seduta in sostituzione di componenti della Commissione e non hanno proceduto alla formale registrazione della propria partecipazione ai lavori odierni.

  Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI, presidente, nel ribadire la totale correttezza della votazione effettuata, sottolinea che, ai sensi del dettato regolamentare, i richiedenti la verifica del numero legale sono sempre considerati presenti ai fini dello stesso e che la registrazione delle presenze non ha effetti ai fini del calcolo del numero legale in Commissione.

  La seduta termina alle 15.35.

ATTI DEL GOVERNO

  Lunedì 13 novembre 2023. — Presidenza del presidente Giuseppe Tommaso Vincenzo MANGIALAVORI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Sandra Savino.

  La seduta comincia alle 15.35.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alle modalità di erogazione, per l'annualità 2023, delle risorse del Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Atto n. 87.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Nicola OTTAVIANI (LEGA), relatore, fa presente preliminarmente che lo schema di decreto in esame, composto di nove articoli Pag. 10e di un allegato, che ne costituisce parte integrante, disciplina le modalità di erogazione, per l'annualità 2023, delle risorse del Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano, istituito dall'articolo 6, comma 7, del decreto-legge n. 81 del 2007.
  Rammenta, preliminarmente, che la dotazione del citato Fondo, allocato sul capitolo 446 del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, è determinata per l'anno 2023 in 5 milioni di euro, per effetto di quanto disposto dall'articolo 20-bis del decreto-legge n. 198 del 2022.
  Ricorda, altresì, che a dispetto della sua denominazione, a partire dall'anno 2010 i comuni confinanti con le province autonome di Trento e di Bolzano sono stati esclusi dal finanziamento operato a valere sulle risorse del Fondo medesimo, in ragione del diverso sistema perequativo in favore dei predetti comuni disciplinato dall'articolo 2, commi 117 e 117-bis, della legge n. 191 del 2009.
  Tutto ciò premesso, segnala che, in considerazione del significativo aumento del prezzo dei materiali e dell'esigua entità delle risorse iscritte nel Fondo, l'articolo 1 dello schema di decreto prevede che con riferimento all'annualità 2023 la relativa dotazione sia destinata a finanziare la copertura dei maggiori oneri derivanti dall'incremento dei costi connessi alla realizzazione delle opere già ammesse al finanziamento a valere sul Fondo medesimo in relazione ai progetti presentati per le annualità dal 2018 al 2022, nonché alla realizzazione di opere complementari alle opere principali.
  Rileva, inoltre, che l'articolo 2 individua i comuni destinatari del Fondo, elencati nel citato allegato 1, i cui territori confinano con le regioni autonome Valle d'Aosta e Friuli-Venezia Giulia, che costituiscono a loro volta due distinte macroaree.
  Fa presente che il successivo articolo 3 chiarisce che la ripartizione del Fondo è effettuata sulla base dei criteri già indicati, ai fini dell'erogazione delle risorse per le annualità 2018-2021, dall'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 settembre 2020, che tengono conto della popolazione e della superficie dei comuni appartenenti a ciascuna delle due macroaree. In particolare, le risorse sono destinate in misura pari al 42,5 per cento alla macroarea Valle d'Aosta e al 57,5 per cento alla macroarea Friuli-Venezia Giulia.
  Osserva che il medesimo articolo 3 specifica che il limite massimo di finanziamento ammissibile per ciascun intervento è determinato dal rapporto tra le risorse disponibili e il numero complessivo dei comuni interessati e che, nel caso di comuni di confine che hanno portato a compimento il percorso di fusione o di incorporazione in un altro comune, sarà conteggiato il numero dei comuni di confine in essi confluiti e il predetto limite massimo sarà proporzionalmente definito. In ragione della formulazione di tale disposizione, ritiene che essa non dovrebbe quindi applicarsi al comune di Alpago elencato nel citato allegato 1, la cui istituzione nella provincia di Belluno fa seguito alla fusione dei comuni contigui di Pieve d'Alpago, Farra d'Alpago e Puos d'Alpago, dei quali solo il primo aveva la qualifica di comune confinante.
  Avverte che, come evidenziato nel documento descrittivo annesso allo schema di decreto, per effetto di tale ripartizione, la quota per ogni comune appartenente alla macroarea Valle d'Aosta risulta pertanto pari ad euro 96.590,91 e ad euro 193.181,81 per i comuni oggetto di fusione o incorporazione, mentre per quelli appartenenti alla macroarea Friuli-Venezia Giulia risulta pari ad euro 102.678,57 e ad euro 205.357,18 per i comuni oggetto di fusione o incorporazione.
  Segnala che lo stesso articolo 3 stabilisce, inoltre, che le eventuali somme derivanti da residui, economie conseguite al termine della realizzazione degli interventi o revoche potranno integrare la dotazione del Fondo stesso per gli esercizi finanziari successivi al 2023.
  Rileva che gli articoli 4 e 5 disciplinano, rispettivamente, la presentazione delle domande di finanziamento e la verifica della Pag. 11rispondenza degli interventi ai criteri di finanziamento, effettuata dal competente Ufficio del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre gli articoli 6 e 7 dettano disposizioni relative, rispettivamente, alle modalità di pubblicazione degli elenchi dei comuni ammessi al finanziamento e alle procedure di finanziamento.
  Osserva, infine, che l'articolo 8 prevede che le attività relative al monitoraggio della realizzazione degli interventi e all'eventuale revoca dei finanziamenti erogati siano svolte dalle regioni interessate, in raccordo con l'Ufficio I del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, mentre l'articolo 9 prevede l'iscrizione del Fondo in parola in apposito capitolo gestito dal centro di responsabilità n. 7 del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri.
  Tutto ciò considerato, non ravvisando profili finanziari problematici nel provvedimento, propone di esprimere su di esso parere favorevole.

  La sottosegretaria Sandra SAVINO concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.40.