CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 ottobre 2023
185.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
COMUNICATO
Pag. 169

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 18 ottobre 2023. — Presidenza del vicepresidente Andrea MASCARETTI.

  La seduta comincia alle 8.30.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante adozione della nota metodologica relativa all'aggiornamento e alla revisione dei fabbisogni standard dei comuni per il 2023 e il fabbisogno standard complessivo per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario.
Atto n. 85.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Andrea MASCARETTI (FDI), presidente, avverte che i componenti della Commissione possono partecipare in videoconferenza alla seduta odierna, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il regolamento della Camera.
  In riguardo allo schema di decreto in oggetto, ricorda che la Commissione dovrà esprimere il parere di competenza entro giovedì 26 ottobre 2023.
  Dà, quindi, la parola al relatore, deputato Sala, per lo svolgimento della relazione.

  Il deputato Fabrizio SALA (FI-PPE), relatore, illustra lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in esame, segnalando che esso reca in allegato la Nota metodologica relativa all'aggiornamento e alla revisione dei fabbisogni standard dei comuni per il 2023 e la determinazione del fabbisogno standard complessivo per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario. Più in particolare, fa presente che la Nota metodologica stabilisce:

   1) la revisione dei modelli per la stima dei fabbisogni standard delle funzioni di istruzione pubblica;

   2) l'aggiornamento dei dati di base e l'utilizzo della metodologia in vigore per la Pag. 170determinazione dei fabbisogni standard relativi alle altre funzioni comunali, ed in particolare quelle relative alla gestione del territorio e dell'ambiente, al servizio smaltimento rifiuti, agli asili nido, alle funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, alla polizia locale, a viabilità e territorio, al trasporto pubblico locale, al settore sociale;

   3) la determinazione del fabbisogno standard complessivo per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario.

  La Nota allegata allo schema di decreto in esame, ai sensi del decreto legislativo n. 216 del 2010, è stata redatta dalla SOSE – Soluzioni per il sistema economico S.p.A. il 27 febbraio 2023 e, in pari data, è stata approvata a maggioranza dalla Commissione Tecnica per i fabbisogni standard, con il parere contrario di ANCI e UPI.
  Il Consiglio dei ministri ha approvato l'atto in esame in sede preliminare il 7 agosto 2023, ed il 20 settembre 2023 la Conferenza Stato-città e autonomie locali ha espresso il previsto parere, prendendo atto del mancato assenso tecnico di ANCI e UPI.
  Ricorda che i fabbisogni standard, introdotti con il decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216, rappresentano le reali necessità finanziarie di un ente locale in base alle sue caratteristiche territoriali e agli aspetti socio-demografici della popolazione residente. Il citato decreto legislativo prevede che i fabbisogni standard siano calcolati, e periodicamente revisionati, relativamente a ciascuna delle funzioni fondamentali dei comuni delle regioni a statuto ordinario. Il primo provvedimento attuativo ad aver determinato la nota metodologica e ad aver conseguentemente stimato i fabbisogni standard è il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2016. Negli anni successivi, tramite l'adozione di nuovi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, sono state periodicamente aggiornate le stime, in alcuni casi anche rivedendo la metodologia di calcolo.
  I fabbisogni standard, congiuntamente alle capacità fiscali, costituiscono i parametri sulla base dei quali è ripartita una crescente quota perequativa del Fondo di solidarietà comunale e dei fondi perequativi per le province e le Città metropolitane.
  Il comparto comunale è quello in cui è stato intrapreso in modo più netto il percorso di attuazione del federalismo fiscale, con il superamento del sistema di finanza derivata e l'attribuzione di una maggiore autonomia di entrata e di spesa ai comuni. I tradizionali trasferimenti erariali sono stati sostituiti con entrate proprie, con compartecipazioni al gettito di tributi erariali, con il gettito, o quote di gettito, di tributi erariali e di addizionali a tali tributi, e con risorse di carattere perequativo. Il Fondo di solidarietà comunale costituisce il fondo per il finanziamento dei comuni. La sua dotazione annuale è definita per legge ed è alimentata anche con una quota del gettito IMU di spettanza dei comuni stessi e da un contributo statale, le cui risorse vengono distribuite con funzioni sia di compensazione delle risorse attribuite in passato sia di perequazione, in un'ottica di progressivo abbandono della spesa storica. Il sistema di perequazione nella distribuzione delle risorse del Fondo di solidarietà comunale è stato avviato nel 2015 sulla base del criterio della differenza tra i fabbisogni standard e le capacità fiscali. La normativa vigente prevede un progressivo aumento negli anni della percentuale di risorse da distribuire tra i comuni con i criteri perequativi: si prevede il raggiungimento del 100 per cento della perequazione nell'anno 2030; per il 2023, la quota da ripartire secondo il criterio perequativo corrisponde al 65 per cento della dotazione del Fondo di solidarietà comunale.
  Il riparto del Fondo di solidarietà comunale è stabilito da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare con cadenza annuale previo accordo da sancire in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali e, dal 2020, previo parere tecnico della Commissione tecnica per i fabbisogni standard.
  Con riguardo al Fondo di solidarietà comunale per l'anno in corso, segnala che il riparto delle relative risorse è stato già definito con il decreto del Presidente del Pag. 171Consiglio dei ministri 13 giugno 2023, per un totale complessivo di 6.880,5 milioni di euro. La quota del Fondo destinata al riequilibrio delle risorse storiche è stata distribuita secondo l'applicazione del meccanismo standard di riparto, sulla base della differenza tra le capacità fiscali ed i fabbisogni standard (qui in esame), come entrambi approvati dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard nella seduta del 27 febbraio 2023. Segnalo che anche per l'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione del Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2023 non è stato raggiunto l'Accordo in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, a causa del parere negativo espresso da ANCI e UPI.
  Venendo al contenuto della Nota allegata al provvedimento in esame, fa presente che essa reca in primo luogo, come si è detto, la revisione della metodologia di calcolo dei fabbisogni standard relativamente alla funzione di istruzione pubblica, che comprende i servizi comunali relativi alla scuola dell'infanzia, agli altri ordini di scuola (primaria e secondaria di 1° e 2° grado), al trasporto scolastico, alla refezione, all'assistenza e al trasporto dei disabili e ad altri servizi complementari come i centri estivi. La variabile decisiva per il calcolo del fabbisogno standard relativamente a questa funzione è ovviamente la «Popolazione residente in età compresa tra 3 – 14 anni».
  La novità della metodologia per la determinazione del fabbisogno standard della funzione istruzione riguarda la stima del costo standard attraverso un modello di tipo panel a due stadi. Nel primo stadio si stima il modello di costo unitario attraverso lo stimatore panel a effetti fissi che considera i dati di sei annualità; nel secondo stadio gli effetti fissi derivanti dal primo sono messi in relazione con alcune delle caratteristiche dei comuni che possono considerarsi invarianti nel tempo (appartenenza regionale, l'appartenenza a gruppi di comuni con caratteristiche simili e altro). Rispetto alla formulazione precedente, la metodologia ha il vantaggio di permettere di considerare più annualità e di consentire una migliore caratterizzazione del servizio di trasporto scolastico e del costo del lavoro.
  A seguito dell'aggiornamento metodologico, il peso della funzione Istruzione pubblica nella composizione del fabbisogno standard complessivo è passato dal 13,03 per cento al 13,09 per cento.
  Per le altre funzioni fondamentali, invece, la Nota conferma la metodologia già in vigore e si limita ad aggiornare la base dei dati all'annualità 2019. Per quelle funzioni che hanno come driver la popolazione residente, al fine di attenuare l'effetto delle variazioni di quest'ultima negli anni, la spesa standard unitaria è stata moltiplicata per la media della popolazione residente relativa al periodo 2015-2019.
  La nota è integrata da quattro Appendici: nell'Appendice B sono illustrate le linee guida relative alla costruzione dei gruppi omogenei (cluster), nell'Appendice C sono riportati i nuovi valori normalizzati dei prezzi dei fattori produttivi, nell'Appendice D è visionabile il questionario FC60U e nell'Appendice E sono riportati i coefficienti di riparto aggiornati.

  La deputata Enrica ALIFANO (M5S) ammette di considerare piuttosto oscuri taluni passaggi della Nota metodologica in esame, e ritiene che sia opportuno, per consentire alla Commissione di esprimere un parere effettivamente consapevole, procedere all'audizione del soggetto tecnico che lo ha redatto, in modo da potergli porre alcune domande.

  La senatrice Vincenza ALOISIO (M5S) ricorda che l'atto in esame rivede il modello per la stima dei fabbisogni standard, ovvero dei parametri che, assieme alle capacità fiscali, sono decisivi al fine del riparto del Fondo di solidarietà comunale. Fa presente che tale fondo, nell'ambito del quadro costituzionale vigente, dovrebbe essere finalizzato a contribuire al finanziamento, senza vincoli di destinazione, dei territori con minore capacità fiscale per abitante, cioè dei territori più fragili. Tuttavia, rammenta come nella seduta del 31 marzo 2015 della Conferenza Stato-città e Pag. 172autonomie locali fu raggiunto un accordo tra il Governo e l'ANCI che prevedeva una riduzione del target perequativo dal 100 per cento al 45,8 per cento del Fondo, al fine di attenuare, nel 2015, gli effetti finanziari indotti dai fabbisogni standard per i comuni con capacità fiscale maggiore e per tenere adeguatamente conto delle difficoltà finanziarie dovute alla riduzione di risorse disposta dalla legge di stabilità per quell'anno. Evidenzia che la percentuale del 45,8 per cento, introdotta inizialmente solo per il 2015, è stata invece poi confermata anche per gli esercizi finanziari successivi, dimezzando così la solidarietà nazionale che avrebbe dovuto ristorare gli enti più fragili d'Italia.
  Ricorda che, nel corso di una audizione svolta presso la Commissione per l'attuazione del federalismo fiscale il 26 maggio 2021 la Ministra per gli affari regionali e le autonomie pro tempore, l'onorevole Mariastella Gelmini, riferì che, a causa di problemi di sostenibilità di bilancio, non riteneva possibile perequare al 100 per cento il Fondo di solidarietà comunale.
  Alla luce di quanto premesso, ritiene necessario che la Commissione si attivi per comprendere se il Governo in carica ritiene possibile raggiungere il 100 per cento della perequazione e se ritiene opportuno e attuabile prevedere un «finanziamento integrale», che accantoni l'attuale meccanismo che prevede un incremento graduale del target perequativo. Ritiene inoltre necessario che sia fornito alla Commissione un prospetto che, relativamente alle annualità dal 2015 al 2022, metta a confronto gli stanziamenti annuali che ciascun comune fragile ha effettivamente ricevuto e quelli che invece avrebbe maturato applicandosi una perequazione integrale del Fondo di solidarietà comunale.
  Chiede quindi al Presidente di attivarsi per ottenere dal Governo i propri orientamenti in merito.

  Maria Cecilia GUERRA (PD-IDP) concorda con la collega, deputata Alifano, sull'esigenza di audire il redattore tecnico della Nota, la società SOSE – Soluzioni per il sistema economico S.p.A., e sottolinea l'importanza di procedere anche all'audizione di rappresentanti di ANCI e UPI, che si sono espressi in senso contrario sul provvedimento in esame nell'ambito delle sue precedenti fasi istruttorie, sia in Commissione tecnica per i fabbisogni standard che in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.

  Il senatore Luigi SPAGNOLLI (Aut (SVP-PattCb, SCN)) segnala come a suo avviso desti particolare perplessità il fatto che ANCI e UPI abbiano espresso un avviso contrario sulla Nota metodologica in esame. Ricorda come la finanza comunale sia stata interessata da significative contrazioni di stanziamenti nel corso dell'ultimo decennio e di come questo abbia costretto gli amministratori locali a rimodellare i propri servizi di fronte ad esigenze e bisogni sociali che, al contrario, sono costantemente aumentati.

  Andrea MASCARETTI (FDI), presidente, rispondendo alla senatrice Aloisio, evidenzia come le audizioni che la Commissione svolgerà nel corso dei prossimi mesi, nell'ambito dell'attività conoscitiva sull'attuazione del federalismo fiscale, serviranno proprio a dare risposta a questioni rilevanti come quelle da lei poste. A tal proposito, sollecita i gruppi a far pervenire, nei termini fissati dall'Ufficio di presidenza, le proprie richieste in ordine ai soggetti da audire nell'ambito della citata attività conoscitiva.
  In relazione, invece, alle richieste di audizione avanzate dai colleghi sullo specifico atto in esame, manifesta la massima disponibilità da parte della presidenza a svolgere tali audizioni, tenuto conto dei ristretti tempi che la Commissione ha a disposizione per esprimere il parere di competenza, che dovrà essere approvato la prossima settimana. Si impegna a riferire quanto prima al Presidente Stefani in ordine alle richieste avanzate dai gruppi.
  Nessun altro chiedendo di intervenire in discussione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 8.45.

Pag. 173

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 18 ottobre 2023. — Presidenza del vicepresidente Andrea MASCARETTI.

  La seduta comincia alle 8.45.

Schema di decreto ministeriale recante l'approvazione della stima delle capacità fiscali per singolo comune delle regioni a statuto ordinario e della nota metodologica relativa alla procedura di calcolo.
Atto n. 83.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto.

  Andrea MASCARETTI, presidente, avverte che i componenti della Commissione possono partecipare in videoconferenza alla seduta odierna, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il regolamento della Camera.
  In riguardo allo schema di decreto in oggetto, ricorda che la Commissione dovrà esprimere il prescritto parere entro sabato 28 ottobre. Ricorda altresì che nella seduta del 12 ottobre la relatrice, onorevole Matera, ha illustrato i contenuti del provvedimento in esame.
  Nessuno chiedendo di intervenire in discussione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 8.50.