CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 ottobre 2023
185.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 131/2023: Misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio. C. 1437 Governo.

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge C. 1437 Governo, recante misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio;

   condivisi gli interventi recati all'articolo 2, che recano misure di sostegno al potere d'acquisto dei nuclei familiari meno abbienti, anche a seguito dell'incremento del costo del carburante;

   preso atto che l'articolo 6 reca disposizioni di interpretazione autentica in materia di cessione di complessi aziendali da parte di aziende ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria, in coerenza con le disposizioni della normativa europea, in relazione all'applicabilità della disciplina dell'articolo 2112 del codice civile;

   osservato che l'articolo 7, al comma 1, estende la facoltà concessa al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato di potersi avvalere di personale in posizione di comando per lo svolgimento delle attività di analisi e valutazione della spesa assegnate al medesimo Dipartimento,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Modifica all'articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92, concernente l'introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica. C. 630 Rizzetto e abb.

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,

   esaminata, per quanto di competenza, la proposta di legge C. 630 Rizzetto, recante modifica all'articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92, concernente l'introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica, come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente;

   considerato che il provvedimento ha la finalità di garantire la diffusione nelle istituzioni scolastiche delle conoscenze di base del diritto del lavoro e in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso le testimonianze di vittime di infortuni sul lavoro, per contribuire a formare cittadini consapevoli dei diritti, dei doveri e delle tutele del lavoratore;

   rilevato che il provvedimento introduce le conoscenze di base in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro nell'ambito delle linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica, modificando in tal senso l'articolo 3, comma 1, della legge 20 agosto 2019, n. 92,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

Disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo. Nuovo testo C. 752 Carloni.

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il nuovo testo della proposta di legge C. 752 Carloni, recante disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo, come risultante dagli ulteriori emendamenti approvati in sede referente;

   preso atto che, a seguito dell'opportunità segnalata dalla Commissione Bilancio di rivedere il testo del provvedimento, con particolare riferimento ai profili di carattere finanziario di talune sue disposizioni, si registrano alcune modifiche, apportate dalla Commissione di merito, rispetto al testo sul quale la Commissione si è già pronunciata nella seduta del 31 maggio 2023;

   ricordato che le finalità del provvedimento consistono nella promozione e nel sostegno dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo, nel rilancio del sistema produttivo agricolo attraverso interventi volti a favorire l'insediamento e la permanenza dei giovani e il ricambio generazionale nel settore agricolo, nel rispetto della normativa dell'Unione europea;

   condivisa la finalità delle misure recate dall'articolo 4, che reca disposizioni in materia di regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili in agricoltura, nonché dall'articolo 6, in materia di credito d'imposta per le spese sostenute per la partecipazione a corsi di formazione attinenti alla gestione dell'azienda agricola;

   rilevato che l'articolo 10 stabilisce che l'Osservatorio nazionale per l'imprenditoria e il lavoro giovanile nell'agricoltura (ONILGA) – di cui si prevede l'istituzione con decreto del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – sia composto da rappresentanti del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – ISMEA e del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria – CREA, delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori del settore agricolo e delle associazioni dei giovani operanti nei settori agricolo e agroalimentare;

   considerato che tra le competenze dell'Osservatorio nazionale per l'imprenditoria e il lavoro giovanile nell'agricoltura (ONILGA) rilevano quelle che riguardano: la raccolta ed elaborazione dei dati relativi alle effettive possibilità di occupazione dei giovani nel settore agricolo e, in genere, nel territorio rurale; l'analisi della normativa riguardante il lavoro giovanile e la sua evoluzione; la promozione di politiche attive, comprese le attività formative, da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici per sostenere la crescita dell'imprenditoria agricola giovanile; la promozione di convenzioni tra Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e Centri e/o Istituti di formazione professionale Pag. 152per lo svolgimento di corsi orientati alla preparazione dei giovani agricoltori,

   richiamata pertanto l'esigenza di prevedere il coinvolgimento anche di rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in relazione all'attività di tale Osservatorio,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:

   All'articolo 10, comma 1, alinea, si valuti l'opportunità di prevedere la partecipazione anche di rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali all'Osservatorio nazionale per l'imprenditoria e il lavoro giovanile nell'agricoltura (ONILGA).

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ALLEGATO 4

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2022-2023. C. 1342 Governo.

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,

   esaminati, per quanto di competenza, l'emendamento Giagoni 4.2 e l'articolo aggiuntivo Scutellà 6.01, al disegno di legge di delegazione europea 2022-2023 (C. 1342), trasmessi dalla XIV Commissione;

   condivisa la finalità di prevedere, all'articolo 4, comma 1, tra gli specifici principi e criteri di delega al Governo per il recepimento della direttiva (UE) 2022/2557 del 14 dicembre 2022, relativa alla resilienza dei soggetti critici, quello di favorire la più ampia tutela dei lavoratori nello svolgimento delle attività ritenute critiche e/o sensibili, anche prevedendo, in raccordo con la normativa europea, disposizioni speciali e ad hoc;

   preso atto poi che l'articolo aggiuntivo Scutellà 6.01 reca princìpi e criteri direttivi specifici, oltre ai princìpi e criteri direttivi generali di cui all'articolo 32 della legge n. 234 del 2012, per l'esercizio della delega per il recepimento della direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 maggio 2023, volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 5

5-01483 Soumahoro: Iniziative volte a contrastare il «lavoro povero».

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ringrazio gli Onorevoli interroganti per il quesito sollevato in merito alla questione del lavoro povero e dell'adeguatezza dei livelli salariali in relazione alla contrattazione collettiva.
  In via preliminare, mi preme sottolineare che il tema dell'adeguatezza dei livelli salariali è centrale per la tutela delle condizioni di lavoro e rappresenta una tematica di estrema rilevanza per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, cui è posta la massima attenzione costituendo priorità politica.
  La questione salariale, d'altronde, è legata alla centralità del sistema di contrattazione collettiva, fonte di regolazione dei rapporti di lavoro e sede qualificata per il bilanciamento delle diverse istanze datoriali e dei lavoratori, economiche e sociali.
  Senza dubbio, la complessità del problema del lavoro povero pone la necessità di trovare delle soluzioni che siano prodotto di una visione ampia e condivisa, attraverso un sistema di interventi e misure ad hoc.
  A tal fine, il «Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro» (CNEL) — l'organo di rilievo costituzionale che si occupa di legislazione economica e sociale, fornendo analisi e pareri al decisore politico — ha redatto un documento di analisi, costituito da una prima parte di inquadramento e una seconda parte contenente conclusioni e proposte, consegnato al Presidente del Consiglio il 12 ottobre scorso.
  Tra i profili di analisi, emergono, tra l'altro, le disposizioni contenute all'interno della Direttiva europea 2022/2041.
  Come più volte ribadito, la Direttiva è finalizzata a garantire condizioni dignitose ai lavoratori dell'Unione europea, senza obbligare gli Stati Membri ad istituire un salario minimo legale, anzi ponendo particolare attenzione al cosiddetto «tasso di copertura» della contrattazione collettiva, che, qualora sia inferiore a una soglia dell'80 per cento, obbliga lo Stato membro interessato a prevedere «un quadro di condizioni favorevoli alla contrattazione collettiva, per legge a seguito della consultazione delle parti sociali o mediante un accordo con queste ultime» e definire altresì, previa consultazione delle parti sociali o sempre mediante un accordo con queste ultime, «un piano d'azione per promuovere la contrattazione collettiva».
  Infine, rilevo che i dati più recenti forniti dal CNEL in merito alla contrattazione nazionale — aggiornati al 1° settembre e relativi ai contratti vigenti depositati a quella data — indicano che al 99,6 per cento dei lavoratori di cui si conosce il CCNL, si applicano contratti di sindacati rappresentati al CNEL.
  Concludo, confermando l'impegno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali affinché si seguano tutti i percorsi atti a garantire ai lavoratori un salario dignitoso, superando l'annoso problema del lavoro povero.

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ALLEGATO 6

5-01484 Barzotti: Sulle misure per garantire assistenza e orientamento di destinatari del Supporto per la Formazione e il lavoro (SFL) e dell'Assegno di inclusione attraverso i CPI e sui dati disaggregati sulle domande di SFL.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al presente atto di sindacato ispettivo, gli Onorevoli interroganti chiedono chiarimenti in merito all'utilizzo del Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa (SIISL) da parte dei centri per l'impiego nonché di fornire i dati sulle domande finora pervenute.
  In via preliminare, rappresento che sono stati adottati in data 8 agosto 2023: un decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e un decreto interministeriale per dare attuazione alle previsioni contenute nel decreto-legge n. 48 del 2023.
  Il decreto ministeriale definisce le modalità di accesso e di funzionamento della misura «Supporto per la formazione e il lavoro» (SFL) nell'ambito del Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa, il cui obiettivo, come ribadito in altri atti di sindacato ispettivo, è agevolare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, segnalare i corsi di formazione e riqualificazione nonché assicurare l'interoperabilità tra i diversi sistemi e piattaforme attualmente in uso.
  Il decreto interministeriale dell'8 agosto 2023 disciplina, invece, le modalità di attivazione, accesso e alimentazione della nuova piattaforma informatica (SIISL) dedicata ai beneficiari dell'Assegno di inclusione (ADI) e del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL). Il SIISL da intendersi come un sistema dinamico che costituisce la prima pietra di un percorso complessivo di rivisitazione delle politiche del lavoro è in fase di continua e spinta implementazione.
  Il sistema informativo è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ma è stato realizzato dall'INPS che ne garantisce la piena funzionalità in raccordo con il medesimo Ministero.
  In modo sintetico, si rappresenta che il Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa consente, l'interoperabilità di tutte le piattaforme digitali dei soggetti accreditati al sistema sociale e del lavoro, nel cui ambito rientra anche il Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro (SIU). Pertanto, una componente del SIISL è rappresentata dal SIU che è utilizzato dai centri per l'impiego.
  Al riguardo va detto che i CPI, pur non essendo attori diretti del processo in quanto non accedono direttamente in piattaforma, ricevono dal SIU le informazioni relative alle Agenzie per il Lavoro autorizzate a selezionare il richiedente la misura del sostegno per la formazione lavoro in esito al patto di attivazione digitale ed accedono ai dati relativi alle domande ammesse al beneficio. È stato, cioè, garantito ai CPI una conoscenza e una condivisione dei dati attraverso il collegamento diretto del SIU con la nuova piattaforma.
  Il processo prevede che ai fini della erogazione della misura il CPI convoca il beneficiario per l'attivazione del patto di servizio personalizzato nel quale vengono registrate le attività per la fruizione di SFL; nel patto di servizio sono contenute le successive fasi di attivazione del soggetto.
  Va chiarito che nonostante il beneficiario possa anche attivarsi direttamente per il tramite della piattaforma, i centri per l'impiego comunque erogano le attività successive al Patto di servizio (ad esempio, percorsi di orientamento o di accompagnamento al lavoro) o rinviano alle agenzie per il lavoro o enti per la formazione accreditati, sulla base di quanto previsto dalla disciplina vigente.Pag. 156
  Con riferimento, invece, al potenziamento dei centri per l'impiego previsto tra gli obiettivi del PNRR, per la cui realizzazione sono previsti complessivamente 600 milioni di euro, di cui 400 milioni a valere su risorse del bilancio dello Stato e 200 milioni di euro di risorse comunitarie, si comunica che la Struttura ministeriale competente ha riferito che, in esito alla ripartizione dei 200 milioni di euro di fondi comunitari, sono in corso di aggiornamento i piani regionali anche con specifico riferimento all'esplicitazione delle attività dei centri per l'impiego per le finalità specifiche previste dal PNRR.
  Infine, con riferimento ai dati richiesti, l'INPS ha comunicato che le domande SFL pervenute alla data odierna sono 102.054 e che risultano inseriti in SIISL 67.050 curricula vitae e 62.401 sono i patti di attivazione digitale sottoscritti.