CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 luglio 2023
149.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 84

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 25 luglio 2023. — Presidenza del presidente Mauro ROTELLI.

  La seduta comincia alle 15.40.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Mauro ROTELLI, presidente, comunica che per il gruppo Partito Democratico-Italia democratica e progressista è entrata a far parte della Commissione la deputata Rachele Scarpa e ha cessato di farne parte il deputato Christian Diego Di Sanzo.

  La Commissione prende atto.

DL 69/2023: Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.
C. 1322 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Rachele SILVESTRI (FDI), relatrice, ricorda che il decreto in esame, adottato in attuazione dell'articolo 37 della legge n. 234 del 2012, reca misure urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano. Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per gli approfondimenti sul contenuto del provvedimento, si sofferma sulle disposizioni di interesse della Commissione.
  L'articolo 7 istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, per il finanziamento degli interventi di individuazione delle aree, in cui si stima che la concentrazione media annua di attività di radon in aria superi il livello di riferimento in un numero significativo di edifici. L'istituzione del fondo in questione consentirà di dare attuazione al Piano nazionale d'azione per il radon e di adottare misure volte alla piena attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, a fronte Pag. 85della quale è stata aperta la procedura di infrazione 2018/2044.
  L'articolo 8 istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro ogni anno dall'anno 2023 all'anno 2031, per il finanziamento degli interventi di riduzione e prevenzione del radon negli ambienti chiusi e per interventi sinergici di efficientamento energetico, qualità dell'aria negli ambienti chiusi e prevenzione e riduzione del radon negli ambienti chiusi.
  Al fine di assicurare una gestione efficace dei siti afferenti alla rete Natura 2000 nonché di agevolare la definizione della procedura di infrazione n. 2015/2163, l'articolo 8-bis istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, un fondo volto a finanziare investimenti da parte delle regioni finalizzati alla realizzazione di misure di ripristino attivo, nonché all'acquisto di strumentazione utile al monitoraggio dell'efficacia di tali azioni, con una dotazione complessiva di 5 milioni di euro per l'anno 2023 e 10 milioni di euro per l'anno 2024.
  L'articolo 9 modifica gli articoli 6 e 7 del codice della strada, di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992, al fine di introdurvi misure volte alla limitazione delle emissioni nocive derivanti dal traffico veicolare e al miglioramento della qualità dell'aria. In particolare, le modifiche sono volte a consentire alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano di stabilire riduzioni, anche permanenti, della velocità di circolazione sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, limitatamente ai tratti che attraversano centri abitati ovvero che sono ubicati in prossimità degli stessi, al fine di ridurre le emissioni inquinanti connesse ai trasporti. Si introduce, inoltre, la possibilità, per i comuni, di stabilire diversi tempi di permanenza massimi all'interno di una determinata ZTL, anche differenziati in relazione alle categorie di veicoli o utenti.
  L'articolo 9-bis reca disposizioni urgenti per la realizzazione delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria di cui all'articolo 1, commi 5 e 7, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, e di interventi di decarbonizzazione negli stabilimenti di interesse strategico nazionale, richiamando nella rubrica la definizione delle procedure di infrazione n. 2013/2177, n. 2014/2147, n. 2015/2043 e n. 2020/2299. In particolare, il comma 1, lettera a), prevede l'applicazione, in caso di confisca degli impianti o delle infrastrutture di ILVA s.p.a. in amministrazione straordinaria delle disposizioni di cui all'articolo 104-bis, commi 1-septies, 1-octies, 1-novies e 1-decies, delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale introdotti dal comma 2, mentre nella lettera b) dello stesso comma viene aggiornata la disciplina relativa alla realizzazione degli interventi di decarbonizzazione nel sito ILVA di Taranto. Inoltre il comma 5 estende l'ambito di applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 7 del decreto-legge 5 gennaio 2023, n. 2, alla realizzazione degli interventi di decarbonizzazione del ciclo produttivo dell'acciaio presso lo stabilimento siderurgico di Taranto approvati dai commissari straordinari di ILVA s.p.a. in applicazione dei criteri e delle modalità previste dal decreto di cui all'articolo 3, comma 1, del decreto – legge 5 gennaio 2015, n. 1. Il comma 6, infine, contiene una disposizione finalizzata ad assicurare il bilanciamento tra le esigenze di continuità dell'attività produttiva e di salvaguardia dell'occupazione e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute, dell'ambiente, dell'incolumità pubblica e della sicurezza urbana attraverso l'adozione di ordinanze sindacali, incidenti sull'operatività di stabilimenti industriali o parti di essi dichiarati di interesse strategico nazionale, in relazione ai quali sia stata rilasciata un'autorizzazione integrata ambientale.
  L'articolo 10 prevede, a decorrere dal 1° ottobre 2023, il divieto di raggruppamento e abbruciamento, nel luogo di produzione, di paglia e altro materiale vegetale agricolo o forestale naturale non pericoloso (quali ad esempio gli sfalci e le potature), nelle zone delle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto in cui risultano superati i valori limite giornaliero o annualePag. 86 di qualità dell'aria ambiente previsti per il PM10, limitatamente ai mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio, luglio e agosto (commi 1 e 2). Sono disciplinate inoltre le esclusioni dall'ambito di applicazione del divieto (comma 3) e le sanzioni applicabili in caso di inosservanza dello stesso (comma 4), nonché recate disposizioni per l'incentivazione dell'uso sostenibile del materiale vegetale in luogo dell'abbruciamento (commi 5-7). In base al comma 8, il divieto previsto dal comma 1 si applica per la prima volta al periodo 1° ottobre 2023-30 settembre 2024 in riferimento alle zone interessate da superamenti dei valori limite comunicati alle competenti autorità europee entro il 30 settembre 2023.
  L'articolo 24-ter modifica infine la disciplina per l'utilizzo, ai fini dell'affidamento di alcuni contratti pubblici (in particolare quelli relativi al PNRR-PNC), della procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara; in particolare, al fine di specificare che la stessa si applica agli investimenti pubblici, anche suddivisi in lotti funzionali, finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste dal PNRR e dal PNC e dai programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell'Unione europea, e alle infrastrutture di supporto ad essi connesse, anche se non finanziate con dette risorse. Sono pertanto eliminate le possibilità aggiuntive di ricorso alla procedura negoziata introdotte dal testo vigente del comma 3 dell'articolo 48 del decreto-legge n. 77 del 2021, consentendo quindi l'applicazione di tale procedura ai soli casi previsti dalla disciplina ordinaria dei contratti pubblici.
  In conclusione, nel preannunciare un orientamento favorevole sul provvedimento in esame, si riserva di presentare una proposta di parere nella seduta già convocata per domani.

  Marco SIMIANI (PD-IDP), nel segnalare che il proprio gruppo ha presentato proposte emendative al Senato volte ad arricchire il testo del decreto, fa presente che sulle questioni riguardanti le tematiche dell'Unione europea si registra ancora una grande distanza tra le posizioni del suo gruppo e quelle della maggioranza, come dimostra anche il recente esame della proposta di regolamento sugli imballaggi. Rileva inoltre la necessità di porre attenzione ed equilibrio sulle questioni riguardanti l'Ilva di Taranto nel rapporto con il mondo delle imprese e nella difesa del lavoro tenendo conto delle questioni ambientali. A suo avviso, occorrerebbe riconoscere il contributo che l'Unione europea ha fornito nel corso degli anni con la sua legislazione nell'evoluzione del Paese non solo dal punto di vista economico, ma anche dei diritti, anche nella difesa dell'ambiente e nel garantire la pace del continente. Sarebbe pertanto necessario evitare contrapposizioni con l'Unione europea, che si riscontrano soprattutto nelle posizioni assunte a livello parlamentare. Nel riservarsi di illustrare ulteriormente la sua posizione nella seduta già convocata per domani, giudica pertanto necessaria una riflessione anche in vista della proposta di parere che la Commissione dovrà esprimere sul provvedimento in esame.

  Mauro ROTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già convocata per mercoledì 26 luglio.

  La seduta termina alle 15.50.