CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 giugno 2023
122.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 42

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 6 giugno 2023. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 12.10.

DL 39/2023: Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche.
C. 1195 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, fa presente che il parere di competenza sarà espresso dalla Commissione nella seduta odierna, essendo il provvedimento calendarizzato per l'esame in Assemblea a partire da domani, mercoledì 7 giugno.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA), relatore, ricorda che il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 39 del 2023, sul quale la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla VIII Commissione, reca disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche.
  Per quanto riguarda le parti del provvedimento che afferiscono alle competenze della XII Commissione, segnala l'articolo 7 che, allo scopo di fronteggiare la crisi idrica, garantendone una gestione razionale e sostenibile, al comma 1 consente il riutilizzo a scopi irrigui in agricoltura delle acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione già in esercizio alla data di entrata in vigore del decreto in esame, nel rispetto delle prescrizioni minime di cui alla Parte A dell'Allegato A. Tale riutilizzo è autorizzato fino al 31 dicembre 2023 dalla regione o dalla provincia autonoma territorialmente competente. Il comma 2 prevede che l'autorizzazione sia rilasciata, su istanza del gestore dell'impianto di depurazione, sentiti i responsabili del trasporto e dello stoccaggio delle acque reflue, a seguito di un procedimento unico al quale partecipano l'agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA) e l'azienda sanitaria territorialmente competenti, nonché ciascuna amministrazione interessata. Ai fini del rilascio dell'autorizzazione, il comma 3 stabilisce che il piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell'acqua sia predisposto dal gestore dell'impianto Pag. 43che ha presentato l'istanza, in collaborazione con i responsabili del trasporto e dello stoccaggio delle acque reflue, nel rispetto di quanto previsto alla Parte B dell'Allegato A al decreto-legge.
  Richiama altresì l'articolo 9-bis, inserito nel corso dell'esame al Senato, che consente l'emissione deliberata nell'ambiente, a scopi scientifici e sperimentali, di organismi prodotti mediante tecniche di evoluzione assistita quali la cisgenesi e la mutagenesi sito-diretta, assoggettandola, fino al 31 dicembre 2024, alle disposizioni contenute nel medesimo articolo.
  Lo scopo è quello di consentire lo svolgimento delle attività di ricerca presso siti sperimentali autorizzati, a sostegno di produzioni vegetali in grado di rispondere in maniera adeguata a scarsità idrica e in presenza di stress ambientali e biotici di particolare intensità, nelle more dell'adozione, da parte dell'Unione europea, di una disciplina organica in materia.
  L'emissione deliberata nell'ambiente di un «organismo» prodotto mediante cisgenesi e mutagenesi, da parte delle istituzioni di ricerca e di sperimentazione, è soggetta ad apposita autorizzazione. Si prevede, in particolare, che la richiesta di autorizzazione sia notificata al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE), in qualità di Autorità nazionale competente in attuazione alla direttiva 2001/18/CE concernente l'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati (OGM). La procedura di autorizzazione prevede, dopo un'istruttoria preliminare da parte del MASE, la trasmissione di copia della notifica al Ministero della salute e al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ad ogni regione e provincia autonoma interessata, nonché all'ISPRA che, entro i successivi quarantacinque giorni, effettua la valutazione della richiesta ed esprime il proprio parere. Entro dieci giorni dal ricevimento del parere dell'ISPRA, il MASE adotta il provvedimento autorizzatorio.
  Segnala, inoltre, l'articolo 10, comma 1, lettera d), che integra il comma 4 dell'articolo 12 della legge n. 60 del 2022 – che nel testo previgente prevede l'emanazione di un apposito decreto ministeriale volto alla definizione di criteri di indirizzo nazionali sull'analisi dei rischi ambientali e sanitari correlati agli impianti di desalinizzazione nonché delle soglie di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale degli impianti medesimi – al fine di prevedere che il decreto ministeriale in questione sia adottato previa intesa in sede di Conferenza unificata e sia limitato alla sola definizione di criteri di indirizzo nazionali sull'analisi dei rischi ambientali e sanitari correlati agli impianti di desalinizzazione, e non anche delle soglie di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale degli impianti medesimi, dato che tali soglie sono ora definite dall'articolo in oggetto.
  Sulla base delle considerazioni svolte, propone alla Commissione di esprimere un parere favorevole sul provvedimento (vedi allegato).

  Ilenia MALAVASI (PD-IDP) segnala che il suo gruppo ha svolto una riflessione approfondita sul tema oggetto del provvedimento, nella consapevolezza che l'Italia si trova in una condizione di caos climatico che vede, in presenza del rischio di una prolungata siccità, il verificarsi di gravissimi fenomeni alluvionali. Sottolinea che in un periodo di trasformazioni climatiche sarebbe necessaria una presa in carico rispetto alle diverse criticità, al fine di agire in maniera preventiva anziché limitarsi a gestire le situazioni emergenziali. In tale contesto, rileva che il provvedimento in esame non propone interventi di natura strutturale e appare pertanto lacunoso.
  Evidenzia, inoltre, che nel corso dell'esame al Senato non sono state accolte le proposte volte a correggere un'impostazione troppo verticistica per quanto concerne la gestione degli interventi da realizzare e ad assicurare un maggior protagonismo dei territori attraverso il coinvolgimento degli enti locali. Sulla base di tali considerazioni, preannuncia il voto contrario del Partito Democratico sulla proposta di parere del relatore.

  Andrea QUARTINI (M5S), nel ricordare che la prolungata siccità che si è verificata Pag. 44nei mesi passati ha avuto conseguenze anche in relazione ai recenti fenomeni alluvionali in quanto il terreno inaridito si è dimostrato meno permeabile, reputa tardive e insufficienti le misure proposte con il provvedimento in oggetto, segnalando che la gravità dell'emergenza legata alla scarsità di precipitazioni in alcune regioni era evidente sin dall'avvio della legislatura.
  Per quanto riguarda gli aspetti più direttamente di competenza della Commissione Affari sociali, sottolinea che rispetto al riutilizzo delle acque reflue le misure di controllo previste appaiono inadeguate, in particolare in considerazione del fenomeno dell'antibiotico-resistenza.
  Sulla base di tali considerazioni, dichiara che il Movimento 5 Stelle esprimerà un voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 12.25.