CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 maggio 2023
114.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00884 Squeri: Sulla revisione dei criteri per la destinazione delle risorse volte ad incentivare l'acquisto di veicoli a basse emissioni.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevoli interroganti.
  Con l'atto in parola si chiedono di conoscere quali iniziative di competenza possano essere adottate al fine di spostare le risorse destinate ai veicoli con emissioni nella fascia 0-60 grammi di CO2/Km a quelli per veicoli con emissioni tra 61 e 135 grammi, per ridurre l'inquinamento e sostenere il comparto automotive, favorendo le classi meno abbienti.
  Come è stato già ricordato dal Ministro Urso in occasione di precedenti Question Time, il Governo si è impegnato ad utilizzare al meglio le risorse del Fondo automotive, istituito nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy ed avente una dotazione iniziale di 8,7 miliardi di euro, per il periodo 2022-2030. Attualmente le risorse residue ammontano a circa 6 miliardi.
  Infatti, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022 ha definito per il triennio 2022-2024 gli incentivi per l'acquisto di veicoli non inquinanti, stanziando a tale scopo 1 miliardo e 830 milioni di euro (ossia 610 milioni annui nel periodo che va dal 2022 al 2024). Inoltre, sono stati stanziati circa 40 milioni di euro annui per il periodo 2022-2024 per incentivare le infrastrutture di ricarica per gli utenti domestici.
  L'azione di incentivazione del ricambio dei veicoli circolanti, avviata a livello nazionale da qualche anno, oggetto della presente richiesta, costituisce un'importante iniziativa volta a sostenere i cittadini nell'acquisto, da un lato; e ad intraprendere il percorso di transizione del settore dei trasporti verso la decarbonizzazione, dall'altro.
  Al riguardo, la risposta del mercato è stata eterogenea: sull'endotermica a bassa emissione sono stati in breve tempo utilizzati tutti gli incentivi messi a disposizione, mentre gli incentivi sull'elettrico puro non hanno avuto un buon riscontro.
  Nel 2022 sono rimaste inutilizzate, appunto, sull'elettrico, risorse circa 130 milioni di euro.
  Per quanto riguarda il 2023, i 150 milioni per l'acquisto di autoveicoli con motore endotermico e consumo medio di CO2 fra 61 e 135 grammi per chilometro sono terminati in poche settimane, mentre dei 425 milioni complessivamente stanziati per le auto elettriche e ibride sono stati, ad oggi, utilizzati soltanto 33 milioni, meno dell'8 per cento.
  Attualmente, dunque, è in corso un monitoraggio sul tiraggio delle misure in essere, con riferimento agli stanziamenti 2022 e 2023, in vista di possibili interventi normativi.
  Nell'ottica di sostenere l'acquisto di auto a più basse emissioni, si condivide, infatti, la necessità di rimodulare gli incentivi esistenti, per utilizzarli meglio, anche al fine di svecchiare il parco macchine circolante, che è altamente inquinante e il più vecchio d'Europa. Tale rimodulazione dovrà essere diretta a sostenere il lato della domanda (anche prevedendo sostegni per le persone meno abbienti a rottamare la vecchia auto e acquistarne una ecologicamente più sostenibile) e anche l'offerta (gli incentivi dovranno andare sempre più a beneficio della produzione nazionale).Pag. 133
  In tale ottica, sarà valutata – come già detto in precedenti occasioni – ogni soluzione utile ad assicurare una transizione del comparto efficace e sostenibile sotto il profilo economico e sociale, alla luce del principio di neutralità tecnologica e dell'esito del confronto in sede europea per la rimodulazione delle risorse derivanti da PNRR, Repower EU e Fondo di coesione.

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ALLEGATO 2

5-00885 Cavo: Iniziative di competenza per la salvaguardia dei livelli produttivi di Piaggio Aerospace S.p.A.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole interrogante.
  Con l'interrogazione in parola, si chiedono quali azioni il Ministro delle imprese e del made in Italy intenda adottare per assicurare la salvaguardia dei livelli produttivi ed occupazionali di Piaggio Aerospace s.p.a.
  Com'è stato sottolineato, un'iniziativa valutata favorevolmente anche dalle parti sindacali è rappresentata senza dubbio dall'istituzione del Tavolo per lo sviluppo economico della Provincia di Savona, che costituisce la sede istituzionale di informazione e confronto con gli attori locali per individuare iniziative per il rilancio dell'intero territorio.
  Invero, il citato Tavolo è volto a creare un percorso virtuoso di sviluppo, anticipando ove possibile eventuali criticità, anche grazie agli strumenti di supporto legati all'area di crisi complessa che il Ministro delle imprese e del made in Italy mette a disposizione delle iniziative imprenditoriali che intendono favorire la riconversione e lo sviluppo economico e occupazionale dell'area di Savona.
  In particolare, per quello che riguarda specificamente l'area di crisi industriale complessa della Provincia di Savona (CIC Savona), informo che il Ministro delle imprese e del made in Italy sta lavorando ad un nuovo Accordo di Programma, con attribuzione di ulteriori risorse, per l'attuazione del progetto di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI), essendo scaduti i termini di vigenza del precedente Accordo di Programma.
  Pertanto, è possibile ipotizzare l'avvio, in corso d'anno, di una nuova procedura di selezione per le agevolazioni previste dalla legge n. 181 del 1989.
  Con specifico riferimento al quesito posto, si conferma che in data 3 maggio 2023 è stata rilasciata l'autorizzazione per l'avvio della terza gara finalizzata alla cessione degli asset di Piaggio Aero e Piaggio Aviation - società in amministrazione straordinaria che operano sotto il marchio Piaggio Aerospace.
  In data 10 maggio 2023 è stato pubblicato l'avviso per la raccolta delle manifestazioni di interesse. Il bando resta aperto fino al 12 giugno 2023.
  Gli Uffici competenti del Ministero seguiranno con attenzione la procedura selettiva, in modo da individuare l'offerta che meglio soddisfi i termini del bando, che assicuri solidità finanziaria e che proponga un piano industriale che garantisca il futuro dei siti produttivi, anche per non disperdere i risultati ottenuti dalla gestione dei Commissari nonché per garantire la salvaguardia dei livelli produttivi ed occupazionali di Piaggio Aerospace S.p.A.
  In conclusione, si sottolinea la disponibilità a riconvocare il Tavolo relativo alla Piaggio Aerospace a valle del monitoraggio in corso e dell'avanzamento del programma di cessione.

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ALLEGATO 3

5-00887 Peluffo: Sulla convocazione di un Tavolo al fine di contrastare i rischi di deindustrializzazione del settore Automotive.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevoli interroganti.
  Con l'atto in parola si chiede di sapere, se si intende convocare il «Tavolo sull'automotive» per arrivare ad un posizionamento condiviso sulle condizioni e prospettive di un comparto particolarmente esposto agli impatti della transizione ambientale.
  Al riguardo, sottolineo che, proprio alla luce della strategicità del settore e delle sfide della transizione ecologica, è stato istituito presso il Ministro delle imprese e del made in Italy un tavolo di confronto permanente con tutti gli operatori del settore automotive, al fine di valutare ogni soluzione utile e assicurare una transizione efficace e sostenibile sotto il profilo economico e sociale, alla luce del principio di neutralità tecnologica.
  I lavori del Tavolo sinora hanno contribuito ad ottenere importanti risultati, agevolando un costruttivo confronto tra il decisore pubblico e i principali operatori del mercato ed istituzionali. Il Ministro Urso si è impegnato a convocare gli incontri con una sempre maggiore frequenza, coinvolgendo tutte le parti interessate in un reciproco interscambio.
  Inoltre, in tale ciclo di incontri è dedicata attenzione anche alle parti sindacali e ai profili attinenti alla forza lavoro, al fine di impedire la perdita di migliaia di posti di lavoro.
  È proprio sulla base delle citate interlocuzioni che – come ricordato nel Question Time Squeri – il Governo sta lavorando per utilizzare al meglio le risorse residue del Fondo automotive (con una dotazione attuale di circa 6 miliardi e con le risorse del PNRR) e rimodulare l'attuale sistema di incentivi (soprattutto per svecchiare il parco auto circolante, a sostegno delle persone che necessitano di un aiuto concreto da parte dello Stato per sostituire la propria autovettura).
  Si segnala infatti che, oggi, il parco auto da rottamare è la vera priorità ambientale. Da un'analisi dei dati, emerge infatti che, su circa 40 milioni di autovetture, 3,5 milioni sono Euro 0, 800.000 sono Euro 1, circa 2,6 milioni sono Euro 2 e circa 3,8 milioni sono Euro 3. In totale, quindi, quasi 11 milioni di autovetture circolanti sono altamente inquinanti.
  Si pone dunque la necessità di intervenire e il Tavolo Automotive rappresenta senz'altro la sede istituzionale di confronto per far fronte alle sfide della decarbonizzazione e della riconversione del settore. Il fine è quello di contare su una varietà di tecnologie che garantiscano l'uscita dai carburanti più inquinanti, senza però un appiattimento acritico su strategie che privilegiano esclusivamente l'elettrico, nella consapevolezza che la mera incentivazione all'elettrico sostiene auto realizzate fuori dall'Italia e per giunta in Paesi che quei prodotti teoricamente destinati a ridurre emissioni li realizzano con impianti e processi altamente inquinanti.
  In seno al tavolo automotive valuteremo dunque la problematica esposta nel suo insieme, al fine di garantire la produzione nazionale e tutelare i lavoratori del comparto.