CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 aprile 2023
100.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 20/2023: Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare. C. 1112 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione (affari esteri e comunitari),

   esaminato, per gli aspetti di propria competenza, il disegno di legge C. 1112, d'iniziativa del Governo, approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge n. 20 del 2023, recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare;

   considerato in termini generali che le disposizioni proposte sono finalizzate a rafforzare gli strumenti per favorire l'immigrazione legale, potenziare i flussi di immigrazione regolare, intensificare i corridoi umanitari e contrastare le reti criminali che operano in questo ambito;

   valutato che il provvedimento non presenta profili di criticità in ordine alla compatibilità con l'ordinamento nazionale e dell'Unione europea e con i trattati internazionali sottoscritti dall'Italia;

   esaminate in particolare le norme di cui all'articolo 3, relative al coinvolgimento del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nella procedura per la verifica circa l'assenza di elementi ostativi al rilascio del nulla osta per l'ingresso e il soggiorno per lavoro subordinato allo straniero residente all'estero che completi le attività di istruzione e formazione previste, organizzate sulla base dei fabbisogni manifestati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali dalle associazioni di categoria del settore produttivo interessato,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Documento di economia e finanza 2023. Doc LVII, n. 1, Annesso-bis e Allegati.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,

   esaminato per le parti di competenza il Documento di economia e finanza 2023 (Doc. LVII, n. 1) e il relativo Annesso-bis, contenente il nuovo testo della relazione di aggiornamento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica, trasmessa il 27 aprile 2023, nonché i sei allegati contenenti, rispettivamente: il rapporto sullo stato di attuazione della riforma della contabilità e finanza pubblica (Allegato I); la relazione sullo stato di attuazione della politica di coesione europea e nazionale – programmazione 2014-2020 (Allegato II); il documento «Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica» (Allegato III); la relazione sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (Allegato IV); il documento sulle spese dello Stato nelle regioni e nelle province autonome (Allegato V); la relazione sull'attuazione della razionalizzazione del sistema degli acquisti di beni e servizi (Allegato VI);

   segnalato preliminarmente che:

    nel 2022 l'Italia ha proseguito la fase di recupero dell'attività economica e di consolidamento della finanza pubblica avviata l'anno precedente, registrando un incremento del prodotto interno lordo del 3,7 per cento in termini reali;

    dopo la leggera contrazione nell'ultimo trimestre 2022, nei primi mesi di quest'anno gli indicatori del ciclo internazionale si orientano verso una fase di moderata ripresa, in concomitanza con il rallentamento dell'inflazione, causato sia dalla riduzione dei prezzi energetici, sia dai primi effetti delle politiche monetarie sulle condizioni di finanziamento delle famiglie e delle imprese;

    la crescita del PIL attesa per l'anno in corso – 0,9 per cento – risulta guidata dalla domanda interna e dalle esportazioni, che continuano a mostrare un sostanziale aumento, nonostante l'incertezza legata alle conseguenze geopolitiche del conflitto in Ucraina;

    a fronte di questo quadro complessivamente incoraggiante, il Documento evidenzia che alcune dinamiche potrebbero indebolire l'attività economica, tra cui un nuovo aumento dei prezzi delle materie prime, il rallentamento dell'economia statunitense e nuovi fronti di tensione in ambito geopolitico;

    per quanto riguarda la finanza pubblica, pur confermando l'obiettivo di ridurre gradualmente, ma in misura sostenuta nel tempo, il deficit e il debito della PA, il Governo intende utilizzare le risorse disponibili nel 2023 per operare un taglio di oltre 3 miliardi dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi; nel 2024 ulteriori risorse – pari a 0,2 punti di PIL – verranno destinati al Fondo per la riduzione della pressione fiscale, in coerenza con una riforma complessiva del sistema nella quale particolare attenzione sarà data alla tassazione delle famiglie;

    per quanto attiene ai contenuti del Programma nazionale di riforma, in primo luogo si sottolinea che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) continuerà a rappresentare per i prossimi tre anni e mezzo la principale iniziativa di riforme e investimenti del Paese, alcuni dei quali il Governo intende rivedere alla luce delle mutate condizioni economiche e geopolitiche;

    nell'ambito della politica energetica nazionale – finalizzata al raggiungimento Pag. 155dei target di decarbonizzazione al 2030 e di neutralità climatica al 2050 – il Governo è impegnato nella realizzazione di importanti progetti infrastrutturali a livello nazionale e transfrontaliero;

    il Programma nazionale di riforma prevede anche misure relative alla residenza fiscale delle persone fisiche e giuridiche e interventi per favorire nuovi investimenti in Italia, al fine di creare un contesto maggiormente attrattivo per gli investitori esteri;

    sempre con riferimento al settore fiscale, il disegno di legge delega attualmente all'esame della Camera prevede, tra le altre cose, che la riforma dell'imposizione sulle società sarà finalizzata a garantire un'attuazione equa, efficace e coerente delle nuove regole condivise a livello internazionale – in sede di G20 e Unione europea – in materia di tassazione dei profitti delle multinazionali e di economia digitale, coerenti con il progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting), che mira a contrastare l'elusione fiscale, proteggere le basi imponibili e garantire un ambiente fiscale più trasparente;

    con il riferimento alla sezione concernente l'Aiuto pubblico allo sviluppo (APS), il Governo conferma l'auspicio di un allineamento dell'Italia agli standard internazionali in materia di APS, impegnandosi in un percorso di avvicinamento all'obiettivo dello 0,7 per cento del RNL fissato dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, proseguendo così una crescita confermata dai dati diffusi dal Comitato per l'aiuto allo sviluppo dell'OCSE relativi al 2022;

    preso atto della nuova relazione al Parlamento predisposta ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.