CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 aprile 2023
91.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 34/2023: Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali (C. 1060 Governo).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE
APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il provvedimento in titolo,

   considerate con particolare favore le misure ivi previste di interesse del comparto primario contenute: nell'articolo 2, il quale proroga, anche al secondo trimestre 2023, l'aliquota IVA agevolata al 5 per cento, per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali; nell'articolo 4 che riconosce, abbassandone le percentuali, anche nel secondo trimestre 2023, alcuni crediti di imposta già concessi nel 2022, per contrastare l'aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas in capo alle imprese; nell'articolo 6, il quale prevede per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022 che, per la determinazione del reddito connesso alla produzione di agroenergia oltre certi limiti, la componente riconducibile alla valorizzazione dell'energia ceduta, con esclusione della quota incentivo, è data dal minore valore tra il prezzo medio di cessione dell'energia determinato dall'Autorità di regolazione per energia reti ed ambiente e il valore di 120 euro/MWh; nell'articolo 24, comma 4, infine, che incrementa di 200.000 euro per l'anno 2023 il Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell'agroalimentare italiano,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Indagine conoscitiva sull'emergenza legata alla presenza del patogeno Xylella fastidiosa nella regione Puglia.

PROGRAMMA DELL'INDAGINE

Il fenomeno.

  Come è noto, la Xylella fastidiosa è un fitopatogeno, diffusosi in alcune aree della Regione Puglia, che ha colpito migliaia di olivi, provocandone il disseccamento rapido, e causato perdite gravissime all'olivicoltura, uno dei principali strumenti di tutela e valorizzazione economica, ambientale e paesaggistica di quella parte di territorio. Dopo i primi casi di contaminazione verificatisi nel 2013, sono state progressivamente messe in atto delle misure fitosanitarie ed interventi finanziari destinati a contrastare tale patogeno nonché a sostenere gli imprenditori del settore e i territori interessati. Il batterio, pur avendo interessato in particolare la Regione Puglia, che, comunque, è la prima regione per la produzione di olio, ha trovato terreno fertile per la diffusione anche a causa dell'abbandono dei terreni agricoli e alla conseguente incuria che ne deriva, fenomeno che necessita di un'azione di contrasto anche attraverso la previsione di nuovi e moderni impianti.

La normativa comunitaria.

  Il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1201 è intervenuto per prevenire l'introduzione e la diffusione nell'Unione della Xylella fastidiosa disponendo: lo svolgimento di indagini annuali sulla presenza dell'organismo nocivo; l'adozione di specifici piani di emergenza; l'individuazione di aree delimitate, e, in caso di necessità, la rimozione delle piante; l'adozione di misure contro i vettori dell'organismo nocivo; la distruzione, se del caso, delle piante infette; l'obbligo di sorveglianza annuale dell'area delimitata.
  Sono state, poi, previste, ulteriori misure per: il contenimento nella zona infetta; l'impianto di piante specifiche in zone infette; gli spostamenti delle piante all'interno dell'Unione; l'introduzione nell'Unione di piante ospiti; i controlli ufficiali sugli spostamenti delle piante specificate all'interno dell'Unione e delle piante ospiti verso l'Unione. Sono state, poi, previste attività di comunicazione, attraverso campagne di sensibilizzazione.
  L'Allegato I del Regolamento contiene l'elenco delle piante notoriamente sensibili a una o più sottospecie dell'organismo nocivo specificato («piante ospiti»), l'Allegato II reca l'elenco delle piante notoriamente sensibili a sottospecie specifiche dell'organismo nocivo specificato («piante specificate»), l'Allegato III reca l'elenco delle Zone infette nelle quali sono applicate le misure di contenimento, l'Allegato IV indica i metodi di prova per l'identificazione della Xylella fastidiosa e delle sue sottospecie, mentre l'Allegato V contiene i modelli per la comunicazione dei risultati delle indagini svolte nelle aree delimitate.

Il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola.

  In ambito nazionale, le principali misure legislative in materia sono contenute nel decreto-legge n. 27 del 2019, agli articoli 8-ter, recante misure per il contenimento della diffusione del batterio Xylella fastidiosa e 8-quater, recante il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, attuato, poi, con decreto ministeriale 6 marzo 2020 e dotato di risorse finanziarie pari a 300 milioni di euro, di cui 150 milioni di euro nell'anno 2020 e 150 milioni di euro nell'anno 2021 così ripartite:

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  In particolare, in attuazione della misura relativa agli interventi compensativi in favore dei frantoi oleari, è stato emanato il DM n. 239983 del 26 maggio 2022, relativo alla Campagna di commercializzazione 2020-2021.
  Con riferimento, invece, alla concessione dei contributi per le operazioni di sostituzione di piante di olivo danneggiate dalla batteriosi con almeno pari numero di specie arboree diverse dall'ulivo e non ospiti di Xylella fastidiosa, è stato emanato il decreto 1° settembre 2022 e destinati 25 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro provenienti dai fondi annualità 2020 e 15 milioni di euro provenienti dai fondi annualità 2021.
  Responsabile della misura è la Regione Puglia che, in qualità di soggetto attuatore, è chiamata a redigere le procedure di accesso ai finanziamenti e le relative modalità di gestione delle istruttorie e può avvalersi per le attività operative del supporto dell'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (ARIF) e dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA).
  Per la concessione di contributi destinati al potenziamento della rete di laboratori pubblici è stato emanato il decreto 13 settembre 2022 e sono stati destinati 5 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro provenienti dai fondi annualità 2020 e 3 milioni di euro provenienti dai fondi annualità 2021.
  Con il D.M. 24 gennaio 2022 è stato, poi, adottato il Piano di emergenza nazionale per il contrasto di Xylella fastidiosa, che ha individuato le azioni da intraprendere nel territorio nazionale in caso di presenza sospetta o confermata di Xylella fastidiosa. La finalità del Piano è quella di individuare le risorse e definire i compiti, le responsabilità e le modalità d'intervento e coordinamento dei diversi livelli istituzionali responsabili della prevenzione e delle attività di eradicazione, al fine di assicurare un tempestivo ed efficace intervento nella gestione di una emergenza fitosanitaria.

Il Servizio fitosanitario nazionale.

  Il Servizio fitosanitario nazionale, autorità competente per la protezione delle piante ai sensi dei regolamenti (UE) 2016/2031 e 2017/625, provvede, con le strutture di cui al Capo II del citato decreto legislativo n. 19 del 2021, all'attuazione del Piano di emergenza, secondo le rispettive competenze. Ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo n. 19 del 2021, al Servizio fitosanitario centrale compete il coordinamento e l'interlocuzione con la Commissione europea e le altre Organizzazioni internazionali operanti nel settore fitosanitario; ad esso spetta, altresì, l'adozione dei piani di emergenza e di azione nazionali, dei provvedimenti e delle ordinanze Pag. 103fitosanitarie. A seguito della conferma ufficiale del ritrovamento della Xylella fastidiosa, il Servizio fitosanitario regionale competente avvia senza indugio le indagini per risalire all'origine della contaminazione e adotta immediatamente le prime misure fitosanitarie urgenti necessarie a eliminare il rischio di diffusione dell'organismo nocivo dalla zona interessata.
  Con determinazione del dirigente della sezione Osservatorio Fitosanitario del 17 novembre 2022, n. 127, sono state confermate le aree delimitate ai sensi dell'articolo 4 del Reg. UE 2020/1201 (Zone infette in Italia – Allegato III): provincia di Lecce, provincia di Brindisi, i comuni della provincia di Taranto (Avetrana, Carosino, Crispiano, Faggiano, Fragagnano, Grottaglie, Leporano, Lizzano, Manduria, Martina Franca, Maruggio, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Statte, Taranto, Torricella), Locorotondo, (comune della provincia di Bari) ed è stata istituita una nuova area delimitata denominata Valle D'Itria, la cui zona infetta comprende l'intero agro comunale di Polignano a Mare, Monopoli, Alberobello e parte dell'agro di Castellana Grotte, stabilendo che la zona cuscinetto della nuova area comprenda un territorio di larghezza di 5 chilometri dalla zona infetta, territorio di cui fa parte la zona residua dell'agro di Castellana Grotte e degli agri di Mola di Bari, Conversano, Putignano e Noci.

Altre misure.

  Tra le altre misure legislative per il contenimento della Xylella si ricorda che:

   la legge di bilancio per il 2018 (legge n. 2015 del 2017) ha disposto lo stanziamento di apposite risorse per finanziare i contratti di distretto per i territori danneggiati dal predetto batterio; il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004, per un importo pari a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019, a favore delle imprese agricole danneggiate dal medesimo batterio negli anni 2016 e 2017 e l'estensione al settore olivicolo del Fondo per la competitività della filiera e il miglioramento della qualità dei prodotti cerealicoli, di cui all'articolo 23-bis del decreto-legge n. 113 del 2016, conseguentemente, incrementando le risorse del predetto Fondo da destinare al reimpianto di piante tolleranti o resistenti alla Xylella fastidiosa nella zona infetta sottoposta a misure di contenimento del batterio;

   la legge di bilancio 2022 (legge n. 234 del 2021) ha autorizzato la spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 per sostenere le attività di ricerca svolte dal CNR per il contenimento della Xylella fastidiosa (all'articolo 1, comma 325) ed è stata prevista la possibilità di procedere al reimpianto di piante riconosciute come tolleranti o resistenti alla Xylella fastidiosa anche di specie vegetali diverse da quelle estirpate (all'articolo 1, comma 764).

  Sono state, inoltre previste:

   la possibilità, per un periodo di sette anni, per il proprietario, il conduttore o il detentore, a qualsiasi titolo di terreni, di procedere, previa comunicazione alla regione, all'estirpazione di olivi situati in una zona infetta dalla Xylella fastidiosa, con esclusione di quelli situati nella zona di contenimento (decisione di esecuzione (UE) 2015/789), in deroga al divieto di abbattimento degli alberi di olivo o della procedura di abbattimento per morte accertata o improduttività e ad ogni disposizione vigente anche in materia vincolistica, nonché in esenzione dai procedimenti di valutazione di impatto ambientale e di valutazione ambientale strategica e dal procedimento di valutazione di incidenza ambientale; a seguito dell'estirpazione è consentito al proprietario, al conduttore o al detentore a qualsiasi titolo di terreni di procedere al reimpianto di piante riconosciute come tolleranti o resistenti, anche di specie vegetali diverse da quelle estirpate; la misura è stata prorogata per l'anno 2023 dall'articolo 8-ter del decreto-legge n. 27 del 2019;

   la possibilità, per i soggetti iscritti al Registro ufficiale dei produttori con centri Pag. 104aziendali non autorizzati all'emissione del passaporto perché localizzati in aree delimitate alla Xylella fastidiosa, di essere autorizzati dal Servizio fitosanitario regionale a produrre e commercializzare all'interno della zona infetta le piante specificate di cui all'articolo 1 della decisione di esecuzione (UE) 2015/789; tali soggetti sono chiamati a garantire la tracciabilità della produzione e della commercializzazione delle suddette piante e devono, altresì, assicurare che le stesse siano esenti da patogeni da quarantena e da organismi nocivi di qualità e che sia garantita la corrispondenza varietale oltre ad eventuali altri requisiti definiti dai Servizi fitosanitari regionali; la misura è stata prorogata per l'anno 2023 dall'articolo 8-ter del decreto-legge n. 27 del 2019;

   al fine di facilitare il processo di ricomposizione fondiaria e la rigenerazione dei territori interessati dall'evento patogeno, è stato disposto, per l'anno 2023, l'esenzione dall'imposta ipotecaria e da quella catastale, mentre l'imposta di registro si applica in misura fissa, pari a 200 euro agli atti di trasferimento a titolo oneroso, a favore di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale, di terreni interessati dal predetto evento patogeno e delle relative pertinenze, qualificati come agricoli in base agli strumenti urbanistici vigenti, di valore economico inferiore o uguale a 50.000 euro e, comunque, sino a una superficie non superiore a cinque ettari; per i medesimi atti, gli onorari notarili sono ridotti della metà; per il periodo di cinque anni decorrenti dalla data del trasferimento immobiliare, la destinazione d'uso agricola dei terreni e delle pertinenze oggetto di trasferimento non può essere modificata; tali agevolazioni fiscali valgono come incentivi statali ai fini di quanto previsto in materia di incentivi impianti fotovoltaici in ambito agricolo (articolo 65 del decreto-legge n. 1 del 2012 e articolo 15, comma 1-novies, del decreto-legge n. 198 del 2022).

Studi e ricerche in materia.

Il Protocollo CREA anti-Xylella.

  I risultati di uno studio, pubblicati su Research Square-Scientific Reports il 7 febbraio scorso, hanno evidenziato, mediante sensori posti su satelliti, la capacità degli ulivi trattati con la procedura agronomica messa a punto dal CREA di ridurre la carica batterica dopo due anni di trattamenti e tornare produttivi.

L'attività parlamentare nella XVIII legislatura.

  Nella scorsa Legislatura la Commissione Agricoltura ha già svolto un'apposita indagine conoscitiva sul fenomeno, che ha portato all'approvazione di un documento conclusivo nella seduta del 21 febbraio 2019.

Il permanere dell'emergenza e i fattori di criticità.

  Con l'aggiornamento del monitoraggio nel 2022, non solo i comuni rientranti nella zona infetta della provincia di Bari sono passati da uno a cinque, a cui se ne aggiungono altri 4 rientranti nella zona cuscinetto, ma si è aperto un nuovo e più grave scenario, dal momento che nella zona «Valle d'Itria» è stata prevista l'adozione di misure di eradicazione, a differenza di quanto disposto nella zona infetta del Salento, che è stata oggetto esclusivamente di misure di contenimento, ed è stata vietata la possibilità di impiantare le specie che hanno mostrato sensibilità al genotipo ST 53 della Xylella, tra le quali rientra anche il mandorlo e il ciliegio, colture che caratterizzano la produzione della zona in modo rilevante.
  Nella penisola salentina le piante di olivo sono in gran parte distrutte, eccetto per le piante di Leccino che si sono mostrate resistenti al batterio e per quelle rientranti nella varietà FS-17 favolosa. In questi ultimi 10 anni la parte sud della Regione (province di Lecce e di Brindisi) ha visto compromesso gran parte del patrimonio olivicolo, il che ha inciso non solo Pag. 105sull'economia delle aziende agricole ma ha anche determinato un problema paesaggistico e di minore attrattività del turismo. Nel corso della stagione estiva sono aumentati, a causa dell'essiccazione delle piante di olivo, fenomeni, dolosi o colposi, incendiari. Il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola stenta ad essere attuato, in particolare nella parte relativa al reimpianto di ulivi resistenti e nella diversificazione con l'impianto di altre colture. In molti casi gli agricoltori salentini si sono trovati impreparati nel gestire la tipologia di piante richiamate per le quali sono permessi esclusivamente due sistemi di impianto, uno tradizionale e l'altro intensivo, con conseguenti e significative criticità in ordine all'attecchimento delle piantine.
  Sussistono, poi, numerose problematicità in ordine alla liquidazione delle risorse a favore degli agricoltori per i reimpianti degli olivi secchi rispetto alle domande singole e collettive presentate. Risultano, altresì, ancora da avviare le altre misure di sostegno per il contrasto al vettore e per la diversificazione produttiva, mentre non ha riscontrato un'accoglienza positiva la misura per gli innesti degli olivi monumentali, che ha registrato l'adesione di solo 91 aziende agricole.
  Occorre, quindi, acquisire ogni elemento utile relativo alle problematicità riscontrate nell'attuazione del Piano per la rigenerazione olivicola e sulla necessità di un suo aggiornamento.
  Alla luce degli elementi evidenziati, la Commissione Agricoltura ritiene indispensabile svolgere un'indagine conoscitiva sui meccanismi di attuazione delle misure di contenimento e di eradicazione del fitopatogeno previsti dalla normativa vigente, con particolare attenzione ai profili di coordinamento tra le attività dei diversi soggetti coinvolti, anche al fine di individuare le criticità che rendono non soddisfacenti nel complesso i risultati ottenuti nell'attività di contrasto alla diffusione della Xylella fastidiosa, ovvero di concentrarsi sull'approfondimento, la valutazione e l'indicazione di risposte alle criticità che prescindano anche dalla cura del fitopatogeno.
  Per acquisire gli elementi conoscitivi sugli aspetti sopra indicati, l'indagine conoscitiva si articolerebbe in una serie di audizioni di tutti i soggetti che possono dare un utile contributo in vista della elaborazione di strategie di intervento, di soluzione dei problemi e di prevenzione di situazioni di emergenza.
  A tal fine nell'ambito dell'indagine la Commissione intenderebbe ascoltare:

   il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste o il Sottosegretario con delega;

   il Ministro per gli affari europei;

   il Ministro della cultura;

   il Presidente della Regione Puglia e l'Assessore all'agricoltura della medesima Regione;

   i rappresentanti della Conferenza Unificata;

   i rappresentanti del Servizio fitosanitario operante presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dell'Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia;

   il Direttore dell'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali della Puglia;

   rappresentanti del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e di ulteriori enti di ricerca con competenza specifica in tale ambito;

   il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce;

   i Presidenti dei Tribunali amministrativi di Bari e di Lecce;

   rappresentanti del Distretto agroalimentare di qualità Jonico Salentino;

   rappresentanti dell'ordine degli agronomi e dei dottori forestali e degli agrotecnici;

   il Rettore dell'Università del Salento;

   rappresentanti delle organizzazioni di categoria, anche di settore;

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   rappresentanti di altri enti ed organismi con competenza nel settore;

   il Generale Giuseppe Silletti, già Commissario straordinario per l'emergenza Xylella;

   esperti del settore.

  L'attività di indagine si articolerebbe inoltre in eventuali sopralluoghi al di fuori della sede parlamentare, di cui sarà di volta in volta chiesta autorizzazione al Presidente della Camera.

  L'indagine si concluderebbe entro il 31 dicembre 2023.