CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 marzo 2023
72.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 28

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 2 marzo 2023.

Audizione di Emanuele Ottolenghi, senior fellow dell'Istituto di ricerca Foundation for Defense of Democracies (FDD), sul terrorismo globale di matrice fondamentalista, con particolare riferimento agli aspetti di cooperazione internazionale nell'azione di contrasto e ai relativi aspetti di diritto internazionale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.35 alle 9.20.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 2 marzo 2023. — Presidenza del presidente Giulio TREMONTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Giorgio Silli.

  La seduta comincia alle 14.15.

  Giulio TREMONTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori delle interrogazioni a risposta immediata sarà assicurata anche mediante la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

5-00444 Boldrini: Sulla repressione nei riguardi dei movimenti di protesta in Perù.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), illustra l'interrogazione in titolo, sollecitando il Governo ad assumere una posizione ferma sulla brutale repressione dei movimenti pacifici di protesta in Perù. Ricordando che la comunità peruviana in Italia è la quarta nel Pag. 29mondo per consistenza – circa 100 mila persone, di cui molte con cittadinanza italiana – segnala di aver raccolto la drammatica testimonianza di rappresentanti del Comitato nazionale delle peruviane e dei peruviani in Italia, i quali hanno confermato che nel corso degli scontri di piazza hanno perso la vita circa settanta persone.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Aggiunge, inoltre, di aver seguito personalmente, tramite il proprio ufficio, il rientro di alcuni cittadini italiani dal Perù e di aver sollevato il tema della repressione in corso nelle sue recenti interlocuzioni con soggetti politici dell'America latina: pertanto, a suo avviso, la posizione del Governo è molto chiara e determinata, anche se, purtroppo, non sufficiente a fare cessare le violenze.

  Laura BOLDRINI (PD-IDP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del Governo. A suo avviso, infatti, il Governo dovrebbe condannare con maggiore nettezza le patenti violazioni dei diritti umani a danno dei manifestanti pacifici, applicando quel principio di «ingerenza democratica» che consente a tutti i Paesi – autorevoli e credibili sul piano internazionale – di esporsi e pretendere dai propri interlocutori il rispetto delle libertà fondamentali.
  Segnalando che il Presidente del Consiglio Meloni ostenta sempre, con forte enfasi, l'orgoglio nazionale, sottolinea che un grande Paese si qualifica soprattutto per la coerenza e l'incisività della sua politica estera; l'Italia, invece, ad eccezione del conflitto in Ucraina, non sembra in grado di esprimere una posizione chiara e definita su molti dei principali temi dell'agenda globale: infatti, il Governo in carica non ha condannato il piano di espansione degli insediamenti israeliani, stigmatizzato perfino dall'Amministrazione USA; ha evitato di sollevare, nel recente colloquio con il Primo Ministro etiope Abiy, il tema del conflitto nel Tigray e delle violazioni dei diritti umani compiute dall'esercito etiope; inoltre, nel corso della recente visita in Tunisia i Ministri Tajani e Piantedosi hanno focalizzato gli incontri sulla gestione dei flussi migratori, trascurando la pericolosa torsione autoritaria del Presidente tunisino Saïed; lo stesso Ministro Tajani, peraltro, ha rivendicato significativi progressi nelle interlocuzioni con le autorità egiziane sulle vicende di Giulio Regeni e Patrick Zaki, ma proprio ieri il tribunale ha rinviato per l'ennesima volta l'udienza relativa al caso Zaki, differendo ulteriormente la possibilità di un suo rientro in Italia.
  Ribadisce, dunque, la necessità che un grande Paese come l'Italia si batta con più forza per il rispetto dei diritti umani, a partire da quanto sta accadendo in Perù.

5-00445 Lomuti: Sulle iniziative diplomatiche per promuovere una soluzione negoziale del conflitto in Ucraina.

  Arnaldo LOMUTI (M5S), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), aggiungendo che nel corso della sua esperienza di lavoro a Mosca ha imparato ad apprezzare il popolo e la cultura russa: ai suoi occhi, dunque, è ancora più ingiustificata e inaccettabile l'aggressione nei riguardi dell'Ucraina, che sta provocando devastazioni e brutali violazioni dei diritti umani. Confermando il pieno impegno dell'Esecutivo per promuovere ogni iniziativa utile ad avviare il negoziato, invita, tuttavia, a prendere atto dell'attuale indisponibilità di Mosca a riaprire i canali diplomatici e della conseguente necessità di continuare a sostenere Kiev sotto ogni profilo, incluso il sostegno militare.

  Arnaldo LOMUTI (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo. Benché, infatti, condivida il giudizio sull'aggressione ingiustificata della Russia, osserva che gli sforzi dell'Esecutivo sembrano concentrati solo sui piani di ricostruzione dell'Ucraina, rinunciando a promuovere una strategia negoziale per porre fine alle ostilità e proporre soluzioni di Pag. 30compromesso praticabili. L'inerzia dell'Italia, peraltro, si inserisce in un quadro altrettanto deficitario da parte dell'Unione europea: non a caso, fin qui l'unico «piano di pace» è stato proposto dal Governo cinese ed è al vaglio dell'Amministrazione americana, con l'Europa che assiste inerte, senza alcun reale impegno ad incidere nelle dinamiche tra le due super-potenze.
  Rievoca, quindi, con nostalgia i tempi in cui la classe politica italiana sapeva esprimere una linea di politica estera coerente e strutturata, nonostante il nostro Paese non fosse una potenza significativa dal punto di vista militare.

5-00446 Formentini: Sugli esiti del censimento nazionale svoltosi in Croazia nel 2021.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giorgio SILLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), aggiungendo che nel corso di due recenti missioni in Croazia – di cui una organizzata per l'inaugurazione di una scuola italiana – ha avuto modo di constatare in prima persona l'efficacia dell'Accordo del 1992 sulla protezione della minoranza italiana, che ha posto fine ad un lungo periodo segnato da tensioni e, in diversi periodi, da violenze. Ricorda, altresì, che tale tutela è stata rafforzata dalla previsione, all'interno della legge elettorale della Croazia, di un seggio parlamentare riservato alla comunità italiana.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo e del suo impegno costante per tutelare i diritti della comunità italiana, che ha la peculiarità di essere autoctona ed ha attraversato, in passato, vicende drammatiche. Auspica, quindi, che l'Esecutivo operi in una logica di Sistema-Paese, incentivando anche le imprese nazionali che operano in Croazia a promuovere l'uso della lingua italiana.

  Giulio TREMONTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 2 marzo 2023.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 14.55.