CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 dicembre 2022
38.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 58

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 28 dicembre 2022. — Presidenza del presidente Ugo CAPPELLACCI.

  La seduta comincia alle 13.35.

DL 176/2022: Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica.
C. 730 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Ugo CAPPELLACCI, presidente, ricorda che, a seguito della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo di ieri, il provvedimento in titolo è stato calendarizzato per la discussione in Assemblea martedì 10, con votazioni a partire da mercoledì 11 gennaio.
  Dà quindi la parola alla relatrice, deputata Loizzo, per lo svolgimento della relazione.

  Simona LOIZZO (LEGA), relatrice, ricorda che il provvedimento in esame (cosiddetto decreto Aiuti quater) reca numerose misure di sostegno a diversi settori economici, legate in primo luogo al notevole rincaro dei prodotti energetici.
  Rileva come, in generale, le competenze della XII Commissione siano investite in modo piuttosto marginale. Una disposizione di rilievo rispetto a tali competenze è rappresentata dal comma 12 dell'articolo 3, volto a modificare la disciplina recata dall'articolo 8 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, che istituisce un fondo in favore degli enti del Terzo settore, in considerazione dell'aumento dei costi dell'energia termica ed elettrica registrato nel terzo trimestre dell'anno 2022. In particolare, alla lettera a) s'incrementa da 120 milioni a 170 milioni di euro la dotazione del predetto fondo, prevedendo che una quota dello stesso, pari a 50 milioni di euro per l'anno 2022, sia finalizzata al riconoscimento di un contributo straordinario destinato, in via esclusiva, in favore di una serie di soggetti che erogano servizi sociosanitari e socioassistenziali in regime semiresidenziale e residenziale in favore di anziani. Si tratta di: enti del Terzo settore Pag. 59iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore di cui all'articolo 45 del decreto legislativo n. 117 del 2017; organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale interessate dal processo di trasmigrazione dai relativi registri speciali al medesimo Registro unico; organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) iscritte alla relativa anagrafe; soggetti (aziende pubbliche di servizi alla persona e fondazioni e associazioni di diritto privato) derivanti dalla trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB); enti religiosi civilmente riconosciuti.
  Alla lettera b) si prevede un incremento, pari a 50 milioni di euro, del fondo di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto-legge n. 144 del 2022. Si tratta di un apposito fondo, istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in favore degli enti appartenenti alle suddette categorie – esclusi i soggetti ex IPAB e gli enti religiosi civilmente riconosciuti – che non rientrino nelle fattispecie di svolgimento di servizi sopra menzionate.
  Osserva, inoltre, che il comma 14 dell'articolo 3 riduce di 50 milioni lo stanziamento del Fondo bonus trasporti – istituito dal cosiddetto «decreto Aiuti» (articolo 35 del decreto-legge n. 50 del 2022) – la cui dotazione passa da 190 a 140 milioni di euro. In forza del comma 12, lettera b), del medesimo articolo, poc'anzi illustrato, tali risorse vanno a incrementare il fondo in cui sono appostate le risorse finalizzate all'erogazione di un contributo straordinario per fronteggiare l'aumento dei costi dell'energia termica ed elettrica, in favore degli enti del Terzo settore che non gestiscono servizi residenziali o semiresidenziali per le persone disabili o per gli anziani. Con l'incremento disposto, tale ultimo fondo raggiunge la dotazione di 100 milioni di euro.
  In considerazione del contenuto, da lei ritenuto certamente condivisibile, delle poche disposizioni volte a incidere sulle competenze della XII Commissione, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Andrea QUARTINI (M5S) esprime, a nome del proprio gruppo, rilevanti perplessità sul contenuto del decreto-legge in corso di conversione. Le risorse stanziate dal Governo sono a suo avviso del tutto insufficienti: quelle indirizzate agli enti del Terzo settore, in particolare, non sono tali consentire ai soggetti destinatari di fare fronte al caro energia che, allo stato attuale, assorbe già il 50 per cento delle risorse in attivo. A titolo esemplificativo, richiama le difficoltà che incontrano, ed incontreranno nei prossimi mesi, le associazioni che si occupano del trasporto dei malati, anche solo per fronteggiare i costi della benzina necessaria alla locomozione dei mezzi di soccorso.
  Più in generale, con riferimento ai contenuti del decreto-legge, esprime una posizione fermamente contraria alla norma che consente la ripresa della trivellazione nei mari italiani per la ricerca e l'estrazione di idrocarburi, evidenziando l'assoluta sproporzione tra i benefici, a suo giudizio assai poco rilevanti, che tale misura comporta in termini di fabbisogno energetico soddisfatto e i costi, invece assai ingenti, in termini di danni sull'ecosistema e, conseguentemente, anche sulla salute umana. Per le medesime ragioni, esprime una posizione nettamente contraria alla norma che riduce l'entità del cosiddetto «superbonus» per gli interventi edilizi, misura anch'essa finalizzata a ridurre l'impatto sull'ambiente. Ricordando come la salute umana sia inscindibilmente connessa alla salute del pianeta nel suo complesso, preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice.

  Luana ZANELLA (AVS) manifesta anch'essa l'intenzione di esprimere voto contrario sulla proposta di parere avanzata dalla relatrice. Pur ammettendo di non poter che considerare positivo l'incremento dei fondi in favore del Terzo settore disposto dall'articolo 3, comma 12, del provvedimento in esame, rileva tuttavia come tali risorse siano, in primo luogo, del tutto insufficienti e, in secondo luogo, concepite come assolutamente temporanee, perché riferite al solo anno 2022. A suo parere, Pag. 60non è con misure «tampone» come quelle appena richiamate che si affronta la crisi energetica, che ha invece natura strutturale: sarebbe necessario reperire fondi aggiuntivi, tassando al 100 per cento gli extraprofitti percepiti dalle imprese che operano nel settore energetico, e investire tutte le risorse disponibili in una radicale riconversione ecologica dell'economia.
  Evidenzia peraltro come, mentre il richiamato comma 12 dell'articolo 13 conferisce risorse aggiuntive agli enti del Terzo settore, il comma 14 del medesimo articolo va nella direzione esattamente opposta, con l'aggravante, ai suoi occhi, di disincentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici, meno impattanti dal punto di vista dell'inquinamento.
  Sul tema della trivellazione, sottolinea il forte impatto che essa non potrà che avere sugli ecosistemi più fragili, come quello della laguna di Venezia, soprattutto per l'aggravarsi del fenomeno della subsidenza, cioè l'abbassamento della piattaforma continentale, che gli studi geologici hanno dimostrato essere aggravato dalle trivellazioni effettuate entro nove chilometri dalla costa.

  Elena BONETTI (A-IV-RE), preannunciando l'intenzione di esprimersi in senso contrario sulla proposta di parere della relatrice, evidenzia come tale posizione sia basata soprattutto su un giudizio di complessiva inadeguatezza delle misure proposte dal Governo, che sono essenzialmente una riproposizione di quelle del Governo precedente. Proporre misure di sostegno basate sullo strumento del credito di imposta, se poteva avere un senso nei momenti iniziali della crisi energetica, perché spingeva le imprese a continuare a investire in un momento di incertezza, nel quadro attuale si configura come assolutamente insufficiente, perché in molti casi si manifesta, per i soggetti chiamati a pagare, un vero e proprio problema di liquidità.
  Per quanto riguarda le misure a sostegno del Terzo settore, pur ritenendo comunque un fatto importante che siano state stanziate risorse aggiuntive, evidenzia come sia limitativo un approccio che le destina in via largamente preferenziale ai soggetti che erogano servizi sociosanitari e socioassistenziali in regime semiresidenziale e residenziale in favore di anziani, come se tutti gli altri operatori del settore sociosanitario non fossero interessati dall'innalzamento dei costi energetici in corso.
  In generale, a suo avviso, al Governo sono mancati visione e coraggio. Al riguardo, si chiede come mai non siano state adottate misure che, pur presentando costi non particolarmente ingenti, avrebbero avuto il vantaggio di ripercuotersi su una platea molto ampia di destinatari, quale ad esempio un'anticipazione dell'indicizzazione degli importi dell'assegno unico. Le misure adottate, al contrario, non sono in grado di avere un impatto efficace sulle esigenze reali della popolazione in questo momento di particolare difficoltà.

  Marco FURFARO (PD-IDP) sottolinea come il contenuto del provvedimento in esame debba essere letto in modo necessariamente congiunto alla manovra di bilancio attualmente all'esame del Senato. Gli impatti sociali della crisi energetica e dell'inflazione sono pesanti e sarebbe stato necessario, a suo parere, affrontarle con un approccio ben diverso. Le misure in continuità con quelle del Governo precedente sono certamente condivisibili ma, nel mutato contesto, non possono più essere ritenute sufficienti. Di fronte al serio rischio di una recessione, sarebbe stato necessario adottare interventi di natura più generale, capaci di sostenere non solo alcuni comparti produttivi ma tutte le imprese, e soprattutto anche le famiglie. A titolo esemplificativo, fa riferimento alle norme sulla rateizzazione delle bollette, destinate solo alle imprese, e a quelle sul taglio alle accise sulla benzina, prorogate solo fino al 31 dicembre 2022.
  Queste critiche diventano a suo avviso ancora più stringenti in relazione al tema del sostegno al Terzo settore, non costituendo quest'ultimo un mero settore economico bensì un insieme di soggetti che svolge servizi di natura pubblica, in alcuni casi anche sostituendo, in tale funzione, uno Stato che si rivela spesso inadempiente. Ritiene che il fatto di non sostenere adeguatamente il Terzo settore significhi, pertanto, moltiplicare l'impatto della crisi Pag. 61economica sul mondo dei servizi sociosanitari e sulle condizioni di vita di coloro che ne usufruiscono.
  Alla luce di queste considerazioni, preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice.

  Simona LOIZZO (LEGA), relatrice, ribadendo la propria proposta di parere favorevole, evidenzia come la gran parte delle critiche avanzate dagli esponenti dell'opposizione vertano su questioni non attinenti alle competenze della XII Commissione, intorno alle quali dovrebbe invece concentrarsi l'attenzione dei colleghi nel corso dell'esame di un provvedimento in sede consultiva.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 33 del 21 dicembre 2022, a pagina 103, seconda colonna, diciannovesima e ventesima riga, le parole: «con un impegno di spesa di 200 milioni di euro annui» sono sostituite dalle seguenti: «con un impegno a reperire risorse per 200 milioni di euro annui».