CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 luglio 2019
218.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
Pag. 137

  Martedì 9 luglio 2019. – Presidenza del presidente Sergio PUGLIA. – Interviene per la Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei dottori commercialisti il Presidente, dott. Walter Anedda, il Presidente del collegio dei sindaci, dott.ssa Lucia Auteri, accompagnata dal dirigente della ragioneria generale dello Stato nonché membro effettivo del collegio sindacale della CNPADC, dott. Roberto Tucci, ed il dirigente della Divisione investimenti mobiliari, dott. Fabio Lenti.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

  La seduta comincia alle 11.41.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario ed il resoconto stenografico e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sulla web TV della Camera.
  Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulle politiche di investimento e spesa dei fondi pensione e delle casse professionali: audizione del Presidente e del Presidente del collegio sindacale della Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei dottori commercialisti (CNPADC).

  Prosegue la procedura informativa, sospesa nella seduta del 18 giugno.

  Il PRESIDENTE ringrazia il dottor Anedda e la dottoressa Autieri per la loro Pag. 138disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione. Ricorda che i rappresentanti della Cassa dei dottori commercialisti sono chiamati, in questa sede, a fornire il loro autorevole contributo sul tema delle politiche di investimento e spesa delle casse professionali. Introduce alcuni dati che indicano il buon andamento della Cassa e sottolinea come ci si trovi di fronte ad una categoria che ha saputo affrontare le sfide poste dalla trasformazione del mercato del lavoro, in primis la trasformazione digitale, e ampliare la propria platea di riferimento. Nonostante l'elevato monte retributivo della Cassa, rileva le importanti differenze su base regionale. Sottolinea quindi la tendenza della Cassa alla «parità di genere», considerato che nella fascia dei giovani iscritti, di età non superiore a 30 anni, le donne sono, seppur di poco, più degli uomini. Aggiunge come, quanto alla gestione previdenziale, i dati rappresentino un costante avanzo di contributi rispetto alla spesa previdenziale, evidenza che ha permesso alla Cassa dei dottori commercialisti di incrementare costantemente il suo patrimonio, che risulta più che raddoppiato negli ultimi 10 anni. Chiede, quindi, al dottor Anedda chiarimenti rispetto alla composizione del portafoglio della Cassa, alla ripartizione geografica del patrimonio mobiliare ed al loro sistema di welfare integrativo.

  Il presidente ANEDDA, dopo aver ringraziato la Commissione, si sofferma sulle tematiche evidenziate. Conferma un aumento della presenza femminile nella categoria, nonché una tendenza alla riduzione del divario esistente tra redditi maschili e redditi femminili. Per quanto attiene agli investimenti immobiliari, sottolinea come la Cassa dei dottori commercialisti sia, tra le Casse privatizzate, quella che investe meno nel settore, considerata la loro scarsa redditività. La loro percentuale di investimenti immobiliari è del 10 per cento, un dato che comprende ancora gli immobili rilevati prima del decreto legislativo n. 509 del 1994 e sottolinea che, prima della privatizzazione, le politiche di investimento delle Casse nel settore immobiliare rispondevano anche ad esigenze di natura generale oltre che all'interesse degli iscritti. Rappresenta che il dato negativo, ma potenziale, del 3,47 per cento dovuto alla crisi del mercato mobiliare, in merito al quale la Cassa dei dottori commercialisti ha istituito un fondo oscillazione titoli nel 2018, è stato recuperato già nei primi mesi del 2019. Fa presente che il processo di selezione degli investimenti è molto complesso e si avvale di tre advisor selezionati tramite gara pubblica che si occupano dell'allocazione degli investimenti. A questi tre advisor se ne aggiunge un quarto, sempre selezionato tramite gara pubblica, che si occupa di verificare ex post ogni sei mesi, tramite la presentazione di una relazione, l'efficacia degli investimenti scelti.

  Il dottor LENTI spiega che la Cassa sta cercando di investire, per quanto possibile, in Italia, in quanto la crescita dell'economia porta un vantaggio indiscutibile a tutto il Paese e, in particolar modo, alla categoria dei commercialisti.
  Rappresenta che i rendimenti nel 2018 erano potenzialmente negativi e che c’è stato un recupero già nei primi sei mesi del 2019 ancor prima che si attuasse un ribilanciamento della Cassa verso il settore delle obbligazioni. Sottolinea come il peso degli investimenti in Italia sia relativamente elevato in quanto è necessario contestualizzarlo con riferimento alla dimensione del mercato italiano rispetto al mercato finanziario globale. Fa presente che gli OICR di diritto estero sono preferibili per ragioni storiche: in passato le imposte in Italia erano più penalizzanti e, per quanto adesso la situazione sia cambiata, l'industria lussemburghese ha fatto tali passi avanti che risulta difficile colmare il gap con l'Italia. Ciò è confermato dal fatto che anche gli investitori statunitensi che voglio operare in Europa istituiscono fondi di diritto lussemburghese. Precisa invece che l'Italia viene privilegiata nel settore del private equity,

  Il presidente ANEDDA si sofferma, quindi, sul settore del welfare. Fa presente Pag. 139che le spese assistenziali superano i 15 milioni di euro, 7 dei quali coprono la polizza sanitaria integrativa e la cosiddetta long term care. Ai colleghi con figli portatori di handicap sono invece destinati 3,5 milioni. Altri interventi riguardano il sostegno alla maternità, le borse di studio per i figli degli iscritti ed altre forme di sostegno quali, ad esempio, i sussidi a chi si trova in difficoltà in seguito ad eventi sismici. Aggiunge che la Cassa interviene anche a sostegno di chi si affaccia alla professione riducendo, ad esempio, il costo della polizza di responsabilità civile, obbligatoria per gli iscritti.

  Il presidente AUTERI esprime soddisfazione per la relazione svolta dal presidente Anedda, in quanto fornisce l'immagine di una Cassa effettivamente in buona salute. Sottolinea come, in mancanza di un Regolamento unitario sugli investimenti, di cui auspica l'approvazione, la Cassa si sia comunque dotata di procedure interne funzionanti: ha un Collegio dei sindaci impegnato nella verifica dei documenti di gara relativi alla selezione dei consulenti esterni e che dialoga in maniera fruttuosa con l'organismo di vigilanza; una direzione investimenti mobiliari ed una direzione investimenti immobiliari che vede anche la partecipazione di consulenti esterni. Fa presente che elemento essenziale nel lavoro del Collegio dei sindaci è la sottoscrizione da parte dei principali soggetti coinvolti nei processi di investimento di un codice etico che serve anche ad evitare possibili conflitti di interesse. Aggiunge infine che il Collegio si avvale di un attuario di riconosciuta esperienza, il dottor Annibali, che cura la redazione del bilancio tecnico, adeguandone con frequenza anche maggiore rispetto a quella richiesta dalla legge. Tale bilancio, che proietta a 50 anni le principali variabili economico-patrimoniali dell'ente, mostra, con i suoi continui adeguamenti, la sostenibilità della gestione.

  Il PRESIDENTE sottolinea la necessità di approvare un Regolamento Investimenti e rileva come allo stesso tempo molte Casse si siano date delle regole per affrontare alcune delle problematiche di cui si fa carico il Regolamento in attesa di ratifica, come ad esempio i conflitti di interessi.

  L'onorevole TONDO (Misto-NCI-USEI) chiede che gli ordini professionali si adoperino a collaborare con il Parlamento per mettere in atto una semplificazione della normativa. Chiede inoltre informazioni in merito al numero di dipendenti della Cassa dei commercialisti, alla sua strutturazione sul territorio ed alla possibilità di spostare investimenti sul territorio italiano in modo da dare un messaggio di fiducia al Paese.

  L'onorevole DI SARNO (M5S) chiede quali politiche vengano adottate nei confronti dei giovani che si affacciano alla professione.

  L'onorevole Alessandro PAGANO (Lega) chiede suggerimenti in merito ad un possibile aumento degli investimenti in Italia ed invita la Cassa dei commercialisti a fornire un pacchetto di norme che possa migliorare il tessuto aziendale.

  Il presidente ANEDDA rappresenta che è già in atto una collaborazione tra il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed il Ministero dell'economia e delle finanze volta a semplificare la normativa e che il Ministero ha già in suo possesso un documento che presenta proposte di semplificazione delle norme che non comportano la necessità di trovare una copertura finanziaria. Rispondendo alle altre domande dell'onorevole Tondo, fa presente che i dipendenti della Cassa dei commercialisti sono 170, dotazione invariata rispetto al 2000 a dispetto del numero quadruplicato di iscritti. La sede della Cassa è a Roma, ma ogni circoscrizione ha un rappresentante che partecipa all'assemblea dei delegati, formata da 150 dottori commercialisti che analizzano attentamente il bilancio dell'ente. Per quanto riguarda il settore immobiliare, sottolinea come in passato le Casse perseguivano Pag. 140politiche abitative che andavano a soddisfare anche interessi di carattere pubblico ulteriori rispetto agli interessi della categoria professionale. Rispondendo all'onorevole DI SARNO (M5S) fa presente che i neoiscritti di età inferiore a 35 anni hanno la possibilità di non versare i minimi contributivi, limitandosi a versare, per i primi 3 anni di attività, il 12 per cento del reddito dichiarato. Fa però presente che a breve il consiglio di amministrazione proporrà all'assemblea dei delegati la possibilità di allungare tale facoltà ai primi 5 anni di attività, tempo necessario a raggiungere il reddito minimo per la contribuzione. Allacciandosi alla domanda dell'onorevole Pagano fa presente che, per quanto ad oggi la Cassa abbia molti iscritti e con una media reddituale elevata, è necessario guardare al futuro per capire quali sfide attendono la professione dei commercialisti. Gli investimenti sul territorio sono nell'interesse della Cassa, tuttavia i fondi italiani sono sottodimensionati e non permettono investimenti efficaci. Per migliorare la situazione sarebbe necessario consultare le Casse nel momento in cui si creano norme a favore degli investimenti. In passato tale mancanza di comunicazione ha fatto sì che alcune norme agevolative non abbiano sortito effetto. Allo stesso modo alcune previsioni del decreto crescita, poi non approvate, avrebbero potuto avere un impatto negativo per la Cassa. Fa presente che come enti vigilati sono oggetto di attenzione da parte dei controllori che guardano giustamente al modo in cui si perseguono gli interessi dei beneficiari. Quindi la priorità dell'investimento sul mercato italiano deve essere sempre valutata rispetto a questi obiettivi istituzionali. Per quanto riguarda, infine, il Regolamento Investimenti, la Cassa non ha alcun timore a vedere approvato il decreto, ma va detto che si tratta ormai di un provvedimento datato. Inoltre tale decreto tende ad omogeneizzare aspetti quantitativi che non possono essere applicati ad enti tanto diversi tra loro. Sarebbe quindi necessario rivedere il Regolamento, in modo che si limiti a fissare dei princìpi di massima in base ai quali le Casse possano definire nel rispetto delle proprie specificità regole più dettagliate che saranno approvate dai Ministeri vigilanti.

  Il dottor LENTI aggiunge infine che la Cassa sta cercando di aumentare gli investimenti in Italia e che seleziona gestori i quali, per quanto di diritto estero, fanno attenzione al mercato italiano.

  Il PRESIDENTE ringrazia la delegazione della Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei dottori commercialisti e dichiara quindi chiusa l'audizione.
  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI

  Il PRESIDENTE informa che, nel corso dell'audizione informale di parti sociali coinvolte nel rinnovo del contratto collettivo di lavoro per i dipendenti degli enti previdenziali privati del 2 luglio scorso, è stata consegnata della documentazione che sarà disponibile per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 13.03.

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