ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00128

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 143 del 20/07/2023
Abbinamenti
Atto 7/00211 abbinato in data 10/04/2024
Atto 7/00213 abbinato in data 10/04/2024
Firmatari
Primo firmatario: CIANCITTO FRANCESCO MARIA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 20/07/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIETRI IMMA FRATELLI D'ITALIA 18/07/2023
ROSSO MATTEO FRATELLI D'ITALIA 20/07/2023


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/03/2024
CIANCITTO FRANCESCO MARIA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/03/2024
QUARTINI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
MALAVASI ILENIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/03/2024

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/03/2024

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/04/2024

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/04/2024

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00128
presentato da
CIANCITTO Francesco Maria Salvatore
testo di
Giovedì 20 luglio 2023, seduta n. 143

   La XII Commissione,

   premesso che:

    in Italia le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte, essendo responsabili del 44 per cento dei decessi; la prima causa di ricovero ospedaliero e la seconda causa di Daly (anni persi a causa della malattia, per disabilità o per morte prematura), confermandosi tra le principali cause di invalidità;

    in particolare, tra i decessi registrati il 28 per cento circa è imputabile alle malattie ischemiche del cuore (come l'infarto miocardico acuto), mentre il 50 per cento alle «altre malattie del cuore», che comprendono le patologie cardiache strutturali e le malattie cerebrovascolari (tra cui l'ictus, prima causa di invalidità in Italia); seguono le altre malattie del sistema circolatorio (22 per cento), tra cui le vasculopatie aortiche, le arteriopatie periferiche e le trombosi venose profonde;

    a livello globale, nel 2019, è stata stimata una prevalenza per le malattie cardiovascolari di 523 milioni di casi, tra malattie cardiache, cerebrovascolari e interventi di bypass aortocoronarico o angioplastica, con un costo di 210 miliardi l'anno solo nell'Unione europea;

    nella nostra Nazione i disturbi dell'apparato cardiocircolatorio rappresentano, inoltre, la maggiore causa di ricovero: nel 2019 si sono registrate per queste patologie 863.505 dimissioni (14,3 per cento del totale), con 6.222.673 giornate di degenza (7,2 giorni di degenza media). Le malattie cardiovascolari rappresentano, quindi, una delle voci più impattanti sulla spesa farmaceutica in Italia;

    dal rapporto Osmed 2021 risulta che la spesa complessiva pro capite per i farmaci dell'apparato cardiovascolare è pari a 54,92 euro, in aumento del 2,2 per cento rispetto all'anno precedente, con effetti positivi sia sulla durata di vita media dei pazienti che di miglioramento del trattamento pazienti;

    tutto questo va poi iscritto in un quadro di cronicità: chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa, infatti, un malato cronico, con complicazioni che causano notevoli ripercussioni sulla qualità della vita e sui costi economici e sociali che la società deve affrontare. In Italia il 40 per cento della popolazione, circa 24 milioni, è affetto da almeno una patologia cronica e, negli over 65, circa il 50 per cento soffre di almeno 3 o più condizioni croniche. Ad oggi, si registrano 66,7 miliardi di spesa per la cronicità, con una previsione di aumento a 70,7 miliardi nel 2028;

   il gruppo delle patologie cardiovascolari e cerebrovascolari è caratterizzato da un impatto economico estremamente rilevante, con costi sanitari diretti stimati in circa 16 miliardi di euro, a cui si aggiungono oltre 5 miliardi di euro di costi indiretti, tra costi sociali e costi legati alla perdita di produttività; le ospedalizzazioni costituiscono la prima voce di costo;

   le malattie cardiovascolari sono, quindi, in assoluto tra le prime sfide sanitarie per l'Italia perché rappresentano la causa di morte e di ricovero ospedaliero più diffusa e per i cittadini la sfida è essere curati al meglio, con tutto ciò che oggi la ricerca in campo biomedico fornisce in tema di prevenzione;

   si tratta di una sfida assolutamente importante, che va intensificata anche alla luce delle tante differenze che purtroppo oggi esistono, a livello nazionale e persino all'interno delle singole regioni, nell'accesso alle cure e, in generale, alla prevenzione cardiovascolare;

   trattandosi, peraltro, di patologie la cui prevalenza e mortalità sono strettamente correlate all'età, all'evoluzione del contesto demografico e al crescente invecchiamento della popolazione, esse costituiranno sempre più una priorità di sanità pubblica;

   le modalità di gestione dei percorsi dei pazienti affetti da patologie cardiovascolari e cerebrovascolari presentano, ancora oggi, criticità e inefficienze a livello organizzativo, dalla prevenzione primaria e secondaria e diagnosi precoce, alla presa in carico e monitoraggio continuo, e mostrano disuguaglianze a livello territoriale nell'accesso all'innovazione farmaceutica e tecnologica;

   emerge, in particolare, la necessità di migliorare la formazione e l'informazione dei pazienti e dei loro familiari sugli stili di vita corretti e sui fattori di rischio correlati a queste patologie: è importante ricordare, infatti, come il rischio cardiovascolare sia reversibile e la riduzione dei livelli dei fattori di rischio porti a una riduzione degli eventi e della gravità degli stessi;

   a livello europeo, coalizioni di organizzazioni di pazienti, società scientifiche e organizzazioni industriali del settore (European Alliance for Cardiovascular Health, Structural Heart Disease Coalition, e altro) hanno moltiplicato gli sforzi congiunti per la promozione dei temi legati alle patologie cardiovascolari all'interno delle politiche comunitarie;

   in particolare, nell'ambito cerebrovascolare si sottolinea l'iniziativa della European Stroke Organisation e della Stroke Alliance for Europe, che a maggio 2021 hanno lanciato la dichiarazione di azione, per raggiungere gli obiettivi generali dello Stroke Action Plan for Europe 2018-2030, tra cui lo sviluppo di piani nazionali per l'ictus;

   anche a livello nazionale si sta consolidando l'idea di disporre di un piano specificamente dedicato alle patologie cardio, cerebro e vascolari;

   la Spagna, a marzo 2022, ha pubblicato la sua «Estrategia en Salud Cardiovascular del Sistema Nacional de Salud»; lo scorso 20 giugno 2023 è stato pubblicato il programma delle presidenze spagnola, belga e ungherese (1° luglio 2023 – 31 dicembre 2024) del Consiglio europeo in cui si sottolinea che i tre Paesi lavoreranno per sostenere le strategie europee in materia di salute, tra cui le malattie cardiovascolari;

   l'allungamento delle liste d'attesa riscontrato durante e dopo la fase acuta della pandemia, oltre a far aumentare il numero di pazienti da trattare che presentano quadri clinici molto più complessi a causa di diagnosi e cure differite, pone un problema di sostenibilità e resilienza del sistema sanitario nazionale;

   l'attuale momento storico, alla luce della revisione dell'assistenza territoriale e delle risorse europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza, prevede investimenti sulle reti di prossimità, telemedicina, ricerca e digitalizzazione del Ssn;

   ad oggi, le patologie cardiovascolari e cerebrovascolari rappresentano l'unico grande gruppo di patologie ad alto impatto a non essere mai state oggetto di un piano programmatico di settore,

impegna il Governo:

   ad attivare entro l'anno un tavolo di lavoro per l'elaborazione di un Piano nazionale per le malattie cardio, cerebro e vascolari, che si ponga, in continuità e coerenza con il Piano nazionale della prevenzione, il Piano nazionale della cronicità e con i lavori dell'Alleanza per le malattie cardio-cerebrovascolari e che abbia i seguenti obiettivi:

    a) affrontare le principali criticità concernenti la presa in carico dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari e cerebrovascolari: dalle attività di prevenzione primaria e secondaria e di diagnosi precoce, all'aderenza terapeutica, all'accesso all'innovazione tecnologica e farmacologica, alla continuità di cura tra i diversi setting assistenziali, sfruttando anche la telemedicina e gli altri strumenti della sanità digitale fino al coinvolgimento e l'educazione sanitaria (cosiddetto empowerment) del paziente;

    b) individuare gli obiettivi e le azioni da implementare, nonché gli indicatori di monitoraggio volti a valutare, sia a livello locale che regionale, l'efficacia e l'appropriatezza delle misure implementate e il miglioramento degli obiettivi di salute, anche al fine di contribuire alla riduzione delle difformità regionali;

    c) prevenire o ritardare l'insorgenza della malattia (prevenzione primaria), rallentarne la progressione (prevenzione secondaria) e diagnosticarla precocemente;

    d) potenziare l'educazione e l'alfabetizzazione sanitaria dei pazienti, quali attori sempre più protagonisti del proprio percorso di cura;

    e) incrementare l'aderenza alle terapie e alle prestazioni previste dai percorsi di cura per migliorare gli obiettivi di salute e ridurre gli impatti economici sul sistema sanitario nazionale;

    f) favorire un maggior accesso da parte dei pazienti alle terapie e tecnologie più innovative, adottando approcci di valutazione basati sul valore generato in tutto il percorso di cura, e non soltanto sul prezzo, e procedendo a un ampliamento e aggiornamento dei codici disponibili (Drg) al fine di riconoscere le innovazioni valutate e introdotte;

    g) promuovere un sistema di assistenza continuativa, multidimensionale e multidisciplinare in grado di definire programmi di cura personalizzati e centrati sui bisogni dell'individuo, migliorandone la qualità di vita, prevenendo le disabilità e la non autosufficienza e razionalizzando l'uso delle risorse;

    h) sfruttare le potenzialità della telemedicina al fine di favorire il monitoraggio continuo dei pazienti, promuovere una medicina di iniziativa e permettere l'erogazione in setting di cura (day hospital o day surgery) che richiedono una minor permanenza presso la struttura erogante, con la conseguente riduzione del rischio di infezioni nosocomiali e dei costi associati alle ospedalizzazioni;

    i) garantire la raccolta dei dati sanitari dei pazienti anche ai fini di ricerca o statistici e per creare flussi informativi indirizzati, tra l'altro, a consentire interventi mirati sul sistema sanitario nazionale;

   o adottare ogni iniziativa di competenza volta a stanziare, anche in occasione del prossimo disegno di legge di bilancio, adeguate e specifiche risorse economiche per l'implementazione delle attività che verranno individuate dal predetto Piano nazionale e per la ricerca e sviluppo di nuovi farmaci;

   ad assumere ogni opportuna iniziativa di competenza per promuovere il recepimento del Piano nazionale per le malattie cardiovascolari e cerebrovascolari da parte delle regioni e delle province autonome entro sei mesi dalla data di istituzione.
(7-00128) «Ciancitto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mortalita'

malattia

malattia cardiovascolare