ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00123

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 139 del 14/07/2023
Abbinamenti
Atto 7/00130 abbinato in data 01/08/2023
Atto 7/00139 abbinato in data 16/11/2023
Atto 7/00161 abbinato in data 16/11/2023
Firmatari
Primo firmatario: ONORI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/07/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2023
FEDE GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2023


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/07/2023
ONORI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/07/2023
GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER
DE MONTE ISABELLA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
TREMONTI GIULIO FRATELLI D'ITALIA
ONORI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 01/08/2023
GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/11/2023
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/07/2023

DISCUSSIONE IL 26/07/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/07/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 01/08/2023

DISCUSSIONE IL 01/08/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/08/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 03/10/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/11/2023

DISCUSSIONE IL 16/11/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/11/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 14/12/2023

AUDIZIONE INFORMALE IL 28/02/2024

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00123
presentato da
ONORI Federica
testo di
Venerdì 14 luglio 2023, seduta n. 139

   Le Commissioni III e XIV,

   premesso che:

    la regione dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Kosovo), non ultimo alla luce dei molteplici risvolti connessi alla guerra di aggressione russa in Ucraina, risulta essere strategica per gli equilibri dell'intero continente europeo in termini di pace, stabilità e sicurezza;

    in tale area l'Italia riveste storicamente un ruolo da protagonista in ragione di molteplici fattori, tra i quali: l'importante apporto della sua cooperazione internazionale sia a livello istituzionale sia in connessione al settore dell'associazionismo e delle organizzazioni non governative (Ong), così come l'intensa e proficua interazione in loco del mondo imprenditoriale italiano;

    inoltre, l'Italia figura tra i membri fondatori di alcune tra le più significative iniziative di cooperazione bilaterale, delle quali ospita anche i segretariati permanenti, ossia l'Iniziativa centro europea (InCE) con sede a Trieste e l'Iniziativa adriatico-lonica (IAI) con sede ad Ancona;

    come noto, il processo di allargamento dell'Unione europea è volto a integrare nuovi membri non appena questi soddisfino una serie di condizioni politiche ed economiche. Tale processo incoraggia le riforme democratiche ed economiche nei Paesi che desiderano diventare membri dell'Unione europea e, in generale, promuove una maggiore stabilità e prosperità in Europa;

    il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno 2022 ha espresso il suo forte impegno in favore della prospettiva di adesione all'Unione europea dei Balcani occidentali e, al contempo, chiesto l'accelerazione del processo di adesione. Nel contesto, il Consiglio europeo ha invitato le altre Istituzioni europee a portare avanti – basandosi sulla metodologia di allargamento riveduta – la graduale integrazione tra l'Unione europea e i Balcani occidentali già durante il processo di allargamento in modo reversibile e basato sul 1 merito;

    il Consiglio dell'Unione europea ha approvato il 13 dicembre 2022 delle conclusioni su allargamento e processo di stabilizzazione e di associazione, nelle quali in particolare ribadisce l'impegno a favore della prospettiva europea dei Balcani occidentali e dell'allargamento, che costituisce una priorità strategica nel contesto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina e della nuova realtà geopolitica;

    la Commissione europea ha presentato, il 12 ottobre 2022, il cosiddetto «pacchetto allargamento», ossia la comunicazione con la quale annualmente fa il punto sullo stato del processo di allargamento dell'Unione europea. Nelle conclusioni e raccomandazione del citato pacchetto, la Commissione europea rileva che l'invasione russa in Ucraina ha cambiato radicalmente lo scenario geopolitico, mettendo alla prova un sistema internazionale basato sul rispetto delle regole. In tale scenario, viene ribadito che la politica dell'Unione europea per l'allargamento costituisce un investimento a lungo termine di pace, stabilità e sicurezza per l'intero continente europeo e dunque è un elemento prioritario dell'agenda europea;

   considerato che:

    nel menzionato contesto, si mette in luce come la guerra della Russia contro l'Ucraina abbia evidenziato l'importanza dell'allineamento dei Paesi partner alla Politica di sicurezza e difesa dell'Unione europea (Psdc). A questo proposito la Commissione sottolinea l'allineamento completo alle misure restrittive dell'Unione europea nei confronti della Russia anche da parte di Albania, Montenegro e Macedonia del Nord e i progressi pure compiuti in tale ambito dalla Bosnia-Erzegovina e dal Kosovo. Parallelamente viene rilevato come Serbia e Turchia continuino la loro politica di non allineamento a tali misure;

    dal punto di vista generale, per quanto concerne i sei Paesi dei Balcani occidentali: l'Albania è divenuta Paese candidato nel 2014 con relativi negoziati aperti a luglio 2022; la Bosnia-Erzegovina ha conquistato lo status di Paese candidato a dicembre 2022, il Kosovo ha presentato domanda di adesione a dicembre 2022, la Macedonia del Nord è divenuta Paese candidato a dicembre 2005 con negoziati aperti a luglio 2022, il Montenegro è divenuto paese candidato a dicembre 2010 con apertura dei negoziati a giugno 2012 e, infine, la Serbia è divenuta Paese candidato a marzo 2012 con apertura dei negoziati a gennaio 2014;

    per quanto concerne il Montenegro, in particolare, la Commissione europea ha rilevato che l'impegno politico delle autorità del Montenegro nei confronti del processo di adesione all'Unione europea appare come la priorità chiave per il Paese e si riflette generalmente nelle decisioni politiche pertinenti. Il Montenegro ha fatto, inoltre, registrare un totale allineamento con la politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea anche se la volatilità e l'instabilità politica hanno bloccato i processi decisionali e l'attuazione delle riforme, portando a un rallentamento dei negoziati;

    a seguito delle elezioni parlamentari che si sono svolte l'11 giugno 2023 in Montenegro, l'Alto rappresentante Borrell ed il Commissario per l'allargamento Várhelyi, hanno rilasciato il 14 giugno 2023 una dichiarazione congiunta nella quale esprimono apprezzamento per il corretto svolgimento delle elezioni, indicando che l'Unione europea attende con interesse la costituzione di un nuovo Parlamento e la formazione di un nuovo Governo, che sarà in grado e si impegnerà a portare avanti le riforme relative all'Unione europea, nel più breve tempo possibile;

    in base all'articolo 49 del Trattato sull'Unione europea (Tue), ogni Stato europeo può presentare richiesta di adesione se rispetta i valori di libertà, democrazia, Stato di diritto, uguaglianza, tutela dei diritti umani e della dignità umana valori che sono comuni agli Stati membri;

    sempre in base all'articolo 49 del Tue è stabilito che sulla richiesta di adesione il Consiglio si esprime all'unanimità, previa consultazione della Commissione e previa approvazione del Parlamento europeo, che si pronuncia a maggioranza dei membri che lo compongono. A conclusione di tale procedura, è il Consiglio europeo ad attribuire lo status di paese candidato;

    attraverso la raccomandazione del 22 novembre 2022 del Parlamento europeo si chiede di rafforzare la capacità d'azione dell'Unione europea riformando il processo decisionale, in particolare attraverso l'introduzione del voto a maggioranza qualificata in settori legati al processo di adesione, e abolendo, nello specifico, il requisito dell'unanimità per decidere l'avvio del processo di negoziazione, nonché l'apertura e la chiusura dei singoli capitoli e gruppi di capitoli di negoziato;

    il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Tajani, in occasione di un'audizione sulla situazione nei Balcani occidentali, svolta il 26 gennaio 2023 presso le Commissioni riunite affari esteri della Camera e del Senato, ha affermato che i Balcani occidentali rappresentano una priorità del Governo italiano;

    in Kosovo si riscontra una crescente spirale di spinte destabilizzanti, in primo luogo riconducibili alle irrisolte tensioni di vicinato che, purtroppo, sono scaturita in violenze anche a danno dei nostri peacekeeper che operano in ambito della missione Nato Kfor, con il compito di mantenere pace e ordine nel Paese. In particolare, il 29 maggio 2023 si è registrato il ferimento di 11 militari italiani durante gli scontri con la minoranza serba in Kosovo del Nord;

    ad oggi risulta ancora irrisolto il tema dell'assetto costituzionale bosniaco così come strutturato a seguito degli accordi di Dayton del 1995. La Costituzione del Paese, basata su tali intese, prevede che le cariche nelle due istituzioni cardine, la presidenza a tre membri e la Camera parlamentare dei popoli, siano ripartiti equamente tra bosniaci, croati e serbi. Tale struttura si è rivelata tuttavia inadeguata a garantire le riforme necessarie in vista del percorso di adesione all'Unione europea,

impegnano il Governo:

   ad adoperarsi, negli opportuni consessi nazionali, europei e internazionali, al fine di rilanciare fermamente il processo di allargamento dell'Unione europea per quanto concerne i Balcani occidentali, in particolare verso quei Paesi che hanno mostrato un pieno allineamento nel campo della politica estera e di sicurezza dell'Unione europea, dimostrando geopoliticamente maggiore solidarietà e vicinanza nei confronti delle nostre sensibilità;

   a sostenere, a livello europeo la necessità strategica di una seria riflessione e conseguente riforma dei meccanismi decisionali e di governance dell'Unione europea, in primis tenendo presente, per quanto concerne il processo di allargamento, la raccomandazione del 22 novembre 2022 del Parlamento europeo che chiede l'introduzione del voto a maggioranza qualificata in settori legati al processo di adesione;

   a valutare l'opportunità di stabilire un meccanismo di coordinamento strutturale tra le ambasciate italiane nei Balcani occidentali, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e la rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea;

   a profondere ogni sforzo al fine di dare nuovo slancio a iniziative intergovernative a grande impronta italiana quali l'iniziativa Centro-europea (InCE) e l'iniziativa Adriatico-ionica (IAI), mirando ad armonizzare il loro operato con le altre iniziative europee, in linea con i princìpi del «Processo di Berlino», al fine di rendere ancora una volta l'Italia protagonista nei percorsi volti a favorire l'integrazione europea;

   ad adoperarsi nelle opportune sedi europee al fine di facilitare le negoziazioni bilaterali tra Kosovo e Serbia, volte a una completa normalizzazione dei rapporti tra i due Stati, nonché a profondere ogni sforzo affinché i rimanenti cinque Stati dell'Unione europea (Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia e Spagna) che non hanno riconosciuto l'indipendenza del Kosovo, provvedano in tal senso quanto prima;

   a sostenere la Bosnia-Erzegovina nel suo percorso di riforme, anche costituzionali, nella prospettiva di una celere adesione all'Unione europea.
(7-00123) «Onori, Scutellà, Fede».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

adesione all'Unione europea

allargamento dell'Unione europea

politica comunitaria