ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00098

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 95 del 02/05/2023
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00011
Firmatari
Primo firmatario: MASCHIO CIRO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONDI DANIELA FRATELLI D'ITALIA 27/04/2023
PALOMBI ALESSANDRO FRATELLI D'ITALIA 27/04/2023
POLO BARBARA FRATELLI D'ITALIA 27/04/2023
MORGANTE MADDALENA FRATELLI D'ITALIA 08/05/2023
PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 08/05/2023
LA SALANDRA GIANDONATO FRATELLI D'ITALIA 08/05/2023
PADOVANI MARCO FRATELLI D'ITALIA 08/05/2023
TOSI FLAVIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 08/05/2023
AMBROSI ALESSIA FRATELLI D'ITALIA 16/05/2023
GARDINI ELISABETTA FRATELLI D'ITALIA 16/05/2023
GIOVINE SILVIO FRATELLI D'ITALIA 16/05/2023


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Stato iter:
17/05/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/05/2023
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/05/2023
D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE
MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER
CAFIERO DE RAHO FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE
PELLICINI ANDREA FRATELLI D'ITALIA
GALLO FRANCESCO MISTO
VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO GOVERNO 17/05/2023
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/05/2023
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA
CAFIERO DE RAHO FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE VOTO 17/05/2023
DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA
LA SALANDRA GIANDONATO FRATELLI D'ITALIA
PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
BISA INGRID LEGA - SALVINI PREMIER
GIANASSI FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
PARERE GOVERNO 17/05/2023
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 08/05/2023

DISCUSSIONE IL 09/05/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/05/2023

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/05/2023

DISCUSSIONE IL 17/05/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/05/2023

ACCOLTO IL 17/05/2023

PARERE GOVERNO IL 17/05/2023

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 17/05/2023

CONCLUSO IL 17/05/2023

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00098
presentato da
MASCHIO Ciro
testo presentato
Martedì 2 maggio 2023
modificato
Martedì 16 maggio 2023, seduta n. 103

   La II Commissione,

   premesso che:

    il Veneto è la quarta regione d'Italia per popolazione con 4.847.745 abitanti ed è una delle grandi regioni italiane avente un'unica sede di Corte d'appello, con un contenzioso giudiziario rilevantissimo;

    tale situazione ha determinato negli anni un sovraccarico di lavoro che impedisce una rapida ed efficiente amministrazione della giustizia, con il progressivo dilatarsi dei tempi di decisione. Basti pensare che la Corte di appello di Venezia è la quinta in Italia per carico di pendenze con 529 giudizi per magistrato, contro una media nazionale di 439 giudizi;

    i giudizi pendenti a fine 2022 erano 18.176 e, immaginando di non avere giudizi nuovi, per smaltire il volume di pendenze occorrerebbero più di due anni e mezzo di lavoro dei 51 magistrati oggi in servizio;

    l'inedito spaccato di una situazione esplosiva lo ha fornito un dossier informativo realizzato dalla Cgia di Mestre, che non si è limitata, peraltro, a elencare i dati di organici e giudizi pendenti e sopravvenuti, ma li ha messi a confronto con le necessità di giustizia espressa dalla realtà sociale ed economica del Veneto;

    ne emerge una situazione preoccupante: in termini di magistrati di Corte d'appello, il Veneto può contare solo sul 4 per cento del totale in Italia, che diventa il 4,2 per cento per quanto riguarda la Procura Generale, ma questi devono occuparsi del 7,9 per cento della popolazione italiana, dell'8,3 per cento delle imprese, del 9,2 per cento degli occupati, del 9,3 per cento del valore aggiunto, del 13,7 per cento dell'export, del 16,4 per cento di presenze turistiche;

    tra i molti interessanti dati contenuti dallo studio della Cgia emerge, ad esempio, che l'aumento dei giudizi sopravvenuti in Veneto tra il 2015 e il 2017 è stato del 28,3 per cento rispetto alla media nazionale del 15,2 per cento; che la Corte d'appello di Venezia la terza in Italia per numero di abitanti ma è ultima nel rapporto tra numero di Magistrati e abitanti (1,1 magistrato ogni 100 mila abitanti contro una media nazionale del 2,1); penultima nel rapporto tra dipendenti amministrativi e cittadini (i 113 addetti sono 2,4 ogni 100 mila contro il 4,9 nazionale); ultima per quanto riguarda i magistrati della Procura Generale (che sono 11 pari allo 0,2 per centomila abitanti, metà della media nazionale); penultima per i casi sopravvenuti (214 per ognuno dei 51 magistrati contro una media nazionale di 190);

    il problema, già rilevato nel 2017, appare aggravato nel corso della prima ondata del COVID-19 dai ritardi dei processi che si sono accumulati: in ambito civile è stato rinviato il 52 per cento dei procedimenti programmati tra marzo e aprile (nella seconda fase il 30 per cento), mentre per quanto riguarda il penale addirittura il 96 per cento dei procedimenti della Corte d'appello programmati nel periodo della prima ondata; nella seconda fase il 41 per cento;

    il motivo principale dell'arretrato delle cause d'appello non può essere ricercato esclusivamente nella procedura ma è legato a doppio filo con l'irrazionalità della geografia giudiziaria e soprattutto dell'organizzazione degli uffici e dell'organico dei magistrati, al punto che si può parlare di una vera e propria emergenza, se è vero che la Corte d'appello di Venezia e la sua Procura Generale sono ultimi in classifica, o quasi, in Italia per dotazione di magistrati rispetto agli indicatori più rilevanti che determinano il bisogno di giustizia di un territorio: a fronte di 133 unità previste risultano in servizio 79 dipendenti tenendo presente il personale distaccato e comandato, con una percentuale di scopertura del 40,60 per cento;

    il «gap» che emerge da tale situazione non può ritenersi superato nemmeno alla luce dei piani assunzionali preventivati e solo parzialmente attuati dal Ministero della giustizia per il biennio 2019-2021;

    sebbene i giudici d'appello di Venezia, nonostante l'ingente carico di lavoro, mantengano elevati ritmi di produttività, ai fini di un più celere svolgimento del secondo grado di giudizio appare non più procrastinabile l'istituzione della Corte d'appello di Verona o quantomeno di una sezione distaccata della Corte d'appello di Venezia presso la città di Verona. A tale proposito, è bene ricordare come tra i procedimenti civili e penali pendenti presso la Corte d'appello di Venezia quelli provenienti dai tribunali di Verona e di Vicenza costituiscono una parte preminente del contenzioso;

    l'istituzione di un'altra sede di amministrazione della giustizia d'appello comporterebbe, peraltro, una ripartizione del territorio fondata su parametri razionali e oggettivi. Infatti, dal punto di vista territoriale e logistico, è rilevabile immediatamente come la Corte d'appello di Venezia sia posta in un luogo del tutto decentrato e più difficilmente accessibile, anche dal punto di vista dei trasporti rispetto al territorio veneto amministrato e come una riorganizzazione della geografia giudiziaria nella regione comporterebbe, altresì, notevoli risparmi di tempo ai cittadini ed agli operatori;

    le problematiche che da tempo caratterizzano gli Uffici giudiziari veneziani, ad oggi, non hanno trovato soluzione e, anzi, confermato i problemi strutturali che rendono, appunto, del tutto peculiare nel panorama nazionale, la specificità veneziana;

    erogare giustizia significa agire per il superiore interesse della collettività, anche rispetto a obiettivi di celerità, accessibilità, sicurezza, e competitività;

    inequivocabili sono state le dichiarazioni dello stesso Ministro Nordio sulla chiara volontà di rivedere la riforma della geografia giudiziaria, in merito alla quale sono in fase di creazione tavoli di lavoro per la valutazione delle modalità con cui coniugare la tutela del diritto alla giustizia, soprattutto in sedi disagiate, con l'efficientamento delle infrastrutture giudiziarie, anche tramite la creazione di uffici di prossimità,

impegna il Governo

ad assumere ogni iniziativa di competenza volta a istituire a Verona una sezione distaccata della Corte di appello di Venezia.
(7-00098) «Maschio, Dondi, Palombi, Polo, Morgante, Pittalis, La Salandra, Padovani, Tosi, Ambrosi, Gardini, Giovine».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto alla giustizia

magistrato

procedura civile