Legislatura: 19Seduta di annuncio: 44 del 27/01/2023
Atto numero: 8/00003
Primo firmatario: AMORESE ALESSANDRO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 27/01/2023 MATTEONI NICOLE FRATELLI D'ITALIA 27/01/2023 PERISSA MARCO FRATELLI D'ITALIA 27/01/2023 DI MAGGIO GRAZIA FRATELLI D'ITALIA 27/01/2023 CANGIANO GEROLAMO FRATELLI D'ITALIA 27/01/2023 MESSINA MANLIO FRATELLI D'ITALIA 27/01/2023 ROSCANI FABIO FRATELLI D'ITALIA 27/01/2023
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 30/01/2023 AMORESE ALESSANDRO FRATELLI D'ITALIA INTERVENTO PARLAMENTARE 30/01/2023 ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA INTERVENTO PARLAMENTARE 31/01/2023 AMORESE ALESSANDRO FRATELLI D'ITALIA MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA BOSCHI MARIA ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER ZINGARETTI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA PERISSA MARCO FRATELLI D'ITALIA AMATO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA DICHIARAZIONE GOVERNO 31/01/2023 FRASSINETTI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE E MERITO) INTERVENTO PARLAMENTARE 31/01/2023 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 30/01/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/01/2023
DISCUSSIONE IL 31/01/2023
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 31/01/2023
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 31/01/2023
CONCLUSO IL 31/01/2023
7-00037 Amorese: iniziative per la promozione del «Giorno del ricordo» nelle scuole e nella società civile.
TESTO RIFORMULATO DELLA RISOLUZIONE
La VII Commissione,
premesso che:
solo con la legge 30 marzo 2004, n. 92, venne istituito il «Giorno del ricordo», istituendo in data 10 febbraio la commemorazione solenne e nazionale della memoria di una gravissima tragedia umana vissuta dagli italiani e da tutte le vittime delle foibe, come anche l'esodo di massa degli istriani, fiumani, giuliani e dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra, nonché della più complessa vicenda del confine orientale e delle violenze di matrice comunista del generale Josip Broz Tito condotte tra il 1943 e il 1947;
all'articolo 1, comma 2, della legge n. 92 del 2004 si fa espresso riferimento al fatto che tali commemorazioni debbano essere realizzate per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado e che istituzioni ed enti debbano favorire la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende;
il passaggio parlamentare che vide l'approvazione della legge n. 92 del 2004 vide un'ampia partecipazione di varie parti politiche, trasformando il testo in un tentativo condiviso da parte della politica di commemorare e dare dignità a un'indelebile cicatrice della storia italiana;
il 2005 è stato il primo anno in cui il giorno del ricordo fu celebrato, ottenendo il pieno supporto e sostegno da parte dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che evidenziò come gli eventi delle foibe debbano essere ricordati e spiegati alle nuove generazioni;
durante la manifestazione del Giorno del ricordo del 2020 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito le foibe «una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo». Come sottolineato dal Presidente «quella delle terribili sofferenze che gli italiani d'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l'occupazione dei comunisti jugoslavi è una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata. Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della seconda guerra mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest'ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole. La persecuzione, gli eccidi efferati di massa – culminati, ma non esauriti, nella cupa tragedia delle Foibe – l'esodo forzato degli italiani dell'Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia fanno parte a pieno titolo della storia del nostro Paese e dell'Europa», ricordando altresì il dolore «di profughi che conobbero nella loro madrepatria, accanto a grandi solidarietà, anche comportamenti non isolati di incomprensione, indifferenza e persino di odiosa ostilità»;
il dramma delle foibe, che per anni è stato cancellato dalla memoria collettiva, rappresenta – come ricordato dal Presidente Mattarella- «un evento entrato a far parte della storia nazionale, accettata e condivisa. Conquistando la dignità della memoria», dando piena attuazione alla legge n. 92 del 2004 e piena dignità a un trascorso storico per troppo tempo sminuito da attacchi ideologici negazionisti e revisionisti;
come sottolineato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 10 febbraio 2022, «si deve soprattutto alla lotta strenua degli esuli e dei loro discendenti se oggi, sia pure con lentezza e fatica, il triste capitolo delle Foibe e dell'esodo è uscito dal cono d'ombra ed è entrato a far parte della storia nazionale, accettata e condivisa. Conquistando, doverosamente, la dignità della memoria. Esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante. Ma oggi il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell'indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi. Questi ci insegnano che l'odio la vendetta, la discriminazione, a qualunque titolo esercitati, germinano solo altro odio e violenza»;
vale la pena ricordare che, nel luglio 2020, il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor si sono tenuti per mano a Trieste davanti alla foiba di Basovizza;
si tratta di un segno potente, spontaneo e fuori dal protocollo, che prova a sanare una ferita lunga oltre settant'anni; «le esperienze dolorose sofferte dalle popolazioni di queste terre non si dimenticano» ha ricordato Mattarella; «Proprio per questa ragione il tempo presente e l'avvenire chiamano al senso di responsabilità a compiere una scelta tra fare di quelle sofferenze patite da una parte e dall'altra l'unico oggetto dei nostri pensieri coltivando i sentimenti di rancore, oppure al contrario farne patrimonio comune nel ricordo e nel rispetto, sviluppando collaborazione, amicizia, condivisione del futuro»,
impegna il Governo:
a proseguire il percorso e incrementare le iniziative nelle scuole sul tema di cui in premessa, mediante seminari di studio per docenti e studenti, dedicati e affidati a docenti e storici che ne garantiscano il carattere scientifico;
ad adottare le iniziative di competenza, anche mediante il coinvolgimento dell'apposito Gruppo di lavoro istituito presso il Ministero dell'Istruzione e del merito per garantire che, nel rispetto dell'autonomia scolastica, accanto agli storici e ai docenti cui va consegnato il compito di trasmettere la complessità di questa vicenda e di contestualizzarla nella storia europea, siano i testimoni di quelle vicende o gli appartenenti ad associazioni di esuli istriano-giuliano-dalmati ad incontrare gli studenti, al fine di coltivare un'impostazione didattica capace di aderire ai fatti e contemporaneamente di trasmettere memorie nella prospettiva della riconciliazione, dell'incontro e dell'integrazione europea al fine di trasmettere e conservare la memoria della storia e della tragedia dei confini orientali;
a promuovere, in occasione del «Giorno del ricordo», per gli studenti delle scuole superiori, la bibliografia, le opere artistiche, cinematografiche, teatrali e letterarie inerenti al tema, come indicato nell'apposita sezione del portale di Agiscuola, in occasione del «Giorno del ricordo», e opere inerenti come il film «Red Land – Rosso Istria» che racconta la tragica vicenda di Norma Cossetto;
a sostenere la realizzazione di mostre e convegni, con il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali, per favorire la conoscenza e l'approfondimento della tragedia del Giorno del Ricordo con le associazioni degli esuli giuliano-dalmati;
a sostenere la realizzazione del «Treno del ricordo», sul modello già di successo del «Treno del milite ignoto», con una mostra multimediale itinerante con iniziative sul territorio delle città raggiunte, con il coinvolgimento delle regioni interessate.
(7-00037) «Amorese, Mollicone, Matteoni, Perissa, Di Maggio, Cangiano, Messina, Roscani».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):guerra
comunismo
approvazione della legge