ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00502

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 66 del 10/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: BOLDRINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 09/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 10/03/2023
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 10/03/2023
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 10/03/2023


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 09/03/2023
Stato iter:
23/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2023
Resoconto CIRIELLI EDMONDO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 23/03/2023
Resoconto BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/03/2023

DISCUSSIONE IL 23/03/2023

SVOLTO IL 23/03/2023

CONCLUSO IL 23/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00502
presentato da
BOLDRINI Laura
testo di
Venerdì 10 marzo 2023, seduta n. 66

   BOLDRINI, AMENDOLA, QUARTAPELLE PROCOPIO e PORTA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in occasione della sua visita a Roma, il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu, ha chiesto, a mezzo stampa, all'Italia di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato israeliano: «È ora che Roma riconosca Gerusalemme, nostra capitale da tremila anni. Proprio in ragione della tradizione così forte e antica fra Roma e Gerusalemme. Come hanno fatto gli Stati Uniti con un gesto di grande amicizia»;

   prontamente, il Vicepremier Matteo Salvini ha scritto su un social media: «Dico convintamente SÌ a Gerusalemme capitale di Israele, nel nome della pace, della storia e della verità»;

   la maggior parte dei membri dell'ONU e delle organizzazioni internazionali non riconosce l'annessione ad Israele di Gerusalemme Est, né riconosce Gerusalemme come capitale di Stato. Le Nazioni Unite continuano, fermamente, a sottolineare il regime internazionale di Gerusalemme e ad accusare Israele di occupazione illecita del territorio, soprattutto per quanto attiene a Gerusalemme est;

   in Israele, per la nona settimana di fila dall'elezione di Netanyahu a inizio gennaio 2023, decine di migliaia di persone hanno nuovamente protestato contro la riforma del sistema giudiziario proposta dal nuovo Governo, che toglie poteri di controllo alla Corte suprema per affidarli al Governo e che ritengono un pericolo per la democrazia israeliana –:

   quali siano le reali posizioni del Governo riguardo alla richiesta da parte del Premier israeliano di riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, anche tenendo conto della necessità di favorire ogni iniziativa utile per la ripresa di un concreto processo di pace nell'area, messa a rischio da iniziative unilaterali che possono acuire i contrasti tra le parti.
(5-00502)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 marzo 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00502

   Sulla richiesta di riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, la posizione dell'Italia è coerente con quella comune dell'Unione europea. Essa riconosce l'aspirazione di entrambe le parti ad avere la propria capitale a Gerusalemme, in linea con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Le risoluzioni numero 242 e 2334 sanciscono l'inaccettabilità di qualsiasi modifica unilaterale alle linee di demarcazione dopo il 4 giugno 1967.
   Per questo, l'Italia non riconosce l'annessione ad Israele di Gerusalemme Est, né riconosce Gerusalemme come capitale di Israele.
   La posizione italiana è stata ribadita, da ultimo, dal Presidente del Consiglio Meloni nell'incontro a Roma con il Primo Ministro di Israele Netanyahu il 10 marzo scorso.
   Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli affari esteri Tajani ha trasmesso lo stesso messaggio nel corso degli incontri istituzionali avuti durante la sua visita in Israele dal 12 al 14 marzo scorsi.
   L'Italia vuole essere il migliore amico di Israele in Europa, ma con l'Europa vogliamo lavorare per una pace secondo la formula «due popoli, due Stati». E nel quadro di questa formula, andrà considerato anche il tema della capitale di Israele.
   L'Italia intende contribuire al rilancio del processo di pace. Il Governo ha rivolto – e continuerà a rivolgere – l'appello a entrambe le parti a evitare ogni azione che possa ulteriormente deteriorare le condizioni essenziali per la realizzazione di una soluzione a due Stati.
   L'invito a tenere una linea di moderazione è funzionale all'obiettivo di rilanciare il dialogo politico e riportare le parti al tavolo negoziale. L'Italia ha ribadito il proprio impegno a favorire ogni processo politico tra Israele e Autorità Palestinese, per riprendere un sentiero di dialogo e fiducia reciproca.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riforma giudiziaria

Capo di governo

ONU