ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00460

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 61 del 02/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: CAIATA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI GIUSEPPE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 03/03/2023


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 02/03/2023
Stato iter:
16/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/03/2023
Resoconto SILLI GIORGIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 16/03/2023
Resoconto CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/03/2023
Resoconto PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/03/2023

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 03/03/2023

DISCUSSIONE IL 16/03/2023

SVOLTO IL 16/03/2023

CONCLUSO IL 16/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00460
presentato da
CAIATA Salvatore
testo presentato
Giovedì 2 marzo 2023
modificato
Venerdì 3 marzo 2023, seduta n. 62

   CAIATA, DI GIUSEPPE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nella rete estera del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, condizionata da una patologica carenza di personale, un ruolo preminente è svolto dal contingente degli impiegati a contratto, sia a legge italiana che a legge locale, di cui all'articolo 152 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 – che attualmente è stato elevato a 3150 unità con la legge di bilancio per il 2023 – la cui disciplina di riferimento appare confusa, frammentata e caratterizzata da aspetti dalla dubbia legittimità, segnatamente per quanto riguarda gli istituti di tutela, sia retributiva che di sicurezza sociale, riconosciuti;

   allo stato attuale, il personale a contratto, rappresenta – soprattutto nelle sedi dove si registra una vistosa carenza di organico di ruolo – l'unico motore operativo della rappresentanza, interlocutore dell'utenza locale e riferimento delle comunità e delle imprese italiane che intendono avviare business in loco e delle autorità locali;

   malgrado il predetto ruolo, il personale a contratto è costantemente escluso da qualsivoglia iniziativa di valorizzazione delle risorse umane e promozione della proiezione del sistema Paese oltre confine: i progetti di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese italiane, di valorizzazione del made in Italy e di promozione culturale, anche rientranti nelle misure disposte dal Pnrr di competenza del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, non possono però trovare attuazione se non attraverso una piena operatività, tra le altre cose, del predetto contingente di personale;

   uno dei paradossi che contraddistingue la configurazione giuridica del predetto personale si colloca nei limiti relativi alla retribuzione: sebbene l'articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 preveda l'inderogabile principio della congruità retributiva, disponendo il riadeguamento delle retribuzioni al variare di taluni parametri locali, il medesimo riadeguamento non è automatico né imperativo poiché vincolato non solo alla discrezionalità dell'Amministrazione, ma soprattutto alla disponibilità delle risorse all'uopo destinate, che sono poche briciole se messe a confronto con quanto previsto dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale per altri progetti;

   si evidenzia che le risorse per il riadeguamento stipendiale sono aggiornate annualmente, attraverso iniziative parlamentari di tipo emendativo, e non sono stanziate in maniera automatica, ed in occasione dell'ultima legge di bilancio l'ammontare complessivo è stato decurtato del 37 per cento rispetto ai valori del 2022;

   attualmente le risorse stanziate, pari a 500 mila euro, sono irrisorie e non consentiranno il riadeguamento retributivo previsto dalla legge con la conseguente emorragia di impiegati a contratto che si troveranno costretti a dimettersi lasciando scoperti centinaia di posti in uno scenario di già vistosa penuria di personale tale da rendere insussistenti le condizioni per l'attuazione dei progetti del Governo e quelli rientranti nelle missioni di cui al Pnrr –:

   se non si ritenga prioritario adottare iniziative di competenza volte a prevedere un'integrazione delle risorse destinate al riadeguamento retributivo del personale di cui in premessa, in vista dell'esercizio di autorizzazione degli aumenti previsto per il prossimo luglio 2023, anche nella prospettiva di garantire l'attuazione delle misure di competenza del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nell'ambito del Pnrr.
(5-00460)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 marzo 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00460

  Come osservato dagli Onorevoli interroganti, l'articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica 18 del 1967 stabilisce i parametri di riferimento per le retribuzioni del personale a contratto.
  Questi parametri sono: retribuzioni corrisposte dalle Rappresentanze diplomatiche di Paesi equiparabili all'Italia (in ambito Unione europea e G7) e dalle Organizzazioni Internazionali; condizioni del mercato del lavoro locale; e variazioni del costo della vita.
  La stessa norma definisce poi gli obiettivi della politica retributiva del Ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale nei confronti del personale a contratto. L'obiettivo fondamentale di questa politica è quello di garantire l'assunzione degli elementi più qualificati.
  Il quadro normativo che emerge da una lettura sistematica dell'articolo 157 non prevede meccanismi automatici di riadeguamento delle retribuzioni al variare di parametri quali il costo della vita. Il principio di congruità retributiva è cioè funzionale alla valorizzazione delle risorse umane in servizio presso le nostre Sedi all'estero.
  In questo quadro, gli impiegati a contratto, con un contingente complessivo che a seguito degli incrementi autorizzati negli ultimi anni ha ormai raggiunto le 3.150 unità – costituiscono una componente di fondamentale rilevanza e valore aggiunto per il funzionamento della nostra rete all'estero.
  Negli ultimi anni l'adeguamento annuale delle retribuzioni del personale a contratto a legge locale ha coinvolto un numero crescente di Sedi e di impiegati, culminando in uno stanziamento per il 2022 pari a circa un milione e mezzo di euro a beneficio di ben 47 Paesi, e di circa un terzo dell'intero contingente degli impiegati a contratto.
  La legge di Bilancio per il 2023, a fronte di una richiesta iniziale pari a un milione di euro, ha stanziato 500 mila euro per l'adeguamento delle retribuzioni dei contrattisti. La Farnesina è quindi impegnata a valutare e a promuovere ulteriori iniziative per assicurare adeguate risorse da destinare a un efficace adeguamento delle retribuzioni del personale a contratto.
  Sulla base di queste risorse disponibili, le scelte effettuate dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si muovono nel solco di una discrezionalità amministrativa ancorata ai princìpi di congruità, ponderatezza ed equilibrio fissati dalla legge a sostegno di tutta la Rete estera.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

personale a contratto

cooperazione internazionale