ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00352

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 50 del 13/02/2023
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 07/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TABACCI BRUNO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 13/02/2023
DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA 13/02/2023
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 13/02/2023
ROGGIANI SILVIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 13/02/2023
PASTORELLA GIULIA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 13/02/2023
MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 13/02/2023


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 07/02/2023
Stato iter:
16/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/03/2023
Resoconto SILLI GIORGIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 16/03/2023
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/02/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/02/2023

DISCUSSIONE IL 16/03/2023

SVOLTO IL 16/03/2023

CONCLUSO IL 16/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00352
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Lunedì 13 febbraio 2023, seduta n. 50

   QUARTAPELLE PROCOPIO, TABACCI, DELLA VEDOVA, PELUFFO, ROGGIANI, PASTORELLA e MAURI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 1° giugno 2023 partirà ufficialmente la nuova disciplina del brevetto unitario europeo e la città di Milano è, da tempo, candidata ad ospitare la terza sede del Tribunale unificato dei brevetti – una nuova corte internazionale con giurisdizione sui brevetti unitari e sui brevetti europei (Tub), quella che avrebbe dovuto ospitare Londra se non avesse optato per la Brexit e le cui funzioni sono state riassegnate alle altre due corti principali, cioè quella di Parigi e quella di Monaco di Baviera;

   l'Italia è uno dei Paesi membri dell'Unione europea con il maggior numero di brevetti registrati. In Italia sono iscritte a ruolo ogni anno circa 500 cause di brevetti, di cui 224 solo a Milano e di queste 200 di brevetti europei. Quanto a deposito dei brevetti, la Lombardia risulta essere la prima regione con circa 10.000 domande l'anno e, più in generale, è notoria la vocazione dell'impresa italiana in importanti settori della farmaceutica, della chimica, della siderurgia e della metallurgia;

   anche molte associazioni del settore industriale hanno sottolineato l'importanza che l'Italia ospiti una sede del Tub che permetterebbe – come ricordato in una intervista di qualche giorno fa dal presidente di Confimi – «le migliori opportunità all'industria domestica di potersi difendere al meglio senza il rischio di avere processi all'estero, non in lingua italiana e con costi aumentati da cinque a 30 volte» –:

   a che punto sia la trattativa con gli altri Stati membri europei per la scelta della terza sede del Tribunale per il brevetto unitario e quali iniziative stia attivando il Governo affinché all'Italia sia assegnata l'intera quota di competenze originariamente prevista per la sede di Londra.
(5-00352)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 marzo 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00352

  Come evidenziato dagli Onorevoli interroganti, a seguito del deposito dello strumento di ratifica da parte della Germania il 17 febbraio scorso, l'Accordo istitutivo del Tribunale Unificato dei Brevetti (il TUB, lo ricordo, non è un organo «comunitario» ma si basa su un'intesa intergovernativa) entrerà in vigore il 1° giugno prossimo, dopo più di dieci anni dalla firma, avvenuta il 19 febbraio 2013.
  Si tratta di un obiettivo importante, atteso in primo luogo dall'industria italiana. Decisiva fu infatti la spinta della nostra industria e dall'intera comunità di esperti e operatori della Proprietà Intellettuale in Italia e in Europa per la sottoscrizione del Trattato istitutivo da parte italiana nel 2013. Contestualmente all'entrata in vigore dell'Accordo TUB, infatti, diventerà operativo anche il pacchetto sul brevetto unitario europeo.
  Il TUB parte dopo una serie di ritardi.
  La Brexit, e in particolare l'uscita del Regno Unito non solo dall'Unione europea ma anche formalmente dall'Accordo TUB, ha costituito un fattore di complicazione.
  Ulteriori ritardi sono stati causati dai ricorsi presentati in Germania dinanzi alla Corte costituzionale Federale di Karlsruhe contro la legge interna di ratifica. Alla base dei ricorsi, l'asserita violazione dei diritti fondamentali e dei principi dello stato di diritto, come protetti dalla Legge Fondamentale della Repubblica Federale di Germania.
  Come sapete, i ricorsi sono stati respinti nel merito solo nell'estate del 2021, spianando quindi la strada alla piena partecipazione tedesca e all'avvio del periodo di applicazione provvisoria, prima, e all'entrata in funzione del TUB, in giugno.
  Il Tribunale avrà una struttura particolarmente articolata, con una Corte d'appello avente sede a Lussemburgo e una Corte di Primo Grado organizzata in una Divisione centrale, con sede a Parigi e con due sezioni, appunto una a Monaco e l'altra originariamente stabilita a Londra.
  Completeranno la struttura una Divisione regionale, che copre la Svezia e i Paesi baltici, e numerose Divisioni locali, aventi sede nella maggior parte degli Stati contraenti. L'Italia ospiterà a Milano la Divisione locale competente per il nostro Paese.
  Dopo l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, per lungo tempo la posizione di tutti gli altri Stati contraenti, con l'unica eccezione dell'Italia, era che l'uscita del Regno Unito facesse semplicemente decadere la sede di Londra, per obsolescenza. Per il venir meno del requisito soggettivo necessario dell'appartenenza del Regno Unito all'Unione europea, senza che fosse prevista la designazione di una possibile nuova sede al suo posto.
  Il sistema avrebbe potuto iniziare a funzionare con una Divisione centrale con sede a Parigi e una sezione a Monaco di Baviera, rinviando alla revisione dell'Accordo (prevista dopo sette anni dall'entrata in vigore) l'eventuale istituzione di una nuova sezione al posto di Londra.
  Ma a seguito dell'uscita del Regno Unito dal TUB, l'Italia era nel frattempo divenuto il terzo Stato Membro per numero di brevetti registrati, dopo Francia e Germania. Più in generale, l'Italia è uno dei Paesi guida in Europa nel campo della proprietà intellettuale e dell'innovazione.
  Per questo motivo, l'Italia decise di manifestare già nel 2020 l'intenzione di proporre la città di Milano come sede della sezione della Divisione centrale di primo grado del TUB, originariamente assegnata a Londra.
  Grazie all'azione diplomatica svolta nell'ambito degli organi di gestione del TUB e con le autorità dei singoli Stati parte, l'ipotesi che Milano possa effettivamente diventare sede della seconda sezione del TUB, accanto a Monaco di Baviera, si è andata progressivamente consolidando.
  Abbiamo acquisito nei mesi scorsi il sostegno di principio di alcuni Paesi chiave, a cominciare da Francia e Germania, ma anche dei Paesi Bassi. Abbiamo scongiurato candidature alternative sul tavolo.
  Si tratta di un primo esito molto importante e niente affatto scontato.
  L'obiettivo primario rimane quello di portare la sezione della Divisione centrale a Milano.
  Il Governo sta lavorando a tradurre i sostegni politici in una decisione concreta, affinché il 1° giugno, contestualmente all'entrata in vigore dell'Accordo TUB, il Comitato Amministrativo – organo di governo dell'Accordo sul TUB – adotti la decisione formale di istituzione della sezione di Milano della Divisione centrale, in sostituzione di Londra.
  L'azione dell'Esecutivo, coordinata dalla Farnesina, assieme al Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio, in stretto raccordo con le altre Amministrazioni competenti, si sta svolgendo in primo luogo con i Governi di Francia e Germania, che insieme all'Italia ospiteranno le altre sedi della Divisione centrale del TUB.
  Tengo a chiarire che la decisione formale di istituzione della sezione di Milano sarà adottata all'entrata in vigore dell'Accordo. Essa si configura tecnicamente come un emendamento all'Accordo istitutivo del TUB, volto a sostituire la parola «Londra» con la parola «Milano» all'articolo 7 paragrafo 2.
  Nella decisione verrà modificato anche l'Allegato II, che definisce le competenze sui contenziosi tra le tre città che ospitano la Divisione centrale di primo grado. I nostri partner francesi e tedeschi hanno chiesto, infatti, di rivedere contestualmente anche la ripartizione delle competenze originariamente stabilita nell'Allegato II che considerano sbilanciata a favore dell'ex sede di Londra. Nella loro visione, la revisione dell'Allegato II sulla ripartizione delle competenze è condizione dirimente per il loro sostegno alla decisione di istituire la sezione di Milano.
  Nella decisione, puntiamo, per il breve termine, a prevedere una serie di garanzie a tutela dell'operatività della sede di Milano che, in linea con quanto previsto all'articolo 87, paragrafo 3 dell'Accordo, sarà un'operatività piena dodici mesi dopo l'adozione della decisione, vale a dire dal 1° giugno 2024. Puntiamo poi, per il medio termine, a rafforzare il meccanismo di valutazione e riesame dell'Accordo, come emendato a seguito della decisione di istituzione della sezione di Milano, al fine di migliorare il funzionamento del Tribunale.
  Tengo a sottolineare che durante questo lavoro negoziale, che presenta risvolti tecnico-giuridici molto complessi, il Governo si è potuto avvalere della valida expertise dei portatori di interesse, in particolare del «Tavolo di Milano», con cui il Governo mantiene uno stretto raccordo in un'ottica di sistema Paese.
  Alla luce di tutti questi aspetti, il Governo, e in particolare Farnesina, Ministero della giustizia, Ministero delle imprese e del made in Italy intendono continuare a lavorare affinché si possa chiudere positivamente il negoziato con l'istituzione della sede di Milano in tempi rapidi e certi e con competenze adeguate.
  L'avvio del TUB, con una delle principali sedi a Milano, sarebbe un importante riconoscimento del ruolo di leadership in Europa del nostro Paese nello sviluppo economico e nell'innovazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

brevetto europeo