ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00099

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 19 del 05/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: D'ORSO VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2022
AMATO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2022
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2022
CHERCHI SUSANNA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2022
PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2022
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2022
ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2022
LOMUTI ARNALDO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2022
PENZA PASQUALINO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/12/2022
Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/01/2023
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 11/01/2023
Resoconto D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/12/2022

DISCUSSIONE IL 11/01/2023

SVOLTO IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00099
presentato da
D'ORSO Valentina
testo di
Lunedì 5 dicembre 2022, seduta n. 19

   D'ORSO, SPORTIELLO, AMATO, MORFINO, CHERCHI, PAVANELLI, AIELLO, ASCARI, LOMUTI e PENZA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   negli ambiti sociali ed educativi sta emergendo con evidenza nei territori un fenomeno di «sanitarizzazione» dell'educazione, a partire dai consultori familiari che progressivamente sono stati trasformati in presidi medici, tagliando fondi e figure professionali per quegli interventi che insistono sulle problematiche personali e relazionali, interventi di accompagnamento tante volte risolutivi e migliorativi per il singolo, per il nucleo familiare e per il territorio stesso in cui sono presenti;

   in particolare, risulta agli interroganti che le ASL, in forza di circolari regionali, spesso predispongano bandi per il reclutamento di personale nelle strutture sanitarie o di accoglienza, rivolti esclusivamente ad educatori sanitari appartenenti ad ordini di area medica, o sovente accorpino l'ambito educativo a professionalità come logopedisti o tecnici riabilitativi, di formazione prettamente sanitaria, oppure in alcuni casi inseriscano personale non qualificato, senza titoli, escludendo così una fetta importante di professioni educative come pedagogisti ed educatori professionali socio-pedagogici, da ambiti e ruoli caratterizzati da una marcata finalità educativa che solo gli stessi professionisti dell'educazione possono ricoprire;

   le professioni educative abilitano, cioè usano le potenzialità e la struttura della persona e delle risorse anche esterne, costruendo una progettualità educativa funzionale al cammino della persona per renderla «abile». L'educazione per sua natura è abilitativa e preventiva, interviene non solo nei processi della persona ma anche nel coordinamento e nel raccordo con le risorse esterne ad essa per creare un ambiente comunitario che porti agio alla persona e alle relazioni sociali attorno ad essa; la forma più efficace di prevenzione è l'educazione: si previene quando le persone sviluppano le proprie risorse e riescono così a gestire l'eventuale disagio esistenziale, a neutralizzare le cause soggettive della devianza ed a superare anche i condizionamenti esterni;

   valorizzare l'azione di educatori professionali socio-pedagogici e pedagogisti (anche attraverso la istituzione dell'ordine professionale e la costituzione degli albi degli educatori professionali socio-pedagogici e dei pedagogisti) già formati per legge da università statali e riconosciuti ai sensi della legge n. 205 del 2017, si traduce in un risparmio nel bilancio dello stato per il fatto che la qualità del servizio prestato da veri professionisti dell'educazione avrà una sicura ricaduta positiva e duratura sullo stato di salute fisica, mentale e qualità della vita dei cittadini tutti;

   promuovere l'ottica diffusa di una prevenzione primaria (o anche secondaria e terziaria) e della solidarietà ad opera di un approccio pedagogico-educativo nel territorio, significa anche sostenere le povertà educative e combattere l'emarginazione e la devianza giovanile, prevenendo la necessità di istituzionalizzazione dei minori ed il loro ingresso nel circuito penale –:

   se i Ministri interrogati non intendano procedere alla valorizzazione e alla tutela della figura dell'educatore professionale socio-pedagogico e di pedagogista risolvendo le problematiche di cui in premessa ed in che modo;

   se non intendano adottare iniziative per la istituzione dell'ordine professionale degli educatori socio-pedagogici e dei pedagogisti e la costituzione dei relativi albi professionali.
(5-00099)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 gennaio 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00099

  Il Legislatore ha già inteso valorizzare e tutelare la figura dell'educatore professionale socio-pedagogico e del pedagogista con apposite previsioni della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) ed in particolare con i commi 594, 595, 597 e 598 dell'articolo 1, normativa di cui l'interrogazione fa peraltro menzione.
  Nello specifico, il comma 594 identifica chiaramente gli ambiti di attività e gli ambiti di esercizio della professione, il comma 595 individua i requisiti formativi per il conseguimento della qualifica professionale, mentre i commi 597 e 598 disciplinano fattispecie transitorie per il conseguimento della qualifica stessa.
  Nell'ambito della medesima normativa il Legislatore ha inteso valorizzare e tutelare la figura dell'educatore professionale socio-pedagogico e del pedagogista collocandola nell'alveo delle professioni non organizzate in ordini e collegi, la cui disciplina è rimessa al decreto legislativo 14 gennaio 2013, n. 4.
  Dalle narrazioni esposte in premessa all'interrogazione non è dato evincere elementi concreti di necessità e proporzionalità di regolamentazione diversa o ulteriore (ad esempio nei termini di criticità che troverebbero immediata e diretta soluzione in forza di una regolamentazione diversa), anche tenendo conto di quanto previsto dalla Direttiva (UE) 2018/958 relativa a un test della proporzionalità prima dell'adozione di una nuova regolamentazione delle professioni, recepita con decreto legislativo 16 ottobre 2020, n. 142.
  Date queste premesse, posso però concludere che il tema evidenziato dagli onorevoli interroganti potrà essere oggetto di eventuali approfondimenti con gli altri Dicasteri competenti per materia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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