ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00028

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 10 del 16/11/2022
Firmatari
Primo firmatario: FOSSI EMILIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 15/11/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARRACINO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 16/11/2022
SCOTTO ARTURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 16/11/2022
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 16/11/2022
LAUS MAURO ANTONIO DONATO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 16/11/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 15/11/2022
Stato iter:
11/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/01/2023
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 11/01/2023
Resoconto FOSSI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/11/2022

DISCUSSIONE IL 11/01/2023

SVOLTO IL 11/01/2023

CONCLUSO IL 11/01/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00028
presentato da
FOSSI Emiliano
testo di
Mercoledì 16 novembre 2022, seduta n. 10

   FOSSI, SARRACINO, SCOTTO, GRIBAUDO e LAUS. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   Meta, società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato ad inizio novembre 2022 il taglio del 13 per cento del personale, quantificato in oltre 11.000 dipendenti;

   la notizia è stata ufficializzata con una lettera del Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, ai lavoratori; nella lettera, oltre ai licenziamenti, sono stati comunicati «una serie di ulteriori misure per costruire un'azienda più snella ed efficiente, tagliando le spese discrezionali ed estendendo il blocco delle assunzioni fino al primo trimestre del 2023»;

   nonostante la maggior parte dei dipendenti di Meta si trovino negli Stati Uniti, esistono comunque alcune sedi nazionali aperte nei Paesi dove la presenza e gli interessi delle piattaforme sono più consistenti e fra questi vi è anche l'Italia;

   da quanto emerge dai media la sede italiana di Milano (dove si svolgono prevalentemente le attività di pubblicità, comunicazione, traduzione e gestione delle campagne pubblicitarie) sarà interessata da 22 licenziamenti a fronte di 127 dipendenti;

   sempre secondo la stampa l'azienda dovrebbe incontrare i sindacati il 15 novembre 2022; va rimarcato in questo contesto come non ci siano state, fino ad oggi nell'azienda (come per altre filiali italiane delle Big Data) una rappresentanza sindacale;

   attualmente negli Stati Uniti le condizioni del licenziamento sono state definite: è stata infatti fissata una buonuscita di 16 settimane a cui vengono aggiunte due settimane per ogni anno di lavoro in azienda, sei mesi di assistenza sanitaria e promosse opportunità di ricollocamento in altre aziende del settore;

   in Italia, al contrario, non è ancora chiaro cosa succederà ai dipendenti al termine della procedura di licenziamento collettivo;

   va aggiunto che i tagli annunciati da Meta potrebbero avere altre ripercussioni sull'intera filiera: è emerso che la compagnia starebbe chiudendo intere sezioni e progetti a cui ha lavorato negli ultimi anni al fine di contenere le spese. Fonti stampa hanno riferito che «Meta avrebbe chiuso i team di Portal, il sub-brand della compagnia che, in tempi recenti, si è occupato di realizzare display smart per le videochiamate e che pare abbia lavorato negli ultimi mesi ad una serie di smartwatch targati Facebook, che ora non vedranno più la luce del mercato»;

   appare inoltre evidente come occorrano politiche nazionali capaci di garantire i lavoratori italiani dei big data, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e per non disperdere le competenze conseguite, adottando ogni misura utile volta ad assicurare un rapido ed efficace reinserimento nel mondo del lavoro;

   secondo l'osservatorio Big Data & Business Analytics, il mercato dei Big Data Analytics ha infatti archiviato il 2021 nel segno della ripartenza, raggiungendo quota 2 miliardi di euro, in crescita del 13 per cento, rispetto all'anno precedente –:

   se siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti intendano assumere al fine di favorire la continuità occupazionale dei lavoratori di Meta presenti nel nostro Paese e dell'indotto, verificando che vengano garantiti tutti gli istituti di tutela dei lavoratori previsti dal nostro ordinamento;

   se non ritengano opportuno promuovere iniziative specifiche al fine di prevedere apposite misure di reinserimento nel mondo del lavoro per detti lavoratori, anche promuovendo la costituzione di un apposito tavolo istituzionale finalizzato a monitorare i livelli occupazioni diretti e indiretti del settore dei big data nel nostro Paese.
(5-00028)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 gennaio 2023
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00028

  Gli onorevoli interroganti riportano la notizia che Meta, società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato ad inizio novembre 2022 il taglio del 13 per cento del personale, quantificato in oltre 11.000 dipendenti, e la riduzione dell'organico dovrebbe riguardare anche i lavoratori dell'Azienda in Italia.
  Al riguardo, sentite le competenti strutture ministeriali, rappresento che la società evidenziata, dopo accordo concluso in sede governativa, il 24 novembre 2022 per il ricorso alla CIGS per crisi aziendale per cessazione parziale di attività, ha presentato istanza per l'accesso all'intervento di CIGS per cessazione parziale decorrente dal 1° dicembre 2022 al 31 dicembre 2022.
  Nel citato verbale di accordo è espressamente previsto che: «l'intervento della CIGS è richiesto per un numero massimo di 41 lavoratori dell'unità produttiva di Via Oberdan n. 16 a Reggio Emilia. Stante la cessazione di attività produttiva i lavoratori verranno sospesi a zero ore, fatta eccezione per un ridotto numero di dipendenti per i quali verrà richiesta una riduzione di orario. È prevista l'apertura di una procedura collettiva di licenziamento ai sensi della legge n. 223 del 1991 con incentivo all'esodo per i dipendenti che si renderanno disponibili ad aderire al piano di gestione degli esuberi, così come disciplinato in apposito verbale di accordo che verrà sottoscritto in sede sindacale, manifestando la propria volontà di non impugnare il licenziamento. L'azienda si impegna a ricollocare su unità produttive site in Reggio Emilia i dipendenti che non si renderanno disponibili ad aderire al piano degli esuberi».
  Il procedimento amministrativo relativo all'istanza sopra citata è allo stato sospeso per carenza di documentazione istruttoria, che nello specifico si riferisce alla «documentazione che illustri gli specifici percorsi di politica attiva posti in essere con la Regione Emilia-Romagna al fine di gestire il personale in esubero».
  Non sono state invece riferite analoghe iniziative rispetto alla sede di Milano né l'Ispettorato del lavoro di Milano ha comunicato sussistere precedenti ispettivi per quanto riguarda la società Meta.
  Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha fatto presente che allo stato non è stato attivato un tavolo ministeriale che coinvolge la sede italiana della multinazionale Meta, dichiarandosi disponibile a valutare iniziative finalizzate alla salvaguardia dell'attività aziendale e alla tutela del perimetro occupazionale.
  Concludo assicurando altresì l'impegno del Ministero del lavoro a monitorare gli sviluppi della vicenda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

diritto del lavoro