Legislatura: 19Seduta di annuncio: 270 del 26/03/2024
Primo firmatario: BENZONI FABRIZIO
Gruppo: AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
Data firma: 26/03/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BONETTI ELENA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 26/03/2024 D'ALESSIO ANTONIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 26/03/2024 GRIPPO VALENTINA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 26/03/2024 SOTTANELLI GIULIO CESARE AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 26/03/2024
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/03/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 27/03/2024 Resoconto BENZONI FABRIZIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE RISPOSTA GOVERNO 27/03/2024 Resoconto NORDIO CARLO MINISTRO - (GIUSTIZIA) REPLICA 27/03/2024 Resoconto BENZONI FABRIZIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
DISCUSSIONE IL 27/03/2024
SVOLTO IL 27/03/2024
CONCLUSO IL 27/03/2024
BENZONI, BONETTI, D'ALESSIO, GRIPPO e SOTTANELLI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
è di questa settimana l'ultimo caso di suicidio in un carcere italiano: nella casa circondariale «Lorusso e Cutugno» di Torino un cittadino ecuadoregno di trentuno anni si è tolto la vita, impiccandosi alle sbarre della finestra della sua cella con un cappio rudimentale ricavato da un lenzuolo;
si è così tristemente saliti ufficialmente a ventisette suicidi nelle carceri italiane dall'inizio del 2024: si tratta di un andamento inquietante che vede la registrazione nel 2024 di un suicidio ogni 72 ore all'interno delle mura del sistema carcerario;
la situazione delle carceri italiane non è accettabile per uno Stato di diritto e, se è vero che è dalle condizioni dei detenuti che si misura il grado di civiltà di un Paese, è di assoluta priorità porre la questione all'attenzione della politica e tra le massime urgenze da affrontare;
ogni giorno trascorso senza che siano attuati rimedi idonei a scongiurare la morte negli istituti penitenziari non può che accrescere la responsabilità, sia politica sia morale, di chi si trova nella posizione di dover inderogabilmente affrontare il fenomeno. Vi è il pericolo concreto che togliersi la vita in carcere possa rappresentare, per i tanti oppressi, una «soluzione» da emulare, per sfuggire a condizioni di privazione della libertà sempre più umilianti e disumane, acuite da fattori, quali il sovraffollamento e la patologica carenza negli organici di agenti penitenziari, di medici e psichiatri e di operatori sociali;
lo stesso Presidente della Repubblica, nel discorso pronunciato il 18 marzo 2024 davanti alla polizia penitenziaria ricevuta al Quirinale, ha ribadito l'indispensabilità di affrontare il problema immediatamente e con urgenza per rispetto non solo dei valori della Costituzione, ma anche di coloro i quali negli istituti carcerari sono detenuti o vi lavorano;
è necessario assicurare loro supporto psicologico, condizioni di detenzione e di lavoro dignitose, oltre a strutture consone;
continuare, invece, a contare settimanalmente le vittime e a chiederci quale sia il prezzo dell'indifferenza non sono soluzioni adeguate ad un Paese democratico, i cui valori costituenti sono basati anche sulla tutela della dignità del valore di ogni singola vita, a maggior ragione se affidata alla sua custodia –:
quali iniziative urgenti intenda adottare per combattere in maniera strutturale il gravissimo fenomeno dei suicidi in carcere.
(3-01097)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):carcerazione
stabilimento penitenziario
suicidio