ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01082

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 265 del 19/03/2024
Firmatari
Primo firmatario: D'ALESSIO ANTONIO
Gruppo: AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
Data firma: 19/03/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARFAGNA MARIA ROSARIA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 19/03/2024
BENZONI FABRIZIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 19/03/2024
BONETTI ELENA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 19/03/2024
GRIPPO VALENTINA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 19/03/2024
SOTTANELLI GIULIO CESARE AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 19/03/2024


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 19/03/2024
Stato iter:
20/03/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/03/2024
Resoconto D'ALESSIO ANTONIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/03/2024
Resoconto GIORGETTI GIANCARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 20/03/2024
Resoconto D'ALESSIO ANTONIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/03/2024

SVOLTO IL 20/03/2024

CONCLUSO IL 20/03/2024

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01082
presentato da
D'ALESSIO Antonio
testo presentato
Martedì 19 marzo 2024
modificato
Mercoledì 20 marzo 2024, seduta n. 266

   D'ALESSIO, CARFAGNA, BENZONI, BONETTI, GRIPPO e SOTTANELLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:

   la norma che regolamenta le sanzioni pecuniarie che il cittadino deve versare al comune in caso di versamenti di tributi non eseguiti o in presenza di dichiarazioni omesse o infedeli (decreto legislativo n. 471 del 1997) prevede che: in presenza di versamenti di tributi non eseguiti in tutto o in parte si applichi una sanzione pari al 30 per cento per ogni importo non versato; in caso di omessa o infedele dichiarazione le sanzioni raggiungono il 100 per cento, mentre, in caso di omessa denuncia e omesso versamento, le due sanzioni sono da sommarsi raggiungendo quindi il 130 per cento; in tali situazioni il comune, effettuati i dovuti controlli, notifica un avviso di accertamento e irroga le sanzioni previste;

   mentre il comune irroga immediatamente le sanzioni nella misura minima del 30 per cento, l'Agenzia delle entrate attualmente prima comunica al contribuente di aver riscontrato anomalie invitandolo a sanarle, poi invia una comunicazione di irregolarità con applicazione delle sanzioni nella misura del 10 per cento. Solo successivamente, se il contribuente non adempie dopo i primi due «avvisi», emette un avviso di accertamento con le sanzioni previste dalla normativa;

   il comune è, di fatto, l'istituzione più vicina ai cittadini e, nel caso di specie, è il solo soggetto ad applicare sanzioni così elevate;

   in un momento come quello attuale lo Stato, in tutte le sue articolazioni, dovrebbe tutelare i cittadini intervenendo sulla normativa affinché gli organismi comunali non gravino così pesantemente sulle tasche dei contribuenti attraverso l'irrogazione di sanzioni che possono risultare profondamente sproporzionate, trasformando il comune in una sorta di antagonista nemico del cittadino;

   i comuni, in ragione della connaturata vicinanza alla cittadinanza, avrebbero necessità di un cambio di passo ai fini di una «riappacificazione» tra ente e contribuente;

   si dovrebbe prevedere, derogando alla normativa vigente, la possibilità di richiedere ai cittadini, almeno in prima istanza, esclusivamente i tributi dovuti (la sola sorte capitale), oltre agli interessi maturati per il periodo intercorrente dalla data di scadenza del tributo fino alla data di pagamento dello stesso;

   ciò non inciderebbe sulle previsioni di bilancio dei comuni, in quanto le sanzioni non figurano quali entrate. Si permetterebbe così ai cittadini di versare quanto dovuto e ai comuni di raggiungere, senza alcun danno, il duplice obiettivo di riscossione dei tributi e di segno di vicinanza ai cittadini –:

   se non ritenga di promuovere iniziative di carattere normativo volte a modificare la disciplina menzionata al fine di andare incontro alle esigenze di riscossione dei comuni e di gravare in misura inferiore sui singoli cittadini.
(3-01082)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comune

contribuente

previsione di bilancio