ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01024

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 251 del 27/02/2024
Firmatari
Primo firmatario: DELLA VEDOVA BENEDETTO
Gruppo: MISTO-+EUROPA
Data firma: 27/02/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA 27/02/2024


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E DELLE FORESTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E DELLE FORESTE delegato in data 27/02/2024
Stato iter:
28/02/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/02/2024
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/02/2024
Resoconto LOLLOBRIGIDA FRANCESCO MINISTRO - (AGRICOLTURA, SOVRANITÀ ALIMENTARE E FORESTE)
 
REPLICA 28/02/2024
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/02/2024

SVOLTO IL 28/02/2024

CONCLUSO IL 28/02/2024

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01024
presentato da
DELLA VEDOVA Benedetto
testo presentato
Martedì 27 febbraio 2024
modificato
Mercoledì 28 febbraio 2024, seduta n. 252

   DELLA VEDOVA e MAGI. — Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste . — Per sapere – premesso che:

   in un'intervista del 22 febbraio 2024, il Ministro interrogato ha dichiarato che, poiché non si intende entrare in contrasto con le imprese italiane produttrici di alternative vegetali alla carne, un comparto che secondo le stime vale quasi 700 milioni di euro e colloca l'Italia come terzo mercato europeo, è stato avviato un dialogo con dei rappresentanti della categoria, il quale, si apprende, sarebbe finalizzato a perfezionare una revisione dell'articolo 3 della legge n. 172 del 1° dicembre 2023, cosiddetta legge sulla carne coltivata, che introduce il «divieto della denominazione di carne per i prodotti trasformati contenenti proteine vegetali»;

   la norma è attualmente inattuata in attesa dei decreti attuativi previsti dal comma 5 del citato articolo 3, con cui il Ministero dell'agricoltura dovrà redigere l'elenco delle denominazioni vietate;

   la suddetta norma è stata adottata in violazione di un obbligo procedurale ex direttiva dell'Unione europea 2015/1535, come evidenziato anche dalla Commissione europea nella comunicazione con cui ha chiuso la notifica Tris 2023/0675/IT relativa alla legge in oggetto: infatti, avendo sottoposto la normativa alle verifiche ex procedura Tris il giorno stesso della promulgazione in Gazzetta Ufficiale, l'Italia ha compiuto una violazione di alcuni obblighi procedurali da cui consegue l'inefficacia della legge n. 172 del 2023 che, come stabilito dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea (Unilever, 26 settembre 2000), può essere dichiarata inapplicabile dai tribunali nazionali;

   pertanto, qualora al termine del confronto con il comparto, il Dicastero dovesse procedere all'adozione dei decreti attuativi, seppur restringendo la lista dei termini vietati come prospettato nella citata intervista, il divieto resterebbe comunque viziato e inefficace e le aziende verrebbero così sottoposte agli ingenti costi di re-branding e di smaltimento delle vecchie etichette, per adeguarsi a una norma inefficace e disapplicabile, costi che stanno già oggi, in questa fase di mancata attuazione, penalizzando le aziende del settore che devono confrontarsi con scelte di marketing da intraprendere in un quadro di incertezza del diritto –:

   come e secondo quali tempistiche il Ministro interrogato intenda procedere rispetto all'annunciata revisione dell'articolo 3 della legge n. 172 del 2023, ovvero se sia intenzione del Dicastero ripristinare urgentemente una situazione di certezza del diritto con l'adozione di iniziative volte all'abrogazione della norma viziata.
(3-01024)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

abrogazione

direttiva comunitaria

etichettatura