ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00862

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 212 del 12/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: RICHETTI MATTEO
Gruppo: AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
Data firma: 12/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUFFINO DANIELA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 12/12/2023
BENZONI FABRIZIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 12/12/2023
BONETTI ELENA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 12/12/2023
D'ALESSIO ANTONIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 12/12/2023
GRIPPO VALENTINA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 12/12/2023
SOTTANELLI GIULIO CESARE AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 12/12/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 12/12/2023
Stato iter:
13/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/12/2023
Resoconto RUFFINO DANIELA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2023
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 13/12/2023
Resoconto RICHETTI MATTEO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/12/2023

SVOLTO IL 13/12/2023

CONCLUSO IL 13/12/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00862
presentato da
RICHETTI Matteo
testo presentato
Martedì 12 dicembre 2023
modificato
Mercoledì 13 dicembre 2023, seduta n. 213

   RICHETTI, RUFFINO, BENZONI, BONETTI, D'ALESSIO, GRIPPO e SOTTANELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica . — Per sapere – premesso che:

   il nucleare oggi fornisce il 24 per cento dell'energia elettrica nell'Unione europea e, coerentemente con la Tassonomia europea per la finanza sostenibile, è incluso nei piani di decarbonizzazione di numerosi Paesi membri;

   il Centro comune di ricerca della Commissione europea ha esaminato tutta la filiera nucleare di «terza generazione evoluta», utilizzata oggi per la costruzione di nuovi reattori, e ha concluso che: «Le analisi non hanno rivelato alcuna prova scientifica che il nucleare faccia più danni alla salute umana o all'ambiente rispetto ad altre tecnologie incluse nella tassonomia verde europea» e, pertanto, esso rispetta il principio «do not significant harm», condizione necessaria per l'ammissione in Tassonomia;

   per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica in Italia, l'opzione più sostenibile per occupazione di suolo, materiali impegnati e costi dell'intero sistema elettrico è un mix di rinnovabili e nucleare;

   l'Agenzia internazionale dell'energia atomica mostra che il tempo medio di costruzione dei 103 reattori di grande taglia avviati dal 2000 ad oggi è di poco inferiore a 7 anni;

   il Ministro interrogato ha recentemente ribadito l'obiettivo di triplicare la potenza rinnovabile installata in Italia; ciò richiede investimenti ingenti non solo per gli impianti di generazione, ma anche per i sistemi di accumulo e il potenziamento delle reti; tutti costi che, dal 2030 in poi, sarebbero ridotti dall'entrata in servizio di centrali nucleari;

   allo stesso tempo il Ministro interrogato ha affermato di escludere la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia e di ritenere che solo «i distretti industriali o le singole aziende energivore potranno dotarsi di piccoli reattori modulari di quarta generazione»;

   tali posizioni confliggono con il contenuto delle mozioni approvate il 9 maggio 2023 e con la dichiarata volontà del Governo e ostacolerebbero la decarbonizzazione alle migliori condizioni, atteso che il mix ottimale di rinnovabili e nucleare richiederebbe almeno 100 «piccoli» reattori (assumendo una potenza unitaria di 300 megawatt); perciò l'Italia avrà bisogno sia di reattori di grande taglia, preferibilmente in centrali multi-reattore, sia di reattori «piccoli modulari» (i cosiddetti smr): escludere gli uni o gli altri non ha giustificazione tecnica né economica né tanto meno di sicurezza – :

   come possa dichiararsi favorevole al nucleare e, al contempo, contro la costruzione di centrali nucleari multi-reattore della migliore tecnologia disponibile e come intenda, di conseguenza, raggiungere nei tempi previsti l'obiettivo di azzeramento delle emissioni nette, impossibile in Italia con un mix basato solo su fonti rinnovabili e fossili.
(3-00862)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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