Legislatura: 19Seduta di annuncio: 209 del 05/12/2023
Primo firmatario: COLUCCI ALFONSO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma AURIEMMA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2023 PENZA PASQUALINO MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2023 RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/12/2023
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/12/2023 Resoconto COLUCCI ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 06/12/2023 Resoconto PIANTEDOSI MATTEO MINISTRO - (INTERNO) REPLICA 06/12/2023 Resoconto COLUCCI ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 06/12/2023
SVOLTO IL 06/12/2023
CONCLUSO IL 06/12/2023
ALFONSO COLUCCI, AURIEMMA, PENZA e RICCARDO RICCIARDI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
divulgati dagli organi della stampa, si apprendono nuovi e preoccupanti dettagli inerenti alla delocalizzazione di migranti richiedenti asilo, soccorsi esclusivamente in mare da mezzi navali militari esclusivamente italiani, in due strutture situate in Albania, da realizzare o riqualificare a spese dell'Italia;
si prefigurerebbe un impegno economico-finanziario per il nostro Paese completamente diverso da quello finora conosciuto ed esposto dal Governo, con un impatto ben più pesante sulla finanza pubblica e costi esorbitanti e inspiegabili rispetto allo scopo;
i costi risulterebbero lievitati – 100 milioni di euro per il 2024, 50 milioni di euro per ciascuno degli anni successivi – e la capienza delle strutture decisamente ridotta, dai tremila previsti a 720 posti nel 2024;
sorprende, per le finalità alternative a cui quelle somme potrebbero essere destinate, e preoccupa, per l'impatto sulla finanza pubblica, l'entità dei suddetti costi per l'approntamento di due strutture – che fungerebbero, l'una, da hotspot, e l'altra, da centro di permanenza per i rimpatri – in particolare a fronte del fatto che tutti i nove centri di permanenza per i rimpatri già operativi nel territorio nazionale sono costati 52 milioni di euro complessivi nell'arco degli ultimi 4 anni;
preme agli interroganti segnalare, altresì, la realizzazione già prestabilita di centri di permanenza per i rimpatri in ciascuna regione italiana, di nuovi hotspot e di nuove strutture governative, anche temporanee, nonché l'incongruenza della delocalizzazione espressa di richiedenti asilo ai quali, nel caso di positivo riconoscimento, sarebbe concesso di lavorare nel nostro Paese e ben potrebbero integrare le esigenze dei datori di lavoro italiani, aziende e famiglie, che hanno richiesto, nel complesso, 600.000 lavoratori stranieri, a fronte di ingressi, autorizzati dal cosiddetto «decreto flussi», pari a 136.000;
preme, altresì, segnalare che i mezzi finanziari impiegati in Albania potrebbero essere utilizzati nella riqualificazione di strutture e immobili pubblici sul suolo nazionale, anche a favore degli alloggi di servizio delle forze dell'ordine o comunque a sostegno di altre finalità e scopi benefici per la collettività –:
se, per quanto di competenza, non intenda considerare il così rilevante dispendio di mezzi finanziari per la delocalizzazione di due strutture all'estero ove detenere i richiedenti asilo, al fine di destinarlo al potenziamento di strutture di servizio, di presidi e unità di personale delle forze di polizia sul territorio nazionale, anche a fronte dei dati relativi all'anno in corso che ha visto, per la prima volta dal 2013, un forte incremento della criminalità predatoria.
(3-00841)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):asilo politico
delocalizzazione
economia pubblica