ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00703

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 170 del 03/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 03/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MESSINA MANLIO FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
ANTONIOZZI ALFREDO FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
GARDINI ELISABETTA FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
RUSPANDINI MASSIMO FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
CARAMANNA GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
COLOMBO BEATRIZ FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
COMBA FABRIZIO FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
GIOVINE SILVIO FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
MAERNA NOVO UMBERTO FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
PIETRELLA FABIO FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
SCHIANO DI VISCONTI MICHELE FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 03/10/2023
GIORGIANNI CARMEN LETIZIA FRATELLI D'ITALIA 04/10/2023
TREMAGLIA ANDREA FRATELLI D'ITALIA 04/10/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY delegato in data 03/10/2023
Stato iter:
04/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/10/2023
Resoconto GIORGIANNI CARMEN LETIZIA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 04/10/2023
Resoconto URSO ADOLFO MINISTRO - (IMPRESE E MADE IN ITALY)
 
REPLICA 04/10/2023
Resoconto TREMAGLIA ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 04/10/2023

DISCUSSIONE IL 04/10/2023

SVOLTO IL 04/10/2023

CONCLUSO IL 04/10/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00703
presentato da
FOTI Tommaso
testo presentato
Martedì 3 ottobre 2023
modificato
Mercoledì 4 ottobre 2023, seduta n. 171

   FOTI, MESSINA, ANTONIOZZI, GARDINI, MONTARULI, RUSPANDINI, CARAMANNA, COLOMBO, COMBA, GIOVINE, MAERNA, PIETRELLA, SCHIANO DI VISCONTI, ZUCCONI, GIORGIANNI, TREMAGLIA, GIORGIANNI, TREMAGLIA. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy . — Per sapere – premesso che:

   il tessuto produttivo italiano è costituito da una rilevante presenza di micro, piccole e medie imprese: poco più di 4 milioni, che danno lavoro a circa 17 milioni di persone; in base all'ultimo rapporto di Confindustria e Cerved, aggiornato al 2021, si contano circa 163.551 piccole e medie imprese così distribuite: 97.100 piccole e medie imprese in Nord Italia; 33.012 piccole e medie imprese al Centro; 33.440 piccole e medie imprese nel Sud del Paese;

   in particolare, le piccole e medie imprese contribuiscono in modo rilevante all'occupazione e al fatturato totale della filiera del made in Italy, con un contributo del 40 per cento all'agroalimentare, del 43 per cento alla moda e del 41 per cento all'arredo e al design, settori il cui fatturato complessivo ammonta, rispettivamente, a 576 miliardi, 180 miliardi e 110 miliardi di euro;

   è necessario sostenere le micro, piccole e medie imprese attraverso misure ad hoc per valorizzare il loro ruolo nel percorso di superamento della crisi innescata dalla pandemia da COVID-19 e dal conflitto in Ucraina;

   in primo luogo, occorre dare loro una maggiore certezza, introducendo norme di immediata applicazione che rimuovano gli ostacoli allo sviluppo delle piccole e medie imprese e riducano gli oneri burocratici che le stesse sono tenute a fronteggiare;

   inoltre, vi è la necessità di rimuovere gli ostacoli al pieno dispiegamento di efficacia dell'intervento pubblico a sostegno del tessuto produttivo, mediante la razionalizzazione delle politiche di incentivazione, nonché di rafforzare le capacità di sostegno alla crescita negli ambiti strategici delle politiche industriali nazionali ed europee;

   per restare competitive sul mercato, le imprese italiane necessitano di politiche incentivanti ben definite e strutturali, che forniscano direttive certe e siano incentrate sullo sviluppo nei comparti strategici prioritari, quali l'innovazione e la sostenibilità ambientale;

   nel settembre 2023 è stato pubblicato l'«Outlook Abi-Cerved sui crediti deteriorati delle imprese», che evidenzia come, nell'attuale fase economica, le imprese si trovino a fronteggiare gli effetti negativi dei diversi shock che hanno colpito in sequenza il tessuto produttivo italiano;

   in particolare, l'alta inflazione e il forte rialzo dei tassi di interesse stanno generando un progressivo deterioramento dei fondamentali finanziari delle imprese e provocando una riacutizzazione dei rischi;

   in base alle stime di Abi e Cerved, nel 2023 il tasso di deterioramento del credito alle imprese toccherà il 3,1 per cento (dal 2,2 per cento del 2022) e nel 2024 si prevede un ulteriore aumento che porterà l'indice a raggiungere un picco del 3,8 per cento, il valore più alto dal 2016 –:

   quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di risolvere le problematiche citate in premessa con riferimento alle piccole e medie imprese italiane.
(3-00703)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

piccole e medie industrie

credito industriale