Legislatura: 19Seduta di annuncio: 170 del 03/10/2023
Primo firmatario: DELLA VEDOVA BENEDETTO
Gruppo: MISTO-+EUROPA
Data firma: 03/10/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA 03/10/2023
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/10/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 04/10/2023 Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA RISPOSTA GOVERNO 04/10/2023 Resoconto NORDIO CARLO MINISTRO - (GIUSTIZIA) REPLICA 04/10/2023 Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
DISCUSSIONE IL 04/10/2023
SVOLTO IL 04/10/2023
CONCLUSO IL 04/10/2023
DELLA VEDOVA e MAGI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
il 29 settembre 2023 il giudice del tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento disposto dal questore della provincia di Ragusa il giorno 28 settembre 2023 nei confronti di tre migranti;
la decisione del giudice del tribunale di Catania si fonda sul principio, più volte sottolineato dalla Corte costituzionale, secondo il quale il giudice nazionale ha il dovere di disapplicare la normativa interna qualora sia in conflitto con la sovraordinata normativa europea direttamente applicabile;
il giudice del tribunale di Catania ha rilevato che il decreto-legge n. 20 del 2023, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 50 del 2023, sulla quale si fondava il provvedimento di trattenimento disposto dal questore di Ragusa, confligge con le direttiva europea secondo le quali il richiedente asilo non può essere trattenuto al solo fine di esaminare la sua domanda e il trattenimento deve considerarsi misura eccezionale, applicabile solo quando non ci siano altre misure idonee alternative, e che, anche nel caso in cui il richiedente provenga da un Paese di origine designato come sicuro, si deve comunque accertare caso per caso la sussistenza dei requisiti per la concessione della protezione internazionale, essendo esclusa la possibilità degli automatismi previsti invece dalla nuova normativa nazionale (cosiddetto «decreto Cutro»);
il Ministro dell'interno, Matteo Piantedosi, non convinto della fondatezza della decisione del giudice di Catania, ha annunciato l'intenzione di impugnarla, secondo la corretta prassi dello Stato di diritto;
invece la Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, attraverso un post su Facebook, ha sostenuto che la decisione del giudice di Catania sia un attacco «contro i provvedimenti di un Governo democraticamente eletto», lasciando esplicitamente intendere, a giudizio degli interroganti, che le decisioni dei giudici debbano uniformarsi ai provvedimenti dell'Esecutivo, anche in presenza di evidenti indizi di illegittimità rispetto alla normativa nazionale ed europea;
per le stesse ragioni il Vice Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Salvini, in un tweet a commento della decisione del tribunale di Catania, ha auspicato una «profonda riforma della giustizia» –:
se ritenga che quelli espressi dalla Presidente del Consiglio dei ministri e dal Vice Presidente del Consiglio dei ministri – in sostanza, ad avviso degli interroganti, inversione della gerarchia delle fonti del diritto tra normative nazionali ed europee e subordinazione della magistratura all'Esecutivo – siano i principi politici ispiratori della riforma della giustizia del Governo o, al contrario, se convenga invece con gli interroganti che sia opportuno, a tutela della reputazione del nostro Paese, ribadire con chiarezza il principio fondamentale dell'indipendenza della magistratura.
(3-00695)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):giudice