ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00500

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 129 del 29/06/2023
Firmatari
Primo firmatario: CASASCO MAURIZIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 29/06/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 29/06/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY delegato in data 29/06/2023
Stato iter:
12/09/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/09/2023
Resoconto BERGAMOTTO FAUSTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (IMPRESE E MADE IN ITALY)
 
REPLICA 12/09/2023
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/09/2023

SVOLTO IL 12/09/2023

CONCLUSO IL 12/09/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00500
presentato da
CASASCO Maurizio
testo presentato
Giovedì 29 giugno 2023
modificato
Martedì 12 settembre 2023, seduta n. 160

   CASASCO e SQUERI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   il settore automotive, con oltre 274 mila addetti diretti e indiretti e 5.500 imprese, di cui più di 2 mila della componentistica, è strategico per l'economia nazionale;

   tale comparto negli ultimi tempi sta affrontando una fase di profonda transizione che sta incidendo in misura significativa sugli equilibri e sui volumi produttivi in Europa;

   presso il Ministero delle imprese e del made in Italy è stato istituito un tavolo dedicato al settore automotive, in considerazione della trasformazione tecnologica e della transizione green in atto, che rappresentano una sfida, non solo in termini di produzione ma anche per gli effetti sociali;

   i sindacati hanno recentemente messo in luce l'urgenza di un intervento delle istituzioni italiane per garantire un confronto con tutte le parti interessate – organizzazioni sindacali e Stellantis – per arrivare a un accordo quadro che garantisca prospettive industriali e occupazionali ai lavoratori del gruppo e dell'intera filiera della componentistica;

   Stellantis ha di fatto disatteso l'accordo sindacale che garantiva la tenuta occupazionale, sia pure ricorrendo a uscite incentivate, mentre permane elevata l'incertezza sul futuro degli stabilimenti italiani e della componentistica;

   per far fronte alle sfide della transizione, è stato inoltre costituito un fondo con una dotazione di 8,7 miliardi di euro fino al 2030, che ha già trovato parziale attuazione sia nelle politiche di sostegno dell'offerta che della domanda;

   gli incentivi ai diesel e benzina euro 6 vanno a Stellantis per una quota di mercato pari al 35,2 per cento (marzo 2023). Per la quota restante vanno principalmente a case automobilistiche europee, di cui l'indotto italiano è tra i principali fornitori. Complessivamente si può dire che almeno il 60 per cento degli incentivi rimane in Italia;

   sono quasi 11 milioni le auto altamente inquinanti – Euro 3 o inferiori – che circolano nel nostro Paese, oltre un quarto del parco auto circolante;

   si ritiene necessario monitorare costantemente le scelte di Stellantis in termini di investimento sugli stabilimenti italiani, sia sotto il profilo del piano industriale, sia sotto il profilo del ruolo ad essi attribuito, nonché richiamare il gruppo agli impegni assunti, al fine di assicurare gli investimenti necessari allo sviluppo produttivo e alla tutela occupazionale –:

   se, anche alla luce delle ingenti economie negli incentivi per le fasce 0-20 e 21-60 grammi per chilometro (solo l'8 per cento speso), non ritenga utile spostarne una quota verso la fascia 61-135 grammi per chilometro al fine di sostenere l'automotive italiano e l'ammodernamento del parco auto obsoleto.
(3-00500)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accesso all'occupazione

automobile

investimento industriale