ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00422

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 107 del 23/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: SANTILLO AGOSTINO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/05/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 23/05/2023
SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 23/05/2023
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/05/2023
FENU EMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 23/05/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR
Attuale delegato a rispondere: AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR delegato in data 23/05/2023
Stato iter:
24/05/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/05/2023
Resoconto SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2023
Resoconto FITTO RAFFAELE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR)
 
REPLICA 24/05/2023
Resoconto SANTILLO AGOSTINO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/05/2023

SVOLTO IL 24/05/2023

CONCLUSO IL 24/05/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00422
presentato da
SANTILLO Agostino
testo presentato
Martedì 23 maggio 2023
modificato
Mercoledì 24 maggio 2023, seduta n. 108

   SANTILLO, FRANCESCO SILVESTRI, SCUTELLÀ, ILARIA FONTANA e FENU. — Al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR . — Per sapere – premesso che:

   in materia di «Tutela del territorio e della risorsa idrica» (componente M2C4), il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede lo stanziamento di 15 miliardi di euro, riservando circa 2,49 miliardi di euro agli interventi sul dissesto idrogeologico (investimento 2.1), con l'obiettivo della messa in sicurezza di 1,5 milioni di persone che vivono nelle aree attualmente a rischio idrogeologico;

   il Piano nazionale di ripresa e resilienza riprende l'approccio sistemico introdotto dal cosiddetto piano «ProtegItalia» (con uno stanziamento di 14,3 miliardi di euro dal 2018 al 2030), che prevede la separazione della gestione emergenziale da quella ordinaria, mediante la divisione dell'investimento in due sub-investimenti, rispettivamente, di competenza del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, relativo alle misure strutturali e non strutturali nei territori più a rischio (sub-investimento 2.1a), e della Protezione civile, dedicato alle misure in favore delle aree colpite da calamità (sub-investimento 2.1b);

   rispetto al sub-investimento 2.1a, da raggiungere entro il 2023 (traguardo M2C4-10), consistente nell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi in materia di gestione e riduzione dei rischi idrogeologici, al fine della completa realizzazione dei predetti interventi entro il 30 marzo 2026, non si è conclusa la relativa procedura;

   la Corte dei conti, nella relazione semestrale sui dati del sistema ReGis, presentata al Parlamento il 28 marzo 2023, ha rilevato profili di criticità in ordine a problematiche di carattere amministrativo-gestionale dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza da risolvere entro i primi mesi del 2023;

   il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta una sfida epocale e irripetibile per il nostro Paese che comporta grande impegno e responsabilità. Una sfida che è impensabile non cogliere, anche da parte di una forza di opposizione intransigente come il MoVimento 5 Stelle, in quanto travalica le dinamiche di maggioranza e opposizione e mette in gioco la stessa credibilità dell'Italia;

   desta preoccupazione il ritardo accumulato per il pagamento della terza rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tanto più a fronte della riduzione, operata dalla legge di bilancio per il 2023, di oltre il 40 per cento dei fondi per la messa in sicurezza del territorio –:

   quali iniziative di competenza utili, anche di carattere normativo, intenda adottare al fine di garantire il pagamento della terza rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza, compresa la componente M2C4 – investimento 2.1, e quindi il pieno e prioritario impiego delle risorse previste dal Piano nel rispetto del cronoprogramma, nonché di rimediare ai ritardi di questi mesi, in particolare assicurando un'operazione di trasparenza che coinvolga maggiormente il Parlamento e dia conto dell'effettiva programmazione degli interventi a livello emergenziale e strutturale.
(3-00422)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

opposizione politica

investimento

idrogeologia