ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00285

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 77 del 28/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: GIANASSI FEDERICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 28/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/03/2023
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/03/2023
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/03/2023
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/03/2023
FERRARI SARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/03/2023
GHIO VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/03/2023
CASU ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 28/03/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/03/2023
Stato iter:
29/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/03/2023
Resoconto GIANASSI FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
 
RISPOSTA GOVERNO 29/03/2023
Resoconto NORDIO CARLO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 29/03/2023
Resoconto SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/03/2023

SVOLTO IL 29/03/2023

CONCLUSO IL 29/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00285
presentato da
GIANASSI Federico
testo presentato
Martedì 28 marzo 2023
modificato
Mercoledì 29 marzo 2023, seduta n. 78

   GIANASSI, FORNARO, LACARRA, SERRACCHIANI, ZAN, FERRARI, GHIO e CASU. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:

   il reato di tortura è stato finalmente istituito con la legge n. 110 del 2017, all'esito di un lungo e complesso iter parlamentare;

   l'approvazione della legge sul reato di tortura e di istigazione alla tortura (articoli 613-bis e 613-ter del codice penale) ha rappresentato un fondamentale passo avanti per la difesa dei diritti e per la civiltà del nostro Paese, fornendo, in questo modo, un segno concreto di civiltà e di allineamento all'Europa;

   il reato di tortura è presente in tutti gli ordinamenti democratici ed è richiesto, infatti, dalle convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani;

   l'Italia è stata uno degli ultimi Paesi occidentali ad averlo introdotto;

   sono molte le norme internazionali che affermano che nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti, tra le quali: la Convenzione di Ginevra del 1949, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo del 1950, la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, la Convenzione internazionale contro la tortura del 1984, lo Statuto di Roma, istitutivo della Corte penale internazionale del 1998;

   si apprende con stupore e preoccupazione che il partito di Fratelli d'Italia ha presentato la proposta di legge Vietri e altri, n. 623, che intende abrogare i reati di cui agli articoli 633-bis e 633-ter del codice penale;

   i proponenti, nella relazione alla proposta di legge, sosterrebbero che l'abrogazione del reato di tortura aiuterebbe le forze dell'ordine nel loro lavoro quotidiano, valutazione estremamente offensiva nei confronti delle forze dell'ordine nazionali che operano nel rispetto delle regole, con straordinaria professionalità e con profondo senso del dovere, delle istituzioni e dei principi;

   al contrario, chi viola i principi democratici commettendo il reato di tortura offende proprio le istituzioni democratiche e il prestigio delle stesse forze dell'ordine e, di fronte a tali fatti, occorre una risposta dello Stato per l'accertamento della verità e per la tutela delle vittime –:

   quali siano gli orientamenti del Governo in ordine ai delitti di tortura e di istigazione alla tortura, di cui agli articoli 633-bis e 633-ter del codice penale, in particolare se intenda assumere iniziative normative al fine di modificarli, depotenziarli o addirittura abrogarli, il che allontanerebbe, una volta di più, l'Italia dagli standard di civiltà e di rispetto dei diritti umani richiesti dalla Costituzione e dalle norme internazionali ed europee.
(3-00285)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

tortura

Carta dei diritti dell'uomo