ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00236

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 66 del 10/03/2023
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/00512
Abbinamenti
Atto 3/00202 abbinato in data 14/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: GRIMALDI MARCO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 10/03/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 10/03/2023
Stato iter:
14/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/03/2023
Resoconto MANTOVANO ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 14/03/2023
Resoconto GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/03/2023

DISCUSSIONE IL 14/03/2023

SVOLTO IL 14/03/2023

CONCLUSO IL 14/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00236
presentato da
GRIMALDI Marco
testo presentato
Venerdì 10 marzo 2023
modificato
Martedì 14 marzo 2023, seduta n. 68

   GRIMALDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nel 2001, per volere del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, è stata costituita la «Fondazione studi dei consulenti del lavoro», una non profit, il cui presidente, da anni, è Rosario De Luca, marito del Ministro interrogato, che ha guidato, fino alla sua nomina a Ministro, il Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro;

   nel 2018 il presidente della Fondazione studi ha deciso di creare una seconda fondazione: la «Fondazione studi consulenti del lavoro srl», una società commerciale a responsabilità limitata che lo stesso De Luca ha guidato fino a novembre 2022;

   la prima (la Fondazione studi) risulta essere socio unico della seconda (la società a responsabilità limitata), con identici oggetto sociale, recapito telefonico e sede a Roma;

   anche i vertici delle due fondazioni, vicepresidenti, consiglieri e revisori, si intersecano e nei rendiconti pubblicati sul sito del Consiglio nazionale dell'Ordine i nomi dei dipendenti figurano in un unico elenco che ne conta 26 per il 2019 e 25 per il 2020;

   Il Fatto quotidiano ha raccolto diverse denunce di lavoratori ed ex dipendenti delle fondazioni dalle quali emerge che la fondazione sarebbe stata fittiziamente sdoppiata in due, attraverso la creazione di una società a responsabilità limitata, così da far in modo che nessuna delle due fondazioni avesse più di 15 dipendenti in organico, al fine di eludere le regole sui licenziamenti – rendendoli più facili e meno onerosi – e il diritto dei lavoratori alla rappresentanza sindacale, che scatta oltre la soglia dei 15 dipendenti, così come l'obbligo di assumere persone con disabilità;

   alcune testimonianze raccontano di dipendenti ai quali sarebbe stato chiesto di dimettersi dalla Fondazione studi per essere poi riassunti dalla Fondazione società a responsabilità limitata e chi accettava il passaggio manteneva identiche mansioni e postazioni di lavoro, come se il trasferimento da una fondazione all'altra non fosse mai avvenuto;

   anche le direttive interne arrivavano indistintamente a tutti i lavoratori che condividevano il medesimo reparto, seppur dipendenti di diverse fondazioni;

   l'orientamento della Corte di cassazione in materia appare consolidato: se la struttura è unica e la prestazione è svolta in modo indifferenziato e contemporaneamente per le diverse imprese, allora il datore di lavoro è da considerarsi unico;

   a parere dell'interrogante, dal momento che la Fondazione è controllata dall'Ordine dei consulenti del lavoro, a cui spetta la nomina del presidente, la Ministra interrogata, all'epoca presidente dell'Ordine, avrebbe dovuto conoscere le modalità con cui venivano gestiti i dipendenti e la forte promiscuità che esisteva tra le due fondazioni;

   da quel che appare, la Ministra interrogata, anziché preoccuparsi di verificare se quanto denunciato da Il Fatto quotidiano rispondesse al vero e adoperarsi per la piena tutela dei diritti dei lavoratori delle due fondazioni, nei giorni scorsi si è recata in visita di rappresentanza negli uffici dell'Ordine nazionale dei consulenti del lavoro senza chiarire alcunché all'opinione pubblica;

   in questa vicenda gli elementi su una possibile esistenza di conflitto di interessi sono numerosi e andranno chiariti per restituire trasparenza e correttezza all'azione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali –:

   se si intendano fornire gli opportuni e dovuti chiarimenti in relazione ai fatti esposti in premessa, dal momento che, se confermati, i comportamenti messi in atto dal presidente della Fondazione risulterebbero particolarmente gravi e chiamerebbero in causa la Ministra interrogata in qualità di presidente dell'Ordine dei consulenti del lavoro all'epoca dei fatti e dal momento che oggi, da Ministra, ha il dovere di tutelare la dignità del lavoro e dei lavoratori.
(3-00236)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

ministro

promozione professionale