ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00153

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 48 del 02/02/2023
Firmatari
Primo firmatario: COSTA SERGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARAMIELLO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2023
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2023
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2023
L'ABBATE PATTY MOVIMENTO 5 STELLE 01/02/2023
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 02/02/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 02/02/2023
Stato iter:
07/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/03/2023
Resoconto BARBARO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 07/03/2023
Resoconto DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/03/2023

SVOLTO IL 07/03/2023

CONCLUSO IL 07/03/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00153
presentato da
COSTA Sergio
testo presentato
Giovedì 2 febbraio 2023
modificato
Martedì 7 marzo 2023, seduta n. 64

   SERGIO COSTA, CARAMIELLO, ILARIA FONTANA, DI LAURO, L'ABBATE e MORFINO. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

   in sede di esame parlamentare della legge di bilancio per il 2023 è stato approvato un emendamento – dichiarato inammissibile e successivamente riammesso – recante disposizioni di natura ordinamentale di modifica della legge quadro sull'attività venatoria;

   sull'emendamento in questione gli interroganti hanno espresso forti perplessità, sia di carattere metodologico, sia dal punto di vista del merito della norma;

   le criticità della norma sono state evidenziate in una nota inviata al Presidente della Camera, in cui si era segnalato che l'emendamento – la cui estraneità al contenuto del provvedimento era evidente – novellava l'articolo 19 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, introducendo due disposizioni che hanno completamente stravolto l'impianto della normativa che regola la tutela della fauna, consentendo astrattamente l'apertura della caccia senza alcun limite, sia per quanto riguarda l'ambito territoriale, comprendendo aree protette ed aree urbane, sia per quanto riguarda l'ambito temporale, estendendo la possibilità di cacciare anche alle ore notturne, ai giorni di riposo venatorio e al periodo di nidificazione, con gravissime potenziali ripercussioni sulla salvaguardia della biodiversità e sulla sicurezza delle persone;

   nella nota si era ritenuto di dover sottolineare che la normativa che regola l'attività venatoria recepisce sostanzialmente l'articolato quadro normativo eurounitario – nello specifico le direttive 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979, 85/411/CEE della Commissione del 25 luglio 1985 e 91/244/CEE della Commissione del 6 marzo 1991 – e l'approvazione di questo emendamento avrebbe potuto esporre il nostro Paese ad un concreto rischio di avvio di procedura d'infrazione;

   a dimostrare la fondatezza delle preoccupazioni si deve registrare che nei giorni scorsi la Commissione europea ha inviato al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica una specifica richiesta di chiarimento in merito ai commi 447 e 448 dell'articolo 1 della legge 29 dicembre 2022, n. 197;

   nella nota – oltre a richiamare gli obblighi dei Paesi membri derivanti dalle direttive 92/43/CEE habitat e 2009/147/CE uccelli, con particolare riferimento alle zone speciali di conservazione e zone di protezione speciale, alle misure di conservazione necessarie, alle misure per garantire la sopravvivenza e la riproduzione delle specie protette ed alle esigenze di garantire un regime di rigorosa tutela per alcune specie – vengono formulate richieste di «informazioni dettagliate»: sulle modalità con cui le disposizioni della citata normativa garantiscono il rispetto degli obiettivi di conservazione, in particolare per quanto concerne il rischio di mettere in pericolo l'integrità dei siti di conservazione previsti dalla direttiva habitat; sulle modalità con cui si intende garantire il rispetto del divieto di uccidere, catturare o disturbare gli uccelli selvatici; su come si intende assicurare il rispetto delle condizioni previste dalla direttiva uccelli per l'attività venatoria –:

   se il Ministro interrogato non ritenga necessario adottare le opportune iniziative normative volte ad abrogare la disposizione introdotta con la legge di bilancio per il 2023, riportando il quadro normativo statale all'interno della cornice di tutela della fauna selvatica e degli habitat disegnata dalle direttive eurounitarie, tenendo conto che questa sarebbe l'unica risposta possibile per evitare l'avvio di una nuova procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia.
(3-00153)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

politica agricola comune

specie protetta