Legislatura: 19Seduta di annuncio: 37 del 17/01/2023
Primo firmatario: ZANELLA LUANA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 17/01/2023
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 18/01/2023 Resoconto ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA RISPOSTA GOVERNO 18/01/2023 Resoconto SCHILLACI ORAZIO MINISTRO - (SALUTE) REPLICA 18/01/2023 Resoconto ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
DISCUSSIONE IL 18/01/2023
SVOLTO IL 18/01/2023
CONCLUSO IL 18/01/2023
ZANELLA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
ogni giorno in Italia sette medici abbandonano gli ospedali pubblici (+39 per cento nel 2021) a causa delle condizioni di lavoro insostenibili, per gravosità, carico di responsabilità e stipendi nettamente più bassi rispetto alla media europea;
le strutture sanitarie, in difficoltà a reperire e ad assumere medici, ricorrono ai «medici a gettone», ovvero medici pagati a ore per tamponare le carenze di personale negli ospedali, in particolare nei pronto soccorso; si tratta di professionisti che non garantiscono continuità di cura;
i «medici a gettone» sono liberi professionisti che danno disponibilità lavorativa solo per qualche giorno a settimana, o mese; tra questi a volte figurano anche dipendenti del Servizio sanitario nazionale che si licenziano dal pubblico per ripresentarsi in questa veste più vantaggiosa;
in molte regioni d'Italia ci sono cooperative che fungono da intermediarie con le aziende ospedaliere, gestendo e fornendo medici su cui il pubblico non ha alcuna forma di controllo;
secondo un sondaggio di Cimo-Fesmed i medici pronti a lasciare il posto fisso in ospedale per lavorare come «gettonisti» sono 4 su 10, un quadro indicativo del disagio vissuto dai medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale;
la vicenda dei «medici gettonisti» si verifica mentre i tempi di attesa nel pronto soccorso sono interminabili e questo non può non creare preoccupazione per il futuro della sanità. Una sanità sempre più orientata verso un modello semi-privatistico delle cure;
il ricorso ai «medici a gettone» assume una rilevanza sociale, in quanto incide su servizi fondamentali, indispensabili per l'intera comunità, di grande impatto economico sulla spesa pubblica, per gli elevati costi sostenuti dalle aziende sanitarie;
la vicenda dei «medici a gettone», oltre che per i costi sul Servizio sanitario nazionale e per l'inadeguatezza del servizio offerto, deregolamenta i contratti di durata breve con elusione di qualsiasi principio di programmazione e concorrenza;
questo avviene mentre, come confermato dall'ultima legge di bilancio, la spesa sanitaria rimane invariata e il rapporto spesa sanitaria/prodotto interno lordo scenderà al 6 per cento nel 2026, una percentuale inferiore ai livelli pre-Covid che pone l'Italia tra i Paesi europei che spendono meno per la sanità –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza del numero dei «medici a gettone» che operano nelle aziende ospedaliere e, in tale contesto, se non ritenga necessario e improrogabile assumere le iniziative di competenza necessarie per impedire il ricorso sistematico a «medici a gettone» al fine di garantire la continuità di cura e la piena applicazione dell'articolo 32 della Costituzione.
(3-00104)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):conseguenza economica
pronto soccorso
spese sanitarie