ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00060

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 20 del 06/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-+EUROPA
Data firma: 06/12/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/12/2022
Stato iter:
07/12/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/12/2022
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/12/2022
Resoconto PIANTEDOSI MATTEO MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 07/12/2022
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/12/2022

SVOLTO IL 07/12/2022

CONCLUSO IL 07/12/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00060
presentato da
MAGI Riccardo
testo presentato
Martedì 6 dicembre 2022
modificato
Mercoledì 7 dicembre 2022, seduta n. 21

   MAGI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:

   l'organizzazione non governativa spagnola Safeguard defenders ha pubblicato nel 2022 tre rapporti successivi (gennaio, settembre e dicembre) che hanno portato alla luce l'esistenza di oltre 100 stazioni di polizia clandestine aperte dalla Repubblica popolare cinese in diversi Paesi del mondo sparsi tra Nord America, Africa ed Europa;

   l'Italia, secondo quanto riportato dal report, ne ospiterebbe 11, dislocate tra Milano, Roma, Bolzano, Venezia, Firenze e Prato ove è stabilita una vasta comunità cinese. Di queste solamente un paio sono state pubblicamente presentate con la collaborazione attiva della Polizia di Stato;

   per quanto attiene ai primi uffici, questi si inserivano in un accordo di cooperazione internazionale tra Ministero dell'interno e le forze di polizia della Repubblica popolare cinese del 2016, volto a consentire la cooperazione per l'esecuzione di pattugliamenti congiunti nell'ambito della lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata internazionale, al traffico di migranti e alla tratta di esseri umani, pattugliamenti che hanno avuto luogo tra il 2016 e il 2019, interrompendosi a causa della pandemia;

   a questi primi uffici sarebbe seguita l'apertura di diversi altri in numerose città italiane, che, secondo quanto affermato dalle autorità cinesi e riportato a mezzo stampa, si configurerebbero come centri servizi per il rinnovo di documenti, come patenti, o per il supporto burocratico dei cinesi che si trovano oltremare, ma che in realtà sarebbero centri illegali volti all'identificazione di dissidenti e al loro rimpatrio coatto in Cina;

   il centro di Milano, aperto nel maggio 2016 dall'agenzia di pubblica sicurezza di Wenzhou, e quello di Roma, in particolare, avrebbero svolto il ruolo di «progetti pilota» per l'apertura di uffici della polizia cinese utilizzati per attività di monitoraggio della popolazione cinese all'estero e per costringere i dissidenti a rientrare in Cina;

   il rapporto individua un caso accertato di intimidazione, che avrebbe portato al rientro di un cittadino cinese accusato di appropriazione indebita residente in Italia da 13 anni e di cui si sarebbero perse le tracce dopo il suo arrivo in Cina;

   a seguito della pubblicazione del rapporto e della sua diffusione a mezzo stampa, diversi Paesi, quali Canada, Irlanda, Portogallo, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna, avevano aperto inchieste per individuare i contorni entro cui questi uffici operano sul loro territorio –:

   se, fatte salve le competenze del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell'interno abbia mai autorizzato l'apertura di questi centri, quale attività svolgano e se sia stata aperta un'inchiesta amministrativa in merito.
(3-00060)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazioni diplomatiche