ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00055

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 20 del 06/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 06/12/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022
BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022
BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022
DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022
EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022
FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022
GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022
MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022
PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 06/12/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR
Attuale delegato a rispondere: AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR delegato in data 06/12/2022
Stato iter:
07/12/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/12/2022
Resoconto ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/12/2022
Resoconto FITTO RAFFAELE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR)
 
REPLICA 07/12/2022
Resoconto ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/12/2022

SVOLTO IL 07/12/2022

CONCLUSO IL 07/12/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00055
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo presentato
Martedì 6 dicembre 2022
modificato
Mercoledì 7 dicembre 2022, seduta n. 21

   ZARATTI, ZANELLA, BONELLI, BORRELLI, DORI, EVI, FRATOIANNI, GHIRRA, GRIMALDI, MARI e PICCOLOTTI. — Al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR . — Per sapere – premesso che:

   il Governo, su istanza del Ministro Calderoli, si appresta a discutere e approvare un disegno di legge sulla «autonomia differenziata», il cui contenuto non è ancora del tutto noto alle forze politiche parlamentari: circola informalmente sui mass media;

   con esso si andrebbero a riconoscere, ex articolo 116 della Costituzione, alle regioni a statuto ordinario ulteriori forme e condizioni di autonomia, per le quali, prima della devoluzione, andrebbero preventivamente definiti i livelli essenziali delle prestazioni, la costituzione del fondo perequativo previsto dall'articolo 119 della Costituzione per le regioni con minore capacità fiscale e il definitivo abbandono del principio della spesa storica;

   la prima bozza includerebbe, per il trasferimento dei fondi dello Stato, il criterio della spesa storica sostenuta dallo Stato nella regione per l'erogazione dei servizi pubblici corrispondenti alle funzioni conferite, rimandando solo a un tempo indefinito il calcolo dei fabbisogni standard in ragione dei livelli essenziali delle prestazioni, mentre nessun riferimento sarebbe presente nella proposta relativamente a fondi perequativi per sostenere le regioni meno avanzate che dovrebbero essere invece prioritari e adeguati alla necessità di ridurre il gap storico tra le parti del Paese;

   tale impostazione andrebbe a cristallizzare il gap tra regioni, a sfavore di quelle del Centro-Sud;

   ampia e diffusa è la preoccupazione che un disegno di legge sull'autonomia differenziata configurato sulla spesa storica, senza una definizione preventiva di adeguati livelli essenziali delle prestazioni e dei fabbisogni standard e in assenza di meccanismi perequativi, aumenti divari e disuguaglianze, andando peraltro in forte contrasto con i principi ispiratori del Next generation Eu e del Piano nazionale di ripresa e resilienza;

   a parere degli interroganti il provvedimento non corrisponde allo spirito cooperativo delle norme del titolo V della Costituzione; asseconda una spinta centrifuga di funzioni e competenze che mina il principio di unità nazionale; determinerebbe il trasferimento indiscriminato di risorse alle regioni richiedenti, mettendo a rischio la tenuta del quadro di finanza pubblica nazionale attuale; aumenta divari e disuguaglianze tra Nord e Sud, tra centro e periferia, tra ricchi e poveri –:

   se il Governo non consideri imprescindibile adottare iniziative di competenza volte a prevedere il pieno coinvolgimento del Parlamento anche nella definizione e approvazione, a maggioranza qualificata, delle previste intese tra Governo e regioni e procedere a una preventiva ricognizione su tutto il territorio nazionale degli standard e dei fabbisogni effettivi riferiti ai servizi pubblici essenziali che si intendono trasferire, per definire, sulla base degli stessi, in primo luogo gli investimenti da effettuare per ridurre il gap (perequazione reale) e poi i livelli essenziali delle prestazioni di riferimento.
(3-00055)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasferimento di capitali

servizio pubblico

disegno di legge