Legislatura: 19Seduta di annuncio: 10 del 16/11/2022
Primo firmatario: PICCOLOTTI ELISABETTA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 15/11/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 SOUMAHORO ABOUBAKAR ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022 ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 16/11/2022
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 15/11/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/11/2022 Resoconto PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA RISPOSTA GOVERNO 16/11/2022 Resoconto BERNINI ANNA MARIA MINISTRO - (UNIV. E RICERCA) REPLICA 16/11/2022 Resoconto PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
DISCUSSIONE IL 16/11/2022
SVOLTO IL 16/11/2022
CONCLUSO IL 16/11/2022
PICCOLOTTI, ZANELLA, GRIMALDI, BONELLI, BORRELLI, DORI, EVI, FRATOIANNI, GHIRRA, MARI, SOUMAHORO e ZARATTI. — Al Ministro dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
la stampa ha reso nota una lettera inviata alla Ministra interrogata dai presidenti di 87 società scientifiche recante l'invito a cogliere l'opportunità dei fondi destinati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza a università e ricerca per ridurre il ritardo dell'Italia rispetto ai maggiori Paesi europei, tenendo conto delle proposte del tavolo tecnico per la Strategia italiana in tema di ricerca fondamentale; questo settore ha vissuto, infatti, anni difficili: tagli alla ricerca pubblica, blocco del turnover, precarietà e conseguente fuga dei «cervelli» hanno determinato dal 2008 una grave riduzione del personale;
con il Piano nazionale di ripresa e resilienza si è creata l'opportunità per università e ricerca di usufruire di nuove risorse per ridurre il divario con i Paesi più avanzati, portando per i prossimi anni la spesa ad un livello dello 0,70-0,75 per cento del prodotto interno lordo; queste risorse, però, sono a scadenza e tale rischia di essere il lavoro delle migliaia di ricercatori impiegati sul Piano nazionale di ripresa e resilienza se i richiamati livelli di spesa per la ricerca non verranno stabilizzati anche oltre il 2026;
il tavolo tecnico per la Strategia italiana in tema di ricerca fondamentale, proprio su questa questione, ha pubblicato un documento nel luglio 2022, indicando precise proposte di intervento e, in particolare, segnalando l'esigenza di prevedere nella programmazione una spesa aggiuntiva, rispetto ai finanziamenti del Ministero dell'università e della ricerca già deliberati, di 200 milioni di euro per il 2023, di 800 milioni di euro per il 2024 e di 2.000 milioni di euro per il 2025;
in questo modo, nel quadro di un piano quinquennale, sarà possibile stabilizzare la spesa ai citati livelli del prodotto interno lordo e sostenere con risorse adeguate quei cambiamenti introdotti nel reclutamento universitario dal recente decreto-legge n. 36 del 2022, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 79 del 2022, che, seppur positivi in relazione alle tipologie contrattuali, vincolano le stesse a un rigido tetto minimo di spesa e, dunque, in assenza di finanziamenti adeguati, rischiano di generare nei prossimi mesi l'espulsione di circa un terzo degli attuali assegnisti di ricerca, come segnalato dalla Flc Cgil, dal Coordinamento «Research strike» e da altre associazioni –:
quali iniziative di competenza, come quelle auspicate dai presidenti delle 87 società scientifiche, la Ministra interrogata intenda assumere per l'aumento dei finanziamenti della ricerca pubblica, affiancando quelli previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, al fine di garantire il recupero in via strutturale del divario con gli altri Paesi europei e che la transizione ai nuovi inquadramenti del preruolo non espella dal sistema universitario intere linee di ricerca.
(3-00017)
(Presentata il 15 novembre 2022)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica della ricerca
prodotto interno lordo
soppressione di posti di lavoro