ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00185

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 132 del 04/07/2023
Firmatari
Primo firmatario: BONELLI ANGELO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 04/07/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 04/07/2023
BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 04/07/2023
DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA 04/07/2023
EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 04/07/2023
ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 04/07/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/07/2023
Stato iter:
07/07/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/07/2023
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/07/2023
Resoconto SILLI GIORGIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 07/07/2023
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/07/2023

SVOLTO IL 07/07/2023

CONCLUSO IL 07/07/2023

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00185
presentato da
BONELLI Angelo
testo presentato
Martedì 4 luglio 2023
modificato
Venerdì 7 luglio 2023, seduta n. 135

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle imprese e del made in Italy, il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:

   la Sace SpA è controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze, specializzata nel settore assicurativo-finanziario. L'azienda è attiva nell'export credit, nell'assicurazione dei crediti, nella protezione degli investimenti, nelle garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel factoring;

   mission e obiettivi sono: rafforzare le competenze tecnico-manageriali delle imprese nei processi di internazionalizzazione; contribuire ad aumentare la partecipazione delle donne a posizioni manageriali nel nostro sistema produttivo; sostenere lo sviluppo di imprese femminili che puntino ai mercati internazionali e presentino progetti caratterizzati da elementi innovativi in chiave digitale e green;

   Sace opera anche nel comparto dei combustibili fossili – il presidente è anche membro del consiglio di amministrazione di Eni – e potrebbe garantire un finanziamento di ben 500 milioni di dollari a una delle società più controverse dell'America Latina, Petroperù. Denaro destinato alla realizzazione del progetto di ammodernamento della raffineria di Talara, che Petroperù definisce un'opera green, ma che in realtà avrà pesanti impatti ambientali e soprattutto servirà per processare il petrolio proveniente da quattro blocchi a largo della costa settentrionale e in piena Amazzonia;

   Petroperù ha ripreso le attività di estrazione, dopo essersi dedicata negli ultimi anni principalmente alla raffinazione e al trasporto del greggio tramite le sue infrastrutture;

   per evitare l'ennesimo regalo al settore estrattivo, l'organizzazione internazionale Amazon Watch – supportata da ReCommon – e le comunità locali e indigene Peruvian Federation of the Achuar Nationality (Fenap), l'Autonomous Territorial Government of the Wampis Nation (Gtanw) e l'organizzazione dei pescatori di Cabo Bianco hanno scritto a Sace, chiedendo che il supporto finanziario non sia concesso in alcun modo perché avrebbe pesanti impatti sui territori abitati per l'appunto dalle comunità già menzionate;

   dei quattro blocchi da cui dovrebbe provenire il greggio per la raffineria, solo quello offshore è operativo, con una produzione però molto marginale: 480 barili al giorno;

   tuttavia Petroperù intende sviluppare altri sei blocchi a largo della costa, così da incrementare la produzione e giustificare un progetto, la raffineria di Talara, che ha il costo esorbitante di 5,3 miliardi di dollari;

   Petroperù ha una lunga storia di pesanti violazioni dei diritti delle popolazioni indigene, le sue attività sono state spesso segnate da gravi episodi di corruzione e da un bilancio perennemente «in affanno»;

   la società statale ha appena cambiato cinque presidenti nel corso di un anno, testimonianza che è contraddistinta da una fortissima instabilità, un motivo in più affinché Sace eviti il coinvolgimento in un progetto ad altissimo rischio socio-ambientale, che, oltre a pesare sulle tasche degli italiani, è in netta contraddizione con gli impegni presi dall'Italia per la lotta alla crisi climatica;

   Sace non è nuova a «corposi aiuti» all'industria fossile: fra il 2016 e il 2022 ha concesso la ragguardevole cifra di 15,1 miliardi di euro di garanzie a progetti di petrolio e gas, tutto ciò in violazione della Dichiarazione di Glasgow, sottoscritta dall'Italia, sulle foreste e sull'uso del suolo;

   il 20 marzo 2023 l'Ipcc ha pubblicato la sintesi del suo sesto rapporto sulla crisi climatica, dove l'Italia viene indicata tra i Paesi più vulnerabili alle conseguenze degli sconvolgimenti climatici. Durante la conferenza sul clima di Glasgow (Cop26), 34 Paesi, tra cui l'Italia, e 5 istituzioni finanziarie pubbliche hanno firmato un accordo che li impegna a terminare gli investimenti pubblici internazionali nei combustibili fossili entro la fine del 2023;

   le strategie fin qui adottate dall'Italia continuano però a confermarsi tra le meno coerenti e rispettose degli impegni presi alla Cop26: il sistema Italia continua a basarsi sul triangolo tra finanza privata, industria fossile e finanza pubblica. Il Governo italiano e la Sace, come si legge in un documento pubblicato dall'associazione ReCommon, si rimangiano di fatto gli impegni presi alla Cop26, continuando a finanziare progetti di carbone, petrolio e gas all'estero almeno fino al 2028;

   Sace si colloca al primo posto in Europa tra i finanziatori pubblici dell'industria fossili e, tra il 2016 e il 2021, ha emesso garanzie per i settori del petrolio e del gas pari a 13,7 miliardi di euro;

   in questo un ruolo importante in Sace lo esercita Filippo Giansante, visto che è anche membro del consiglio di amministrazione dell'Eni e il 31 marzo 2023 la Sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze – l'onorevole Lucia Albano – in risposta all'interpellanza urgente n. 2-114, del gruppo AVS, ha del tutto evaso di rispondere sul palese conflitto di interessi del Giansante tra la carica di presidente del consiglio di amministrazione di Sace e membro del consiglio di amministrazione di Eni, visto che chi deve dare le garanzie economiche è anche il soggetto che poi le deve ricevere;

   inoltre, l'intervento della rappresentante del Governo ha sostanzialmente confermato che l'Italia non sta rispettando gli impegni che ha sottoscritto a Glasgow alla Cop26, ovvero terminare di finanziare, con investimenti pubblici, anche internazionali, i combustibili fossili entro il 2023. Tutti i progetti che Sace sta finanziando, infatti, vanno ben oltre;

   a questo punto, si confermano le profonde preoccupazioni degli interpellanti, ovvero che c'è un altro organismo che decide la politica energetica dell'Italia bypassando le indicazioni del Governo e del Parlamento –:

   quali iniziative di competenza urgenti il Governo intenda adottare al fine di risolvere il palese conflitto di interesse tra la carica di presidente di Sace e di membro del consiglio di amministrazione di Eni, a cui Sace dà garanzie assicurative e quindi economiche estremamente importanti, sospendendo nello stesso tempo gli investimenti pubblici e le garanzie Sace, per tutti i progetti legati all'estrazione e al trasporto di combustibili fossili;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare affinché il supporto finanziario non sia concesso in alcun modo ai progetti di Petroperù, evitando così il coinvolgimento del nostro Paese in un progetto ad altissimo rischio socio-ambientale, il cui fallimento certo peserebbe sulle tasche degli italiani, progetto, tra l'altro, in netta contraddizione con gli impegni presi dall'Italia per la lotta alla crisi climatica e con gli impegni presi in sede di Cop26.
(2-00185) «Bonelli, Zanella, Borrelli, Dori, Evi, Zaratti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cambiamento climatico

finanziamento pubblico

investimento pubblico