ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00101

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 68 del 14/03/2023
Firmatari
Primo firmatario: DE PALMA VITO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 08/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
CAROPPO ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023
BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/03/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/03/2023
Stato iter:
17/03/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/03/2023
Resoconto DE PALMA VITO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/03/2023
Resoconto FERRO WANDA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 17/03/2023
Resoconto DE PALMA VITO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/03/2023

SVOLTO IL 17/03/2023

CONCLUSO IL 17/03/2023

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00101
presentato da
DE PALMA Vito
testo presentato
Martedì 14 marzo 2023
modificato
Venerdì 17 marzo 2023, seduta n. 70

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   la regione Puglia ha avviato una complessiva riforma del settore dell'assistenza sociosanitaria, inclusa l'assistenza sociosanitaria residenziale ai non autosufficienti, allo scopo di allineare l'offerta di quei servizi ai Lea prescritti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017;

   l'articolo 30 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017 distingue tra i trattamenti estensivi, destinati «a persone non autosufficienti con patologie che, pur non presentando particolari criticità e sintomi complessi, richiedono elevata tutela sanitaria con continuità assistenziale e presenza infermieristica sulle 24 ore» e interamente a carico del Sistema sanitario nazionale, e i trattamenti di lungoassistenza, destinati a persone non autosufficienti che non richiedono elevata tutela sanitaria e presenza infermieristica sulle 24 ore e con una quota a carico del Ssn pari 50 per cento della retta giornaliera (restando l'altro 50 per cento a carico dell'utente);

   la riforma del settore dell'assistenza sociosanitaria nella regione Puglia, pur avviata nel 2019, è ferma a causa di una gravissima situazione di ritardo nella conclusione dei procedimenti di conferma di autorizzazione e accreditamento nel nuovo regime delle strutture già accreditate e che già erogano prestazioni a carico del Ssn;

   nel frattempo la giunta regionale della Puglia, con le DGR n. 1293 del 2022, n. 1490 del 2022 e n. 1541 del 2022, per far fronte ai cospicui aumenti del costo di produzione del servizio, ha anticipato l'applicazione delle tariffe che la medesima giunta aveva già previsto di applicare a compimento della conversione di tutte le strutture;

   tuttavia, la Giunta regionale ha previsto di applicare indiscriminatamente a tutte le Rsa della Puglia la nuova tariffa prevista per le Rsa di mantenimento, prevedendo che per tutte le Rsa la quota della retta a carico del Sistema sanitario nazionale fosse del 50 per cento;

   a questo regime tariffario e di compartecipazione da parte del Sistema sanitario nazionale sono state assoggettate anche le Rsa disciplinate dal regolamento regionale della Puglia n. 3 del 2005, già contrattualizzate con le Asl, che però erogano prestazioni estensive (e non di mantenimento);

   a ciò consegue, per un verso, che le strutture che erogano prestazioni estensive percepiscono una tariffa più bassa rispetto a quella che percepivano in precedenza per i ricoveri successivi al 1° ottobre 2022 (pur essendo tenute a conservare gli stessi requisiti e nonostante la regione abbia riconosciuto un sostanziale aumento dei costi, tale (da aumentare la tariffa alle strutture cosiddette di mantenimento) e che i cittadini pugliesi ricoverati in Rsa per ricevere prestazioni estensive a partire da quella data sono tenuti a versare il 50 per cento della retta, mentre il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017 prevede fra i Lea che quei trattamenti siano ad integrale carico del Servizio sanitario nazionale –:

   quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interpellato, per quanto di competenza, per assicurare l'uniforme attuazione dei livelli essenziali di assistenza ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017, evitando, per quanto di competenza, situazioni di grave disparità di trattamento quali quelle, a parere degli interpellanti, segnalate in premessa.
(2-00101) «De Palma, D'Attis, Caroppo, Battilocchio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio sanitario nazionale

aumento dei prezzi

sistema sanitario